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L'Arte di Keiichi Hara: un ponte tra folklore e Giappone attuale
di Genga009 ultimo aggiornamento
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L'Arte di Keiichi Hara: un ponte tra folklore e Giappone attuale

Ottava filmografia sui registi che reputo i più importanti dell'animazione cinematografica mondiale. Combattutto tra il continuare ad approfondire le menti della Pixar Animation Studios o tornare in Giappone, alla fine mi sono concesso di scrivere di un artista perlopiù sconosciuto benché sia il miglior regista d'animazione cinematografica giapponese degli ultimi dieci anni: Keiichi Hara. Il Paese del sol levante da circa il 2008 a questa parte ha subìto un declino clamoroso in fatto di qualità media delle opere prodotte per il cinema. Le ragioni che hanno spinto i tanti studi di'animazione presenti in Giappone a livellare i contenuti dei film, offrire sempre più fan service e screditare chi ancora crede che l'arte del cinema possa valere qualcosa (esempio: Mamoru Oshii) sono principalmente causa del business in continua espansione che soffoca in partenza quasi tutti gli autori meritevoli di tale nomea. Inoltre, il passaggio generazionale che in maniera sempre più marcata si fa sentire tra i "vecchi" come Rintaro o Miyazaki e i "nuovi" evidenzia una carenza importante di tematiche originali su cui costruire lungometraggi che non odorino di già visto. I registi più in voga del momento (Hiromasa Yonebayashi, Mamoru Hosoda e Makoto Shinkai) vengono descritti da magazine specializzati nel settore anime come gli "eredi di Miyazaki" quando è irritante, nonché inutile e pretenzioso, nominare registi di basso livello sia tecnico sia concettuale come portavoce futuri di un maestro come Hayao Miyazaki; è ancora più assurdo sentire parlare di eredi quando al massimo sono i registi più giovani a non avere una propria poetica e, dunque, per marciare sul successo del maestro, scelgono di parlare nei propri film di tematiche masticate da anni ma che riescono sempre a portare gente in sala di proiezione; proprio nelle filmografie di Hosoda e Yonebayashi - allievi riconosciuti di Miyazaki poiché entrambi per anni sotto la sua supervisione nello Studio Ghibli - si riscontrano continui rimandi, a volte ai limiti del plagio come nel caso di Mary e Il Fiore della Strega, alle opere di Miyazaki riuscendo, tuttavia, a risultare soltanto lacrimevoli e mai genuinamente commoventi (unica eccezione fatta forse per Wolf Children, che comunque non si discosta mai dal voler forzatamente provocare il pianto allo spettatore). Gli unici due registi che sono riusciti ad emergere con opere originali dal 2000 in poi sono Masaaki Yuasa - visionario e pazzoide realizzatore di veri e propri rave party sottoforma di lungometraggio - , il cui nuovo film arriverà in sala anche in Italia quest'anno, e Keiichi Hara.

Hara ha dovuto sudare una ventina d'anni prima di poter esprimere la propria opinione nel cinema d'animazione. Da metà anni Novanta è, infatti, il regista delle puntate e dei lungometraggi spin-off dell'anime Crayon Shin-chan, serie animata comica disegnata con tratti abbozzati e caricaturali. Di seguito sono esposte in ordine cronologico le quattro opere del regista realizzate fin'ora.

 

Buona lettura.

Playlist film

Un'estate con Coo

  • Animazione
  • Giappone
  • durata 138'

Titolo originale Kappa no ku to natsu yasumi

Regia di Keiichi Hara

Un'estate con Coo

Primo film dove Hara dà prova di meritarsi un posto tra i registi emergenti più interessanti dell'animazione giapponese. Un'Estate con Coo crea un ponte ideale tra il Giappone del periodo Edo e quello contemporaneo. Mischiando abilmente folklore secolare e aspre critiche verso lo sciacallaggio giornalistico e la cinica ipocrisia dei media televisivi, Hara realizza un'opera prima che rimanda a film come Pom Poko, dove l'argomento del "ritorno alle origini culturali" è fortemente presente, senza caricare troppo le immagini come succede nel film di Takahata bensì rendendo la narrazione lineare e, anzi, poco attenta agli sviluppi di alcuni personaggi. Sono, tuttavia, da lodare alcune scene d'impatto come la sequenza di incipit e quella all'interno del set televisivo, entrambe piuttosto imprevedibili e impressionanti nella loro crudezza.

 

Voto : ***

Rilevanza: 4. Per te? No

Colorful

  • Animazione
  • Giappone

Titolo originale Karafuru

Regia di Keiichi Hara

Con Kumiko Aso, Keiji Fujiwara, Jingi Irie, Akina Minami, Aoi Miyazaki, Akiyoshi Nakao

Colorful

In streaming su Amazon Prime Video

vedi tutti

Film che consacra Hara nel tempio dei grandi autori del cinema d'animazione giapponese. Il lungometraggio animato di genere slice-of-life più tenace e granitico degli ultimi anni e in assoluto quello che descrive meglio le condizioni prodromiche del suicidio. Un vero pungo allo stomaco che, mascherato da racconto di formazione, ricrea sensazioni emotive viscerali e sequenze stilisticamente eleganti, sempre riflessive e sempre focalizzate sui temi della memoria, della morte, della redenzione e del sacrificio, quest'ultimo il vero filo conduttore tematico del regista. Colorful è, dopo La Storia della Principessa Splendente e Si Alza Il Vento, il miglior film d'animazione giapponese della decade 2010-2019; è un film essenziale, mai eccessivo, mai scontato, mai facile, da non confondere con opere simili ma melense e meno puntuali come La Forma della Voce.

 

Voto : ****

Rilevanza: 4. Per te? No

Miss Hokusai

  • Animazione
  • Giappone
  • durata 90'

Titolo originale Sarusuberi: Miss Hokusai

Regia di Keiichi Hara

Miss Hokusai

In streaming su Anime Generation Amazon Channel

Miss Hokusai è un gioello di tecnica e fotografia. La storia è interessante e il tema del sacrificio qui scolpisce una sceneggiatura che dalla sua ha il pregio di essere un biopic "alla orientale", ovvero pregno di riferimenti ad una cultura che dai nostri occhi occidentali viene ancora vista come parzialmente occulta se si parla del Giappone passato. Hara qui pecca forse di impudenza nel voler realizzare riprese aeree e delle sorte di piani sequenza utilizzando la grafica computerizzata, scelte che soltanto la minor parte delle volte riescono a non risultare stucchevoli. Ciò, tuttavia, denota una cifra stilistica che sta cercando col tempo di reinventarsi e di rendersi più sofisticata. Infatti Miss Hokusai è sicuramente il suo miglior film per quanto riguarda l'immersione da parte dello spettatore nella realtà cinematografica plasmata da tutto l'impianto tecnico dell'opera.

 

Voto : ***

Rilevanza: 4. Per te? No

The Wonderland

  • Animazione
  • Giappone
  • durata 115'

Titolo originale Bâsudê wandârando

Regia di Keiichi Hara

The Wonderland

In streaming su Amazon Video

vedi tutti

Film inutile, scritto male, piatto. Le uniche componenti buone sono le splendide scenografie fantasy e il meticoloso lavoro sulla fotografia delle immagini. The Wonderland non ha niente a che vedere con i lavori precedenti di Hara, non vive di una poetica autoriale bensì di una macchiettistica riproposizione di temi scontati e banali come l'evasione dalla realtà per maturare e diventare responsabili. Keiichi Hara si rinchiude in una comfort zone di miyazakiana memoria a metà tra La Città Incantata e Il Castello Errante di Howl (ovviamente entrambi anni luce avanti a questo lungometraggio), realizzando un film d'animazione patetico, mai coinvolgente e sviluppato in maniera affrettata, rocambolesca e avventurosa sì, ma concettualmente vuota.

 

Voto : *

 

Sperando che questo sia stato solamente un incidente di percorso, concludo la playlist. Grazie per l'attenzione.

 

 

 

Opere mancanti nel sito: Esper Mami: Hoshizora No Dancing Doll (1988), Doraemon: Wow, The Kid Gang od Bandits (1991), Crayon Shin-chan movie series (1994-2002), Dawn of a Filmmaker: The Keisuke Kinoshita Story (2013)

 

_______________________________________

 

 

Monografie/Filmografie precedenti:

 

Hayao Miyazaki

Satoshi Kon

Isao Takahata

Wolfgang Reitherman

René Laloux

John Lasseter

Pete Docter

Rilevanza: 4. Per te? No
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