A volte ritornano, pare. Dopo la pubblicazione dell'originaria lista dei "20 (E PASSA) BEI FILM MISCONOSCIUTI" (ormai tipo più di 80!), m'è balenata alla mente l'idea, ammetto derivativa, di cimentarmi nella produzione di liste che potremmo definire "collegate" di film "misconosciuti", o mai distribuiti in Italia, o di difficile reperibilità ecc., circoscritte però ad ambiti specifici.
E come primo esempio di cosa intendo quale poteva mai risultare migliore d'una bella lista dedicata a 10 (E PASSA) BEI FILM COREANI (misconosciuti)? Ecco, appunto, nessuno. Specialmente dal mio punto di vista di fervente appassionato della cinematografia del paese (come di quella di molti altri paesi, del resto, ma questa è un'altra storia...).
Un paio di film li ho già citati altrove, ma ho deciso di qui condensarli non solo "a futura memoria" (si fa per dire) ma anche per quanti (non so però effettivamente quanti) non abbiano avuto modo di visionare la lista dei 20 (e passa) originale o, molto più semplicemente (posso capirli), non abbiano alcuna voglia di scorrere per quell'infinita lista col rischio di scoppio di crisi epilettiche inaspettate prima di giungere a conclusione.
Propongo qui, dunque, una molto più agile lista di film coreani (più o meno) misconosciuti (ma, ovviamente, dipende dal vostro grado di cinefilia ereditaria o acquisita). Una lista che comprende film che spaziano, dal punto di vista dei generi, dall'action al dramma, dal catastrofico (pressappoco) allo sportivo, dal "sociale" al thriller, dall'horror alla commedia. Film che vanno dall'intrattenimento puro, avvincente, schietto e "mattissimo" al cinema d'autore, o se vogliamo, "di significati", anche duro, potente e inflessibile.
Ce n'è per tutti i gusti, appare evidente. E allora, bene, bando alle ciance, ed eccovi serviti:
TITOLI - VOTO (SU BASE 5)
Parasite – 4,5
JSA – Joint Security Area – 4
Montage (2013) – 4
Miracle in Cell No. 7* – 3,5
Bedevilled – 3,5
Silenced – 3,5
Midnight FM – 3,5
As One – 3,5
The Tunnel* – 3,5
The Suspect – 3,5
The Berlin File – 3
No Mercy (2010)* – 3
Secret Reunion – 3
The Flu – 3
* QUESTI TRE, PURTROPPO, NON SONO PRESENTI QUI SU FILMTV. MA NON MANCATELI, EH, MI RACCOMANDO! :) DI SEGUITO BREVE COMMENTO:
MIRACLE IN CELL NO. 7
Un carcerario quasi comico finché non subentra il dramma. Surreale, anche melodrammatico, talvolta esilarante, recitato benissimo. Niente di nuovo, ma appassionante
THE TUNNEL (2016)
Per nulla originale nella premessa, il film si mantiene però tesissimo per tutta la durata e regala una grandissima prova d'attore nella persona di Ha Jung-woo, tra i migliori (e più quotati) attori sudcoreani contemporanei.
Da vedere solo ed esclusivamente se non vi balza già di per sé il cuore in gola ogni volta che imboccate una galleria.
NO MERCY (2010) - da non confondersi con l'omonimo film del 2019...
Un thriller come se ne fanno di continuo in Corea del Sud, con un colpo di scena che, per i più sensibili, si rivelerà di certo non solo spiazzante ma agghiacciante. Film di buon livello, anche se si perde un po' via prima del succitato colpo di scena finale.
Con Yeong-ae Lee, Byung-hun Lee, Kang-ho Song, Tae-woo Kim
Il primo, grande, film di Park. Un film maturo, complesso e commovente, che ci parla della follia dell'uomo, della guerra e, per converso, dello spirito di riunificazione e fratellanza che (forse) ci salverà.
Pervaso da una tensione costante, questo grandioso thriller poi sfociante in horror è un perfetto tour de force che trascina lo spettatore in un vortice di sopraffazione, violenza e follia.
Tratto da una storia vera (che riporta, almeno a me, veronese di nascita, un po' alla mente una vicenda similare, quella coinvolgente l'Istituto Provolo, che aveva però "origini" ecclesiastiche), è un lancinante e tremendo film di denuncia che ci mostra come, in questo nostro tetro mondo, la giustizia, in definitiva, possa essere sì cercata ma, fondamentalmente, non esista (e anche questo, bisogna dirlo, riporta alla mente il caso italiano e tanti altri tristemente collegati).
Altro thriller dall'impianto quasi a prova di bomba: febbrile e anche un po' allucinato, nonché memore (a modo suo) d'un capolavoro del calibro di Taxi Driver.
Con Doona Bae, Yoon Yeong Choi, Ji-won Ha, Ye-ri Han, Dong Hwan, Liu Jang, Jonghoon Jyung
Un dramma sportivo insolito (se non altro per la disciplina al centro della vicenda: ovvero, il ping-pong) che usa per la verità la vicenda agonistica come pretesto per parlarci di riunificazione, unità e amicizia.
Forse nulla di nuovo, ma coinvolgente (chi l'avrebbe detto, infatti, che il ping-pong si sarebbe rivelato così avvincente da vedere?)
Con Yoo Gong, Jae-yun Jo, Seong-ha Jo, Seong-gyoon Kim, Hee-soon Park, Da-in Yoo
Per le "appassionate" valevole anche solo per la presenza di Gong Yoo, per gli "appassionati", invece, un thriller estremamente frenetico che rivaleggia in quanto ad esagerazione e godimento con il miglior Bourne.
Con Jung-woo Ha, Seung-beom Ryu, Gianna Jun, Numan Acar, Tayfun Bademsoy, Werner Daehn
Come sopra: un altro thriller avvincente e pieno di scene d'azione che sono autentici pezzi di bravura (menzione speciale per quella nella casa). Forse un po' trascinato nel finale, per il resto rimane uno dei migliori action degli ultimi anni.
Dopo Midnight FM e The Suspect, ancora: adrenalinico.
Con Kang-ho Song, Dong-won Kang, Yun-seo Choi, Kyeong-min Go, Su-ho Ha, Seung-do Han
Un simpatico "buddy movie", se così si può definire, interpretato al solito magnificamente da Song. Non del tutto superficiale e scontato come potrebbe apparire a primo acchito, comunque. Anzi.
Con Hyuk Jang, Soo Ae, Hyo-ju Park, In-Pyo Cha, Min-ah Park, Sang-Yeob Lee
I coreani alla presa con le catastrofi. Dopo Tidal Wave, un altro apocalittico che ricorda una marea di cinematografia precedente (ma c'era da aspettarselo) e che pur tuttavia si mantiene per tutta la durata, intrattenendo senza pretese ma anche con un gran senso del ritmo.
“Non so se sia una cosa appropriata da dire. Mi dispiace per Dohee, ma lei mi da una strana sensazione. Forse perché sua madre è scappata via, ed è stata violentata. È diversa dagli altri bambini. Non riesco a capire. Non sembra una bambina. A volte sembra un piccolo mostro... Mi scusi, non sono nella posizione di poter parlare così.”
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