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Il Semaforo - Numero 43
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Isabelle Caro - © Oliviero Toscani

 

 

 

Il semaforo nasce come momento di pura evasione. Non c’è critica né approfondimento ma solo la sana e consapevole libidine di ciarlare del nulla, di sfogarsi di seguito ad un’intensa settimana cinematografica fatta di uscite in sala, film in televisione, dichiarazioni sui giornali ed inevitabili polemiche. Ogni fine settimana film o personaggi saranno presi di mira o premiati per qualcosa che li riguarda. Il meccanismo è semplice: tre semafori rossi per qualcosa da bocciare, tre gialli per qualcosa che ci ha lasciati perplessi e tre verdi per qualcosa da premiare. In più, ai semafori potrebbero aggiungersi anche due pass speciali, uno positivo chiamato All Access e uno negativo denominato No Entry, concessi in via del tutto eccezionale a chi si è distinto notevolmente per un verso o per l’altro. Nello spazio commenti, chiunque può contribuire a dire la sua durante l’arco della settimana e vedere il weekend successivo la propria osservazione passare sotto i riflettori per un confronto più ampio.

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Sangue del tuo sangue, La macchinazione, L'attesa: Manca ancora più di un mese all'annuncio dei titoli che saranno presentati al prossimo festival di Venezia. Come l'anno scorso, io, Alan Smithee e EightAndHalf (con qualcun altro che potrebbe aggiungersi a sorpresa) saremo al Lido. Oggi, però, possiamo anticiparvi tre titoli certi della kermesse: Sangue del tuo sangue di Marco Bellocchio, La macchinazione di David Grieco e L'attesa di Piero Messina. Incerti al momento ma quasi sicuri anche Non essere cattivo dell'appena scomparso Claudio Caligari e Suburra di Stefano Sollima. 

 

Band of Robbers: Quanti di voi si sono chiesti quale futuro aspetta i protagonisti di molti celebri romanzi? Come diventeranno, ad esempio, da grandi Tom Sawyer e Huckleberry Finn? Questo è il presupposto da cui sono partiti i fratelli Adam e Aaron Nee per realizzare il loro Band of Robbers, dove si reimmagina gli eroi di Mark Twain vivere ai giorni nostri ormai adulti e divenuti uno galeotto e l'altro poliziotto corrotto. Già iper atteso al Los Angeles Film Festival, dove sarà presentato.

 

Space Lemon: Saltiamo per un attimo il cinema (ma solo relativamente) per parlare di musica e sottoporvi all'attenzione il gruppo degli Space Lemon, che con determinazione, coraggio e buona volontà, si sta facendo strada negli States contando solo sulle proprie forze. Per chi se lo chiedesse, il legame con il cinema è molto forte: no dei componenti è Tommaso Gimignani, figlio dell'attrice e regista Barbara Cupisti e dell'attore Alberto Gimignani. Come si dice in questi casi, tanta merda! 

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Io che amo solo te: Sono partite da poco in Puglia le riprese del nuovo film di Marco Ponti, tratto dall'omonimo romanzo di Luca Bianchini. Composito il cast, che riunisce ad esempio Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti a nove anni di distanza dallo (stra)cult Ho voglia di te. L'attenzione, però, si sposta su un nome solo: Alessandra Amoroso. L'intonata cantante "figlia di Maria (de Filippi)" esordisce infatti come attrice, seguendo le orme di Emma Marrone comparsa in Benvenuti al nord e di Annalisa Scarrone, prossima protagonista di Babbo Natale non viene da nord.

Io che amo solo te - Enzo Salvi e Alessandra Amoroso

 

 

Darkside Witches: Dopo tanta televisione e la non particolarmente felice esperienza in Finalmente la felicità di Pieraccioni, Barbara Bouchet torna al cinema con due differenti progetti: uno girato in Germania (The Weather Inside, con la regia di Isabelle Stever) e uno italianissimo, che sarà presentato in anteprima mondiale al 35° FantaFestival di Roma. Manco a dirlo, Darkside Witches rende omaggio ai nostri gloriosi horror movies degli anni Settanta.

Barbara Bouchet

The Darkside: Streghe di sangue (2015): Barbara Bouchet

 

Eadweard: Il nome di Eadweard Muybridge suonerà sconosciuto ai più. Eppure, in un certo qual modo, è colui che può essere definito il padre del cinema. Fotografo inglese vissuto nell'Ottocento, è stato il pioniere della fotografia in movimento e a lui è dedicato il lungometraggio, opera prima, diretto dall'attore Kyle Rideout. Impressionante la somiglianza tra il vero Muybridge e Michael Eklund, l'attore chiamato a interpretarlo sul grande schermo.

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Swung: C'è un termine che nella società moderna è divenuto comune quanto la sua pratica: scambismo. All'universo spesso occulto degli scambisti è dedicato il film dell'inglese Colin Kennedy, che sotto le sembianze di una storia romantica si addentra nei meandri della psiche di chi è disposto per una notte a cambiare partner per ravvivare la propria relazione sentimentale. Sperando che non serva da fonte di ispirazione a molti...

 

The Escort: Quando guadagna una escort? Come vive? Come si destreggia dai pericoli della propria professione? A tali domande cerca di rispondere Will Slocombe, regista pressoché sconosciuto dalle nostre parti ma con alle spalle un buon curriculum da regista e sceneggiatore (sua è la firma ad esempio della serie tv Reception). Protagonista dell'opera è la splendida Lyndsy Fonseca, nota per le sue partecipazioni alla soap Febbre d'amore e alle serie tv CSI, Dr. House, Desperate Housewives e E alla fine arriva mamma!. Con una escort così, tutto potrebbe andare a farsi benedire...

 

Dude Bro Party Massacre 3: Gli omaggi al cinema che fu sono sempre ben graditi, anche quando si parla di commedie demenziali a sfondo horror. E' il caso ad esempio del film firmato da Tomm Jacobsen, Michael Rousselet e Jon Salmon, che si rituffano nel pieno degli anni Ottanta per prendere in giro il mondo delle tanto amate confraternite e dei loro scherzi deviati. Peccato che faccia tanto dejà-vu.

Michael Rousselet

Dude Bro Party Massacre III (2015): Michael Rousselet

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Il professor Cenerentolo: Partono lunedì prossimo le riprese del nuovo film di Leonardo Pieraccioni, interpretato in coppia con Laura Chiatti (ritornata in auge dopo la recente maternità, per la gioia di Fabri Fibra). La trama? È presto detta: Umberto (Leonardo Pieraccioni) per evitare il fallimento della sua ditta ha tentato insieme a un dipendente (Massimo Ceccherini) un maldestro colpo in banca che gli ha fruttato però solo quattro anni di carcere. A fine pena, lavora nella biblioteca del paese dove, durante un dibattito aperto al pubblico, conosce Morgana (Laura Chiatti), che ignora il fatto che sia un detenuto. Umberto, approfittando dell'equivoco, inizia a frequentarla durante l'orario di lavoro in biblioteca. Ma ogni giorno entro la mezzanotte, proprio come Cenerentola, deve rientrare di corsa nella struttura per evitare che il direttore del carcere (Flavio Insinna) gli revochi il permesso di lavoro in esterno. Ci puzza un po' per mancanza di originalità: qualcuno ha detto Giulia non esce la sera?

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Femmefille: C'è un tema su cui il sottoscritto diventa intransingente e pretende il massimo del realismo, puntando il dito contro i tanti luoghi comuni che si è soliti esibire sull'argomento: l'anoressia. Per una volta, però, la vena critica lascia il posto al ricordo e al plauso per aver voluto portare al cinema il calvario di Isabelle Caro, attraverso le sue stesse parole, immagini e scritti. Per chi non lo sapesse, la Caro è morta pesando 32 chilogrammi, facendosi divorare da quel male di vivere che l'aveva portata a diventare famosa in tutto il mondo grazie a una campagna choc di Oliviero Toscani. A dirigere il documentario è la giornalista Kiki Allgeier, che aveva conosciuto la Caro in occasione di un'intervista rilasciata per il factual Grassi contro magri (trasmesso tempo fa anche in Italia, sulle frequenze di Real Time). 

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