Nel 1589 sei donne innocenti sono state accusate dall'Inquisizione di stregoneria in una piccola comunità ligure e bruciate vive. Una delle ultime donne bruciate ha però ricevuto la possibilità di vendicarsi dal demone Pazuzu, a cui ha giurato eterna fedeltà e obbedienza. Nel XX secolo, le sei donne rinascono come creature del male. Nel 2013, alcuni strani e spaventosi eventi iniziano a susseguirsi, convincendo il Vaticano a inviare sul luogo un esorcista, don Gabriele.
Opera prima (ahinoi, non ultima) d'un tecnico tedesco (ma di stanza in Italia) degli effetti speciali. Opprimente per l'uso sconsiderato della CGI, una sceneggiatura confusionaria e una regia schizofrenica al limite dello snervante (con tagli bruschi ogni cinque secondi di scena). Passato al Fantafestival nel 2015, è stato ben accolto in Giappone.
Triora, 1589. Sei donne condannate per stregoneria vengono arse vive. Tra costoro Sibilla (Barbara Bouchet) stipula un patto con il demone Pazuzu che permette alle vittime di tornare, in futuro, sulla Terra per vendicarsi dei discendenti che le hanno uccise.
Oggi. Nel piccolo paese al centro dell'esecuzione iniziano a verificarsi cruenti delitti, opera delle sei streghe… leggi tutto
"Abbiamo tutti nel petto un violino e abbiamo perduto l’archetto per suonarlo. Alcuni lo ritrovano nei libri, altri nell’incendio di un tramonto, altri negli occhi di una persona, ma ogni volta…
Triora, 1589. Sei donne condannate per stregoneria vengono arse vive. Tra costoro Sibilla (Barbara Bouchet) stipula un patto con il demone Pazuzu che permette alle vittime di tornare, in futuro, sulla Terra per vendicarsi dei discendenti che le hanno uccise.
Oggi. Nel piccolo paese al centro dell'esecuzione iniziano a verificarsi cruenti delitti, opera delle sei streghe…
Il cinema horror italiano, considerato un po' ovunque avviato da Riccardo Freda (ma con enorme contributo di Mario Bava) quando realizza I vampiri (1957), contempla i suoi migliori esemplari nel filone "gotico"…
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Opera prima (ahinoi, non ultima) d'un tecnico tedesco (ma di stanza in Italia) degli effetti speciali. Opprimente per l'uso sconsiderato della CGI, una sceneggiatura confusionaria e una regia schizofrenica al limite dello snervante (con tagli bruschi ogni cinque secondi di scena). Passato al Fantafestival nel 2015, è stato ben accolto in Giappone.
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