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CONSIGLI D'AUTORE 13 - Da Milius a (de) Oliveira
di Utente rimosso (SillyWalter) ultimo aggiornamento
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Utente rimosso (SillyWalter)

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CONSIGLI D'AUTORE  13 - Da Milius a (de) Oliveira

C'è stato un periodo, negli anni '70, in cui lo sceneggiatore più pagato e ricercato a Hollywood era un surfista con allure da boscaiolo che avrebbe voluto andare a combattere in Vietnam (sogno infranto da problemi d'asma) e che ogni tanto, per una sceneggiatura, chiedeva d'essere pagato "in armi". John Milius è la figura hollywoodianamente gigantesca che ha regalato al cinema personaggi giganteschi quali Kurtz di APOCALYPSE NOW, Conan (IL BARBARO) e l'ispettore Dirty Harry Callaghan, oltre ad avere ispirato indirettamente un personaggio de IL GRANDE LEBOWSKI dei Coen (quella interpretata da John Goodman è la sua parodia). Le sue scelte cinematografiche non sorprendono troppo ma le sue dichiarazioni non sono mai noiose... Il Nanni: va specificato che gran parte della lista di Nanni Moretti viene dal Festival di Locarno, capace di indurlo eccezionalmente a sbottonarsi con la solita lusinga della retrospettiva. Le sue preferenze non banali si dividono tra i titoli amati in gioventù e quelli amati e sostenuti dal Moretti esercente con la sua sala cinematografica "Nuovo Sacher"... Christopher Nolan è il pezzo molto grosso della squadra odierna. Playlist, la sua, piuttosto corposa che presenta tratti distintivi tipicamente british come la passione per James Bond, oltre ad un paio di “guilty pleasures” inattesi (tra cui la rivalutazione di THE BLACK HOLE, che personalmente non credevo potesse essere concepibile. Ma si sa che gli amori di gioventù sono sempre trasfiguranti...)... Con Mungiu e Noè abbiamo due giovani autori affermati decisamente agli antipodi. Il rumeno fa quello che più ci piace segnalandoci qualche frutto della sua terra degno di essere annotato e ricercato. Gaspar Noè, invece, fa la parte di quell'amico cinefilo un po' folle che vede, stravede e consiglia sempre i film più estremi, oscuri e crudeli gridando al capolavoro con estrema cedevolezza: tra i suoi doni un film di cannibali, orrore giapponese e ultraviolenza austriaca. Fortunatamente, però, anche lui si ricorda di portarci qualcosa per la nostra collezione di manufatti autoctoni dalla sua terra natale, l'Argentina (altra x sulla mappa delle cinematografie nazionali non ancora toccate). Chiude il gruppo il portoghese Manoel de Oliveira, che proprio l'anno scorso ci ha lasciato nel fiore degli anni, e che con coerenza inoppugnabile poneva al vertice delle sue preferenze uno dei film più ostici anche per gli amanti incalliti dell'autorialità più spinta... 

 

 

La nostra sporca mezza dozzina:

John Milius  (UN MERCOLEDÌ DA LEONI; IL VENTO E IL LEONE) 

Nanni Moretti  (ECCE BOMBO; BIANCA) 

Cristian Mungiu  (4 MESI, 3 SETTIMANE, 2 GIORNI; BACALAUREAT) 

Gaspar Noè  (ENTER THE VOID; SEUL CONTRE TOUS) 

Christopher Nolan  (INCEPTION; MEMENTO) 

Manoel de Oliveira  (LO STRANO CASO DI ANGELICA; FRANCISCA) 

 

Per  chi se li fosse persi:

1 - Da Allen a Aronofsky                         7 - Da Friedkin a Hathaway

2 - Da Assayas a Bergman                      8 - Da Haynes a P. Jackson

3 - Da Bertolucci a Tim Burton              9 - Da Jarman a Kieslowski    

4 - Da Cameron a Craven                     10 - Da Kitano a Kurosawa

5 - Da Cronenberg a De Sica                11 - Da Lean a Loach

6 - Da Dreyer a Frears                           12 - Da Luhrmann a Menzel

 

 

Playlist film

Sentieri selvaggi

  • Western
  • USA
  • durata 119'

Titolo originale The Searchers

Regia di John Ford

Con John Wayne, Jeffrey Hunter, Vera Miles, Natalie Wood, Dorothy Jordan

Sentieri selvaggi

In streaming su Amazon Video

vedi tutti

consigliato da   JOHN MILIUS 

"Guardavo la televisione e andavo al cinema, e l'idea che certe persone avessero fatto i film che mi piaceva vedere mi colpì quand'ero molto giovane. Consegnavo giornali a domicilio e per un'intera settimana dopo aver finito il giro andai a vedere SENTIERI SELVAGGI tutti i giorni. Non lo rividi fino a quando ebbi il mio primo lavoro da scrittore. Ero sicuro di essermi immaginato quel film. Scoprire che era meglio di come lo ricordassi mi sollevò enormemente. Gradualmente sviluppai l'idea che se un film era di John Ford sarebbe stato qualcosa che mi sarebbe piaciuto, qualcosa che mi avrebbe veramente emozionato. Poi venne l'idea che se in un film c'era John Wayne, anche quello sarebbero stato piuttosto bello, perché molti di quelli erano di John Ford. Pensavo, infatti, che IL FIUME ROSSO fosse di John Ford perché era simile ai suoi film. Alla fine capii che c'era un gruppo di registi che aveva fatto i film che mi piacevano, e tra questi c'erano Howard Hawks, che era il vero autore de IL FIUME ROSSO, John Huston e Raoul Walsh. Entro i diciott'anni fui consapevole che esistesse la professione di regista di film." ~ John Milius

 

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Viva Las Vegas

  • Commedia
  • USA
  • durata 86'

Titolo originale Viva Las Vegas

Regia di George Sidney

Con Elvis Presley, Ann-Margret, Cesare Danova, William Demarest

Viva Las Vegas

In streaming su Amazon Video

vedi tutti

consigliato da   JOHN MILIUS 

"È interessante come il tempo cambi le cose. Alcune durano più a lungo di altre. Ad esempio, uno dei miei film preferiti di tutti i tempi è VIVA LAS VEGAS. Ancora regge...è uno dei miei preferiti per “The King ” e Ann-Margaret; è un buon film. Ti fa stare bene." ~ John Milius

 

LISTA COMPLETA di MILIUS 

- I Sette Samurai (Kurosawa) 

- Sentieri selvaggi (Ford) 

- Lawrence d'Arabia (Lean) 

- Il tesoro della Sierra Madre (Huston) 

- Quarto potere (Welles) 

- I sacrificati di Bataan (Ford) 

- Susanna! (Hawks) 

- Il fiume rosso (Hawks) 

- Viale del tramonto (Wilder) 

- La Dolce Vita (Fellini) 

- La battaglia di Algeri (Pontecorvo) 

- Il mucchio selvaggio (Peckinpah) 

- Il dottor Stranamore... (Kubrick) 

- Viva Las Vegas (Sidney)

Fonti: Time Out; "Film Directors on Directing" di John A. Gallagher; Wikipedia; creativescreenwriting.com; diaryofascreenwriter.blogspot.it; m.au.ign.com

 

"Le mie ambizioni si fermavano ai western di serie B... Pensavo che quella fosse una bella vita. Non ho mai voluto essere Hitchcock o un qualche pezzo grosso, non volevo essere Louis B. Mayer. Volevo essere, non so... Budd Boetticher o qualcosa del genere... John Ford, ecco chi volevo essere." ~ John Milius

"Non vedo molti film recenti, perché spesso non hanno molta sostanza. Non valgono il prezzo del biglietto. Nei vecchi film succedevano un mucchio di cose. Si comunicavano delle idee. Certo, SENTIERI SELVAGGI è una storia su un tizio che cerca sua nipote, ma è anche un film sulla famiglia e sui pionieri, e su cosa vuol dire prendere dei rischi. È un film sul 'fare il proprio lavoro'. Un sacco di film oggi sono del tipo: «E allora?» E sono i film che odio di più, come QUEL POMERIGGIO DI UN GIORNO DA CANI. In che modo rende migliore la mia vita? Quali sono i valori che rappresenta? Qual'è il senso? I registi oggi scelgono strade che non siano troppo emozionanti. Non rischiano. Martin Scorsese mi piace. Non amo sempre il suo modo di muovere la cinepresa, ma amo i rischi che prende. Tutti i suoi film sono film in cui prende grandi rischi personali. NEW YORK, NEW YORK e TORO SCATENATO sono rischi enormi. In ogni scena prende dei rischi, e per questo credo che sia un regista eccezionalmente bravo." ~ John Milius

INTERVISTATORE: "Qual'è il suo film preferito?" 

JOHN MILIUS: "Dipende dal giorno della settimana. Oggi probabilmente è SENTIERI SELVAGGI. Domani, potrebbe essere I SETTE SAMURAI. O forse LA BATTAGLIA DI ALGERI." 

"John Huston mi ha detto una cosa molto interessante. Mi ha detto: «Tu hai una personalità molto forte e puoi imporla agli altri. Puoi distruggere la gente ovunque imponendo la tua personalità, perché tu hai una personalità dominante.» Ha detto: «Io ho una personalità dominante e distruggo attori continuamente. E mi piace perché sono un sadico. Ma non è una grande idea se vuoi ottenere il miglior lavoro creativo dalla gente.» " ~ John Milius

"Farebbero un film su qualsiasi cosa se pensassero di poterci fare dei soldi. Credo che dovrebbero dare Harvey Weinstein [presidente della Miramax] ai Talebani. Mi piacerebbe vederlo dall'altra parte. Mi piacerebbe dargli la caccia in una grotta." ~ John Milius

"Il vero punto di rottura, quando ho capito – ed è successo quasi da un giorno all'altro – che ero diventato un bravo scrittore con una voce propria è stato CORVO ROSSO NON AVRAI IL MIO SCALPO. Conoscevo quel materiale. Avevo vissuto in montagna, dove mettevo trappole e cacciavo, e avevo vissuto un bel po' di esperienze con la gente di lassù. Quindi è stato davvero facile scriverlo e dargli uno spirito, una specie di atteggiamento del genere 'più grande della vita'. Ero stato ispirato dalla lettura delle poesie di Carl Sandberg. (...) Sidney Pollack e Robert Redford però non si fidavano molto di me, all'inizio. Non ero molto addomesticato in quei giorni. Sai, ero un ragazzino selvaggio che faceva il surfista, e loro preferivano che i loro scrittori fossero più intellettuali. E così hanno voluto prendere gli scrittori intellettuali per provare a riscriverlo e hanno dovuto assumermi di nuovo perché nessuno di quelli sapeva scrivere quel tipo di dialogo. Nessuno di loro capiva quella roba. Non capivano le montagne. Non capivano cos'era un uomo di montagna. Io amo gli uomini di montagna." ~ John Milius

"Sono sempre stato considerato un pazzo. Vengo più o meno tollerato. Di sicuro ha inciso. Sono stato nella 'lista nera' per larga parte della mia carriera a causa delle mie idee politiche – sicuro com'è vero che tutti gli scrittori erano nella lista nera negli anni '50. È solo che la mia politica è per l'altra parte, e Hollywood vira sempre a sinistra. (...) Non sono un reazionario – sono solo un estremista di destra talmente oltre quella gente del tipo Identità Cristiana etc., che non si può neanche immaginare. Sono talmente oltre che sono un Maoista. Sono un anarchico. Sono sempre stato un anarchico. Ogni vera, reale persona di destra se si spinge abbastanza lontano odia ogni forma di governo, perché sono le mandrie che dovrebbero essere governate, non gli esseri umani." ~ John Milius

Sulla sua sceneggiatura di APOCALYPSE NOW: "Alla USC (University of Southern California) avevamo un insegnante di sceneggiatura, Mr. Blacker, che aveva lavorato a Hollywood e ci raccontava un mucchio di storie. Ci parlò di 'Cuore di Tenebra', di come nessuno fosse mai riuscito a trarne una sceneggiatura. Nessuno poteva battere Conrad, Orson Welles ci aveva provato e anche grandi sceneggiatori come Ben Hecht. Hollywood aveva provato per anni a fare 'Cuore di Tenebra'. Era quanto bastava. Fu come sventolare una bandiera rossa davanti a un giovane toro. (...) L'avevo letto a 16/17 anni. Decisi di non rileggerlo. Doveva restare come un sogno, come se avessi sognato 'Cuore di Tenebra'.... Volevo che la mie interpretazioni fossero originali. Non volevo che fossero precise, volevo far riferimento al libro, una specie di riferimento allegorico. (...) Se leggi il libro, ci sono molte cose che sono diverse. Come Willard [il personaggio di Martin Sheen] che in APOCALYPSE NOW dice: «Kurtz stava diventando sempre meno un bersaglio e sempre più un traguardo.» Questo nel libro non c'era. Per Marlow (diventato Willard nella sceneggiatura - ndt) Kurtz era un mistero, era un mistero morale. Mentre il mio desiderio era di essere Kurtz. Marlow non ha mai voluto essere Kurtz. Non ha mai visto la saggezza in Kurtz. Vedeva Kurtz come un uomo bianco caduto, che da persona di buon senso aveva finito per commettere peccati e atti inenarrabili nel buio della foresta. Mentre io vedevo Kurtz come un uomo che aveva visto la verità. Era pazzo, ma aveva visto la verità. Era stato distrutto dalla verità, consumato dalla verità. (...) Non so se la verità lo aveva condotto alla pazzia o la pazzia alla verità. Forse entrambi. In ogni caso aveva avuto il coraggio di guardare in fondo alla voragine, diceva la verità, era sincero, e per questo era ammirevole." ~ John Milius

Sulla sua sceneggiatura di ISPETTORE CALLAGHAN: IL CASO SCORPIO È TUO: "Allora ero lo scrittore più ricercato ad Hollywood. Dovevo avere più o meno 26 anni. Mi chiamò credo John Calley [produttore cinematografico] per dirmi: «Abbiamo un meeting con Frank Sinatra. Dovremmo avere una sceneggiatura da mostrargli, e in realtà non abbiamo niente, niente di buono. Questo è quello che faremo... (avevano già un trattamento dal titolo 'Scorpio Killer'). Puoi farla in tre settimane?» Io dissi: «Non è consigliabile, ma si può fare.» E ricordo che fu uno dei primi film in cui mi feci pagare con un'arma. Avevo questa pistola in mente, sapevo dov'era. Mi feci dare una pistola da 2000 dollari. Dovevo averla, e loro dissero: «Manderemo qualcuno a prendere la pistola.» E io: «No, non hai capito. Se non ho la pistola oggi, quando arriverà dovrò fermare tutto per poterla guardare per un giorno intero, e quello rallenterà tutto quanto.» Così mandarono una limousine o una station-wagon o quel che era a prendere la pistola. E mi portarono la pistola, una magnifica pistola. Sfortunatamente l'ho data via in uno scambio anni dopo. Ho osservato la pistola per il resto del giorno, poi ho cominciato la cosa e l'ho scritta in 21 giorni. Ed era ISPETTORE CALLAGHAN:IL CASO SCORPIO È TUO. (...) La ragione per cui non compaio nei crediti è perché ero via per fare L'UOMO DAI SETTE CAPESTRI quando ci fu l'arbitrato finale."

INTERVISTATORE: "Quale vorresti che fosse il tuo lascito?" 

JOHN MILIUS: "Dio, non lo so. Immagino che il mio lascito sarà che sarò sempre nella Hall of Fame dei surfisti."

 

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Nostra Signora dei Turchi

  • Drammatico
  • Italia
  • durata 125'

Regia di Carmelo Bene

Con Carmelo Bene, Lydia Mancinelli, Salvatore Siniscalchi, Anita Masini

Nostra Signora dei Turchi

In streaming su Raro Video Amazon Channel

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consigliato da   NANNI MORETTI 

"Dopo la fine del liceo ho cominciato a fare dei filmini, e mi prendevano per matto perché mi piacevano due modi di fare cinema opposti, i Taviani e Carmelo Bene, che stilisticamente non potevano essere più lontani: SAN MICHELE AVEVA UN GALLO e NOSTRA SIGNORA DEI TURCHI ." ~ Nanni Moretti 

 

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Il segno di Venere

  • Commedia
  • Italia
  • durata 100'

Regia di Dino Risi

Con Sophia Loren, Franca Valeri, Vittorio De Sica, Alberto Sordi, Raf Vallone

Il segno di Venere

In streaming su Rai Play

vedi tutti

consigliato da    NANNI MORETTI

INTERVISTATORE: "Si direbbe che il tempo abbia ammorbidito la sua ostilità verso la commedia italiana." 

NANNI MORETTI: "Stiamo parlando di un periodo, quello dei miei inizi, fine anni 70, in cui la migliore stagione della commedia italiana si era già spenta. E io ero insofferente soprattutto verso i film che vedevo uscire in quel periodo, ma se andiamo indietro ci sono dei film, anche minori, che mi piacevano e mi piacciono moltissimo: come IL SEGNO DI VENERE di Dino Risi, con un cast eccezionale, Sordi e Peppino tra i tanti." ~ Nanni Moretti 

 

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

I sovversivi

  • Drammatico
  • Italia
  • durata 110'

Regia di Paolo Taviani, Vittorio Taviani

Con Giulio Brogi, Lucio Dalla, Ferruccio De Ceresa

I sovversivi

consigliato da    NANNI MORETTI

"In ECCE BOMBO a un certo punto siamo in un bar e un cliente dice “rossi e neri sono tutti uguali”, io mi metto a urlare “ma che siamo in un film di Alberto Sordi?” e mi cacciano dal bar. I critici ravvisarono l’analogia con una scena di SOVVERSIVI di Paolo e Vittorio Taviani dove Lucio Dalla viene cacciato da un bar. Un film che amavo molto e ho visto tante volte, ma la mia non era una citazione: non mi rendevo conto. (...) Ce l’avevo con il personaggio di Sordi e non con l’attore. Mi prendo tutta la responsabilità, so che era una scena forte: anche nelle platee più disponibili verso di me, durante quella scena si creava un gelo pazzesco. Però a me piaceva moltissimo il Sordi attore soprattutto degli anni 50 e 60, come attore comico ha inventato tantissimo." ~ Nanni Moretti 

 

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Morgan matto da legare

  • Commedia
  • Gran Bretagna
  • durata 97'

Titolo originale Morgan: A Suitable Case for Treatment

Regia di Karel Reisz

Con David Warner, Vanessa Redgrave, Robert Stephens, Irene Handl

Morgan matto da legare

consigliato da    NANNI MORETTI 

 

LISTA COMPLETA di MORETTI 

- 8 ½ (Fellini) 

- Il segno di Venere (Risi) 

- Riff Raff (Loach) 

- La libertà è il paradiso (Bodrov) 

- Heimat 2 – Cronaca di una giovinezza (Reitz)  

- Close-up (Kiarostami) 

- Vanya sulla quarantaduesima strada (Malle) 

- L’imbalsamatore (Garrone) 

- Guida per riconoscere i tuoi santi (Montiel) 

- Quando eravamo re (Gast) 

- La ville est tranquille (Guédiguian) 

- A Est di Bucarest (Porumboiu) 

- Lola (Demy) 

- Nostra Signora dei Turchi (Bene) 

- Non torno a casa stasera (Coppola) 

- Notte e nebbia del Giappone (Oshima) 

- Gli amori di una bionda (Forman)  

- Walkover (Skolimovski) 

- La Ricotta (Pasolini) 

- Accattone (Pasolini) 

- Sovversivi (fratelli Taviani) 

- San Michele aveva un gallo (fratelli Taviani) 

- Dillinger è morto (Ferreri) 

- Sabato sera, domenica mattina (Reisz) 

- Morgan matto da legare (Reisz) 

Fonti: Festival di Locarno 2008; "Nanni Moretti" ed. Il Castoro; bestmovie.it; La Repubblica (2004); internazionale.it; Positif (1986); Les Inrockuptibles (1998); lavocedinewyork.com; repubblica.it/micromega;

 

"Per ECCE BOMBO (che è l'urlo di uno straccivendolo che, mi avevano raccontato, girava intorno a una scuola di Roma – e che compare in una scena del film) sono stato indeciso tra decine di titoli. Uno era “Sono stanco delle uova al tegamino”, poi scelsi ECCE BOMBO che però suscitava poco consenso, ricordava Ecce Homo, sembrava blasfemo. Senz'altro se il film fosse andato male la colpa sarebbe stata del titolo." ~ Nanni Moretti

INTERVISTATORE: "Qual è stato il primo film che ha visto?" 

NANNI MORETTI: "Il primo film, non di cartoni animati, l’ho visto a nove anni con mio padre e mio fratello, ed era un western, SOLDATI A CAVALLO di John Ford. Però è il secondo quello che mi è rimasto più impresso, L'UOMO CHE SAPEVA TROPPO di Alfred Hitchcock. I miei erano professori. Mio padre insegnava epigrafia greca all’università e mia madre lettere al liceo. Ho un fratello più grande e una sorella più piccola. A scuola non andavo particolarmente bene: ho anche ripetuto un anno. Finita la scuola a 19 anni, volevo fare cinema e i miei sono stati molto liberali, mi hanno permesso di rischiare. Il Centro sperimentale era riservato a quelli già laureati. Con mia grande gioia non potei neanche provarci. Tentai anche di fare l’aiuto regista, anzi l’assistente volontario alla regia. Con Paolo e Vittorio Taviani, Peter Del Monte o altri. Per fortuna, tutti mi hanno detto di no. Così ho fatto direttamente il regista."

"Il cinema che mi piace di più, quello che trovo più difficile, è il cinema della semplicità, che non significa banalità." ~ Nanni Moretti

INTERVISTATORE: "Quali sono i suoi registi americani preferiti?" 

NANNI MORETTI: "Mi piaceva molto, ma è morto da molto tempo, John Cassavetes, e come a quasi tutti, mi piacciono i film di Martin Scorsese."

"Non sono un regista strettamente politico, non mi sono mai sentito investito da una missione ideologica o politica, e non apprezzo coloro che si sentono investiti da questa missione. Non apprezzo i film che vogliono cambiare la testa delle persone. Più che catartica, il cinema ha forse la funzione di far vedere in maniera differente dal giornalismo o dalla televisione situazioni e immagini di cui senza il cinema non ci renderemmo conto." ~ Nanni Moretti

"Sicuramente è rimasto il mio legame con il cinema d’autore degli anni 60, di prima del ‘68. Poi le affinità con alcuni registi. Tra i classici molti film di Fellini, come movimento il cinema d’autore anni 60 non solo italiano. (...) Un film da portare su un'isola sperduta? Oggi dico Fellini 8 ½ poi magari domani dirò un altro film." ~ Nanni Moretti

"È certamente vero che nelle mie sequenze non c'è inizio nè fine. È una mia scelta già mentre scrivo, talvolta rinforzata durante il montaggio. Da spettatore, non amo le introduzioni, le conclusioni delle sequenze. I miei gusti di spettatore influenzano, per analogia o per contrasto, le mie scelte di regista. In fase di scrittura cerco di partire subito dall'interno di una scena e questa risoluzione viene confermata ancora di più, sovente, attraverso un montaggio molto breve." ~ Nanni Moretti

 

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

L'età inquieta

  • Drammatico
  • Francia
  • durata 96'

Titolo originale La vie de Jésus

Regia di Bruno Dumont

Con David Douche, Marjorie Cottreel, Geneviève Cottreel, Kader Chaatouf

L'età inquieta

consigliato da   CRISTIAN MUNGIU 

"(Con questo film) ho scoperto un nuovo linguaggio, in cui il senso non è presente in una scena in particolare ma si sparpaglia per tutto il film." ~ Cristian Mungiu

 

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Le notti della luna piena

  • Commedia
  • Francia
  • durata 102'

Titolo originale Les nuits de la pleine lune

Regia di Eric Rohmer

Con Pascale Ogier, Tchéky Karyo, Fabrice Luchini, Christian Vadim

Le notti della luna piena

consigliato da   CRISTIAN  MUNGIU 

 

+ Non presenti nel database di FilmTV.it: 

MICROPHONE TEST / PROBA DE MICROFON  (Mircea Daneliuc, 1980, Romania)     Luiza e Nelu sono una reporter e un cameraman che fanno coppia sia sul lavoro che nella vita. Mentre intervistano (talvolta in maniera impietosa e brusca) dei piccoli criminali che bazzicano la Stazione Nord di Bucarest, incontrano Ani, una ragazza senza genitori nè documenti, in cerca di soldi per aiutare il fratello alcolista. Nelu si interessa particolarmente a lei e tenta di “risparmiarla” durante le riprese, sperando di poterla rivedere successivamente. L'aspetto professionale e quello personale finiscono per collidere. — Questa irriverente satira sociale realizzata in tempi di regime comunista dal veterano Daneliuc resiste alla prova del tempo. MICROPHONE TEST mette in scena il momento in cui appare una crepa nella facciata sociale a rivelare un altro tipo di realtà rimasta nascosta alla vista. ~ (da "burnsfilmcenter.org) 

 

THE REENACTMENT / RECONSTRUCTION  (Lucian Pintilie, 1968, Romania)     Basato su eventi realmente accaduti (a Horia Pătraşcu, autore del romanzo da cui è tratto). Due adolescenti ubriachi vengono coinvolti in una rissa in un bar. Invece di essere imprigionati i due, privi di precedenti penali, vengono condannati a reinterpretare davanti alla cinepresa gli avvenimenti che li hanno visti coinvolti per educare il pubblico sui pericoli dell'alcool. I miliziani eccedono nella punizione costringendoli a rifare continuamente la stessa scena ed esponendoli così a un'umiliazione pubblica. La pressione a rendere la ricostruzione sempre più autentica avrà conseguenze funeste. — Il regime comunista ritirò il film dalle sale e spinse Pintilie ad emigrare per poter continuare a lavorare. RECONSTRUCTION tornò sugli schermi rumeni nel 1990, un anno dopo la caduta di Ceauşescu . ~ (da Wikipedia)

INTERVISTATORE: "La gente parla di New Wave rumena. C'è stata una prima “wave” e se sì, quando?" 

CRISTIAN MUNGIU: "Ci sono stati picchi qua e là, ma onestamente credo che il miglior periodo sia quello attuale. Il regista locale più rispettato è Lucian Pintilie, che ha fatto un film nel 1968 dal titolo RECONSTRUCTION, considerato il miglior film rumeno del periodo comunista. Se abbiamo avuto un'altra wave, è stato probabilmente attorno al 1972, con registi come Dan Pita. Dopo non è più successo un granché perché il sistema è diventato più duro. (...) RECONSTRUCTION è ancora il miglior film rumeno di sempre. È un film molto bello perché lavora su diversi livelli."

 

A CRUEL ROMANCE  (Eldar Ryazanov, 1984, URSS)     Elaborato dramma in costume, sfarzoso e dal passo languido, sul potere corruttore del denaro. I personaggi sono introdotti da una scena matrimoniale in cui la sorella impoverita dell'eroina si sposa senza amore. Larisa (Guseeva) è una deliziosa ragazza la cui innocenza sarà presto compromessa dalle macchinazioni finanziarie della madre. Sergei (Nikita Mikhalkov) è un affascinante mascalzone la cui dissolutezza è enfatizzata da un gruppo di violinisti gitani che sembrano seguirlo ovunque. Yuli (Myagakov) è un individuo malinconico che ama Larisa ma non osa sperare di conquistarne la mano e finisce per rivelarle i propri sentimenti sotto l'effetto dell'alcol.– Ryazanov era noto principalmente come autore di commedie e come presentatore televisivo. Nel 1983 una votazione lo incoronò regista più popolare dell'Unione Sovietica. ~ (da nytimes.com)  

 

LISTA COMPLETA di MUNGIU

- Tempi moderni (Chaplin) - The General (Keaton) - Ladri di biciclette (De Sica) - I 400 colpi (Truffaut) - Al fuoco, pompieri! (Forman) - Intrigo internazionale (Hitchcock) - Stalker (Tarkovskij) - Rocco e i suoi fratelli (Visconti) - 2001 : Odissea nello spazio (Kubrick) - Quarto potere (Welles) - Il posto delle fragole (Bergman) - Blow up (Antonioni) - Viridiana (Buñuel) - Rashômon (Kurosawa) - La parola ai giurati (Lumet) - Fino all'ultimo respiro (Godard) - L'anno scorso a Marienbad (Resnais) - La Ricostituzione (Pintilie) - Microphone Test / Proba de microfon (Daneliuc) - Roma (Fellini) - A Cruel Romance (Ryazanov) - Taxi Driver (Scorsese) - C'era una volta in America (Leone) - Il Padrino (Coppola) - Hannah e le sue sorelle (Allen) - Pulp Fiction (Tarantino) - La scelta di Sophie (Pakula) - Comma 22 (Nichols) - Lo squalo (Spielberg) - Taxisti di notte (Jarmusch) - Le onde del destino (Von Trier) - Tutto su mia madre (Almodovar) - Il tempo dei gitani (Kusturica) - Blood simple (fratelli Coen) - In the mood for love (Wong Kar Wai) - La promesse (fratelli Dardenne) - L'età inquieta (Dumont) - Il buio nella mente (Chabrol) - La regola del gioco (Renoir) - Satantango (Tarr) - Playtime (Tati) - Ordet (Dreyer) - Au hasard Balthazar (Bresson) - La maman et la putain (Eustache) - Cleo dalle 5 alle 7 (Varda) - Close up (Kiarostami) - Viaggio a Tokyo (Ozu) - Le notti della luna piena (Rohmer) - Ai nostri amori (Pialat) - Il Decalogo (Kieslowski) 

Fonti: lacinetek.com; latimes.com; Time Out London; www.festival-cannes.fr; Film Comment;

 

"Prima ho studiato lingue all'università nella mia città natale. Per un po' sono stato un insegnante di inglese e ho lavorato come giornalista. E poi mi sono trasferito a Bucarest e ho studiato cinema là per quattro anni. Avevamo una sola scuola di cinema. Ma mentre studiavo cinema lavoravo anche nei film francesi e americani che venivano girati qui. Così ho potuto vedere in prima persona come funzionano le cose sul set. Ho lavorato a CAPITAN CONAN, un film di Bertrand Tavernier. Era ambientato in Romania nel corso della Prima Guerra Mondiale – un film molto lungo e complicato. Poi c'è stato un altro fillm, TRAIN DE VIE di Radu Mihaileanu, una specie di commedia sull'olocausto." ~ Cristian Mungiu 

"C'è molta diversità in quella che viene chiamata la New Wave Rumena ed è difficile, per esempio, sostenere che ci sia una scuola. Non penso ci sia una scuola. Probabilmente ci sono un paio di cose in comune, come una predilezione per la semplicità, se vogliamo, e per avere un'azione che si svolga solo entro 24 ore, ma tutti questi esempi possono facilmente essere contraddetti con esempi tratti da film successivi ai primi che non seguono queste regole. (...) Immagino che (alcune componenti comuni) siano un certo talento per il realismo e la reazione contro un tipo di cinema che veniva fatto in Romania negli anni '80 quando eravamo studenti. I film allora erano molto finti e recitati enfaticamente e propagandistici. Per questo credo che abbiamo sviluppato un desiderio di fare film che parlano della vita." ~ Cristian Mungiu 

"La censura era molto presente. Le commissioni del governo analizzavano ogni libro, film o dipinto. Questo è peggiorato negli anni '80. C'erano due opzioni per gli artisti: o trovare un modo di lasciare il paese o restare e trovare un modo per resistere. Era facile fare resistenza attraverso la poesia. Era molto più complicato per la letteratura e i film. Quelli erano i più censurati. Alla fine degli anni '80 facevo il giornalista. Ci veniva data una lista di segni grafici che non potevano comparire nelle foto. Niente di affiliato o appuntito. Una volta ho fotografato una pannocchia di mais. C'erano dei chicchi mancanti. La censura ha respinto la foto. Era interpretabile: per quale motivo mancavano i chicchi?" ~ Cristian Mungiu 

"È importante continuare a cercare, arrivare sul set con l'idea di non sapere quale sarà il modo migliore di fare le cose. Se stai andando nella giusta direzione, il film ti parla. È più onesto in questo modo. Il cinema è davvero una questione di onestà." ~ Cristian Mungiu 

 

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Gli argonauti

  • Mitologico
  • USA
  • durata 95'

Titolo originale The Argonauts

Regia di Don Chaffey

Con Todd Armstrong, Nancy Kovack, Gary Raymond, Laurence Naismith, Niall MacGinnis

Gli argonauti

In streaming su Amazon Video

vedi tutti

consigliato  da   GASPAR  NOÈ 

"GLI ARGONAUTI è il primissimo film che ricordo di aver visto. I miei genitori vivevano a New York e io ero molto piccolo. E mi ricordo di essere rimasto davanti alla TV tutto solo a guardare gli scheletri che combattevano con le spade. Per me era magico. L'emozione era così forte che la memoria della stanza e del televisore ancora oggi eccita la mia mente... (...) Ho molto rispetto per quei film, come il vecchio KING KONG, che creano vasti mondi con dei trucchi. Ho sempre avuto rispetto per la gente che crea effetti visivi ed effetti speciali, perché fare film significa anche fare magia. Così come si può provare ammirazione per un uomo che finge di segare una donna in due in un teatro, perché crea queste immagini di orrore che non fanno male." ~ Gaspar Noè

 

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Angst

  • Drammatico
  • Austria, Germania

Titolo originale Angst

Regia di Gerald Kargl

Con Erwin Leder, Rudolf Götz, Silvia Rabenreither, Edith Rosset

Angst

consigliato  da   GASPAR NOÈ 

"Avevo già scritto qualche cortometraggio e un amico mi disse, «Oh, hai visto quel film austriaco che è stato vietato in Francia per estrema violenza?» Comprai il VHS quando uscì sottotitolato in francese. Fu piuttosto difficile da trovare. E credo di averlo visto 50 volte perché ogni volta che un amico mi diceva, «Andiamo al cinema,» io dicevo, «Viene a casa mia. Ti farò vedere ANGST». Così uno alla volta facevo vedere questo film a tutti i miei amici. (...) Ha il miglior 'camera work' nella storia del cinema. Non sono così tanti i film che mi hanno impressionato quando si tratta di perizia nel riprendere. Forse i film di Brian DePalma... o 2001: ODISSEA NELLO SPAZIO. O, per esempio, molto dopo, le immagini di GRAVITY. Ma le riprese di questo film sono così reali. Hanno arricchito la storia violentissima di questo tipo che esce di galera e uccide un'intera famiglia per poter tornare in carcere dove stava meglio, e si basa su una storia vera. E la voce fuori campo è unica. Ma è il mix di crudeltà, voce fuori campo e la cinepresa messa in posizioni mai viste prima che hanno determinato la mia ossessione per questo film. È il miglior psycho-killer movie che abbia mai visto. (...) Dalla prima immagine è stato uno choc. In seguito l'ho prestato ad altri cineasti come Marc Caro o Jan Kounen, il quale era nel mio stesso stato quando l'ha visto ed ha tentato di decriptare i movimenti di camera dell'operatore capo Zbigniew Rybczynski. Obbligato ad autofinanziare ANGST, il regista Gerald Kargl si è ritrovato rovinato e in seguito non ha più girato niente. Che spreco, quando ci si pensa... Come diversi film audaci in anticipo sulla loro epoca, questo sembrava condannato all'oblio. (...) Pertanto, è stata un'influenza maggiore sul mio lavoro. La soggettività, la narrazione di una vita attraverso delle diapositive, i monologhi scritti in maniera formidabile...ho ripreso tutto nel mio film SEUL CONTRE TOUS. La sensazione che l'azione si svolga in tempo reale o la scena dello stupro, invece, mi hanno ispirato per IRREVERSIBLE, anche se è stato meno cosciente. Sotto molti aspetti, ANGST è un film essenziale, alla stregua di ERASERHEAD, SOY CUBA, SALÒ O LE 120 GIORNATE DI SODOMA e UN CHIEN ANDALOU. Non assomiglia a niente di conosciuto." ~ Gaspar Noè 

 

Rilevanza: 1. Per te? No

L'amerikano

  • Drammatico
  • Francia
  • durata 122'

Titolo originale Etat de siège

Regia di Costa-Gavras

Con Yves Montand, Renato Salvatori, O.E. Hasse, Jacques Weber

L'amerikano

consigliato da   GASPAR NOÈ 

"L'ho cercarto a lungo. L'avrò visto 10 o 12 volte in fila perché lo facevano vicino a casa mia quand'ero in Argentina e conoscevo il tizio del cinema che mi faceva entrare gratis... Non è mai uscito in Francia in dvd. Un grande film." ~ Gaspar Noè

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

L'uomo senza passato

  • Drammatico
  • Francia
  • durata 110'

Titolo originale Les dimanches de Ville d'Avray

Regia di Serge Bourguignon

Con Hardy Krüger, Patricia Gozzi, Nicole Courcel, Daniel Ivernel

L'uomo senza passato

consigliato  da   GASPAR NOÈ 

"Sai che questo film in Francia non lo conosce nessuno? È stato fatto uscire da poco in dvd. So che Harmony Korine ha detto che è il suo film francese preferito..." ~ Gaspar Noè

 

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Hell

  • Drammatico
  • Giappone
  • durata 101'

Titolo originale Jigoku

Regia di Nobuo Nakagawa

Con Shigeru Amachi, Utako Mitsuya, Yôichi Numata, Hiroshi Hayashi, Jun Ôtomo

Hell

consigliato da   GASPAR  NOÈ 

"Questo è uno dei film giapponesi di maggior impatto dal punto di vista visivo. È più colorato e più folle di qualsiasi film di Dario Argento e Mario Bava. Un capolavoro dell'horror giapponese anni '60." ~ Gaspar Noè 

 

Rilevanza: 1. Per te? No

Yûkoku

  • Drammatico
  • Giappone
  • durata 30'

Titolo originale Yûkoku

Regia di Yukio Mishima, Masaki Domoto

Con Yukio Mishima, Yoshiko Tsuruoka

Yûkoku

consigliato da   GASPAR NOÈ 

"Questo film è proprio bello. È l'unico film di Mishima come regista. È su un colpo di stato e sulla persona che lo attua. Il colpo di stato fallisce e lui commette suicidio facendo 'harakiri', che è poi quello che ha fatto realmente Mishima un paio d'anni dopo. Se qualcuno vuole comprare due film che abbia senso comprare insieme, prenda questi due: MISHIMA di Paul Schrader e PATRIOTTISMO di Mishima. Altamente raccomandati per chiunque." ~ Gaspar Noè

 

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

La preda nuda

  • Avventura
  • Sudafrica, USA
  • durata 96'

Titolo originale The Naked Prey

Regia di Cornel Wilde

Con Cornel Wilde, Gert van den Bergh, Ken Gampu, Morrison Gampu

La preda nuda

consigliato da   GASPAR NOÈ 

"Questo è il primo 'cannibal movie'. È veramente un capolavoro." ~ Gaspar Noè 

 

Rilevanza: 1. Per te? No

L'isola delle anime perdute

  • Horror
  • USA
  • durata 70'

Titolo originale Island of Lost Souls

Regia di Erle C. Kenton

Con Charles Laughton, Richard Arlen, Leila Hyams, Bela Lugosi, Kathleen Burke, Arthur Hohl

L'isola delle anime perdute

consigliato da   GASPAR NOÈ 

 

+ Non presente nel database di FilmTV.it: 

CHRONICLE OF A BOY ALONE  (Leonardo Favio, 1965, Argentina)     Polin è un undicenne combinaguai finito in riformatorio per ragioni non specificate. Dopo aver subito ripetuti maltrattamenti da parte dello staff della struttura, Polin alla fine esplode e dà un pugno in faccia ad uno dei supervisori. Viene perciò mandato alla stazione di polizia dove lo chiudono in cella. Ma Polin riesce a fuggire dal carcere e affronta il viaggio fino a casa, un villaggio rurale di pescatori dove ritrova il suo migliore amico e riprende le sue vecchie abitudini – fumare, borseggiare, taccheggiare e fare a botte con i bulli del quartiere – cercando nel frattempo di evitare di scontrarsi con la legge, destino che sa essere inevitabile. ~ (da Wikipedia) 

"La maggior parte dei registi argentini, se chiedi loro chi è il miglior filmmaker, risponderanno sempre Leonardo Favio. CHRONICLE OF A BOY ALONE è su un ragazzo in un riformatorio, sulla sua infanzia. C'è un altro film di Favio intitolato EL ROMANCE DEL ANICETO Y LA FRANCISCA, che è veramente fuori di testa. Ha fatto anche dei documentari. Era un cantante molto, molto popolare di canzoni d'amore. A un certo punto è stato il miglior regista d'Argentina ma faceva soldi solo cantando canzoni sentimentali. Era popolare in Perú, Bolivia e Colombia. Così guadagnava soldi con le canzoni e poi li spendeva facendo film. Mi ricorda molto il primo Pasolini perché usava questi ragazzini argentini molto poveri ma poi utilizzava la musica classica che dava un sentore come religioso. Ha anche fatto un film con Carlos Monzon, un grande pugile degli anni '70, un film molto strano. Ha preso il miglior pugile d'Argentina e gli ha fatto fare una storia quasi omosessuale tra due perdenti. Il film è così strambo che dal punto di vista commerciale è stato un insuccesso totale." ~ Gaspar Noè   

 

LISTA COMPLETA di NOÈ

- 2001: Odissea nello spazio (Kubrick) 

- Amour (Haneke) 

- Angst (Kargl) 

- Un chien andalou (Buñuel) 

- Eraserhead (Lynch) 

- Soy Cuba (Kalatozov) 

- King Kong (Cooper/Schoedsack) 

- Salo, o le 120 giornate di Sodoma (Pasolini) 

- Scorpio Rising (Anger) 

- Taxi Driver (Scorsese) 

- Chronicle of a boy alone (Favio) 

- El romance del Aniceto y la Francisca (Favio) 

- Gli Argonauti (Chaffey)

- Operazione diabolica (Frankenheimer) 

- Porci, geishe e marinai (Imamura)

- Cronache entomologiche del Giappone (Imamura) 

- Desiderio d'omicidio (Imamura) 

- L'angelo del focolare (Dreyer) 

- Safe (Haynes)

- L'Amerikano (Costa-Gavras)

- L'uomo senza passato (Bourguignon)

- Hell/Jigoku (Nakagawa)

- L'isola delle anime perdute (Kenton)  

- Mishima (Schrader) 

- La preda nuda (Wilde)

- Yûkoku/Patriottismo (Mishima)

Fonti: Sight & Sound (2012); premiere.fr; IMDb; Rotten Tomatoes; criterion.com; viewlondon.co.uk

 

Su TAXI DRIVER: "Se c'è un eroe del cinema che sogno di essere, è Travis Bickle. Questo film mi riempie di gioia per il carisma di De Niro e la regia anfetaminica di Scorsese. È il più gentile e il più cinefilo tra i registi che ho avuto la fortuna di incontrare. Insieme a UN UOMO DA MARCIAPIEDE questo è il film che sembra meglio rappresentare la New York sporca dei '60 e '70 come quel centro del mondo in cui sono in parte cresciuto." ~ Gaspar Noè

Su 2001: ODISSEA NELLO SPAZIO: "Questo è il film che ho visto più di qualunque altro nella mia vita – tra le 40 e le 60 volte. La mia vita è cambiata quando l'ho visto a sette anni con i miei genitori e mia sorella a Buenos Aires. Fu la mia prima esperienza allucinogena, il mio grande punto di svolta artistico e anche il momento in cui mia madre mi spiegò finalmente cos'era un feto e com'ero venuto al mondo. Senza questo film non sarei mai diventato un regista. (...) E per me diventò come un'ossessione. Ogni estate, o una sì e una no, lo ridavano in un qualche cinema di Buenos Aires e io tornavo a vederlo. E a volte per l'ultimo dell'anno, invece di uscire a far festa, lo rivedo per iniziare l'anno di buon umore. (...) Quando ho cominciato a fumare marijuana a 13 anni e a prendere acidi a 15, era perché volevo attraversare di nuovo quel tunnel, volevo che avessero lo stesso impatto sul mio cervello che quel film aveva avuto quando ero bambino. E si può chiaramente capire che ENTER THE VOID – non è un omaggio, ma è un film estremamente ispirato da 2001. Il sogno era di fare un altro film come quello che avevo visto allora, e provocare nella gente stati alterati com'era il mio quando vidi 2001: ODISSEA NELLO SPAZIO." ~ Gaspar Noè

"UN CHIEN ANDALOU è uno di quei rari film che sono scritti in un linguaggio mentale, un linguaggio sognato. ERASERHEAD è un altro di quel genere. Ha avuto un grande impatto su di me al punto che direi che ERASERHEAD mi ha fatto andare alla scuola di cinema due anni dopo. Forse è stato un mix di 2001 ed ERASERHEAD." ~ Gaspar Noè

Su SALÒ, O LE 120 GIORNATE DI SODOMA: "Il giorno del mio diciottesimo compleanno mia madre volle che vedessi SALÒ di Pasolini. Disse, «Ora sei abbastanza grande per vedere un preciso ritratto della crudeltà umana.» Forse siccome i miei genitori erano scappati dall'Argentina durante la dittatura per evitare di finire in un campo di tortura come i loro amici, lei aveva una particolare preoccupazione riguardo alla raffigurazione della crudeltà umana e della tortura. Così mi disse, «Vuoi sapere quanto può diventare cattiva la vita? Vieni con me a vedere questo film.» E io ci andai. E so che quel film mi si piantò in testa per circa 12 anni in un modo molto preciso e scioccante. E non ho mai sentito, nei successivi 12 anni, il bisogno di rivederlo. Riconoscevo che era un gran film, ma non ero pronto ad ammettere la percezione di quanto cattiva potesse essere la gente. (...) SALÒ è crudele, ma non sono le immagini ad essere crudeli, è l'intera storia e il rapporto tra i personaggi. C'è un grande libro su SALÒ di Gary Indiana, dove dice che Pasolini si identificava con le vittime e con i padroni nel film. Così non è un film sul bene e il male, perché lui aveva entrambi i ruoli dentro di sé. (...) Il film è più che altro su chiunque abbia il potere di umiliare qualcuno e si diverte a farlo solo per provare a se stesso che ha il potere. Nella sua ultima intervista, Pasolini disse che lui era proprio come la maggior parte delle persone che vogliono disperatamente avere il potere, ma che una volta che ce l'hanno non sanno cosa farci, oltre a provare a se stessi che ce l'hanno costringendo la gente a fare cose contro la propria volontà. Disse anche, «In ogni religione sostituite il nome di Dio con la classe dirigente o il potere dominante, e allora capirete»." ~ Gaspar Noè

Su SOY CUBA: "Un film rivoluzionario e lirico in cui i movimenti trasformano la cinepresa in uno strumento sinfonico. È una delle principali fonti d'ispirazione per i mie lunghi piani sequenza in IRREVERSIBLE e ENTER THE VOID." ~ Gaspar Noè

"Non c'è una linea di confine tra arte e pornografia. Puoi fare arte con qualunque cosa. Puoi fare un film sperimentale con quella candela o con questo registratore. Puoi fare un pezzo d'arte con un gatto che beve il latte. Puoi fare un pezzo d'arte con persone che fanno sesso. Non c'è un limite. Qualsiasi cosa che sia stata ripresa o riprodotta in un modo inusuale è considerata artistica o sperimentale." ~ Gaspar Noè

 

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Blade Runner

  • Fantascienza
  • USA
  • durata 124'

Titolo originale Blade Runner

Regia di Ridley Scott

Con Harrison Ford, Sean Young, Rutger Hauer, Daryl Hannah, William J. Sanderson

Blade Runner

IN TV Sky Cinema Drama

canale 308 altre VISIONI

consigliato da   CHRISTOPHER NOLAN 

"Sono sempre stato un grandissimo fan di Ridley Scott. Da bambino, quando guardi i film, realizzi cosa c'è dietro in maniera graduale. Cominci, come tutti gli altri, pensando che gli attori s'inventino le parole e creino il film per conto proprio. Così quando ero giovane e vedevo ALIEN e BLADE RUNNER pensavo: «Ok, sono, storie differenti, ambienti differenti, attori molto differenti, tutto è differente – ma c'è un legame molto forte tra quei due film, ed è il regista, Ridley Scott. Ricordo che la cosa mi colpì, e pensai che quello era il lavoro che volevo. (...) L'atmosfera di BLADE RUNNER è stata anch'essa importante, quella sensazione che ci fosse un intero mondo fuori dall'inquadratura della scena. Sentivi veramente che succedevano delle cose fuori dalla stanza dove avevi visto svolgersi il film. Questo è qualcosa che ho sempre cercato di portare con me. Tutti i film dovrebbero avere il proprio mondo, una logica e una sensazione che si espandono oltre l'immagine esatta che il pubblico sta vedendo. (...) In BATMAN BEGINS, diversamente da IL CAVALIERE OSCURO, ci siamo ritrovati a dover costruire in larga parte le strade di Gotham. Così ho immediatamente subito l'attrazione gravitazionale del trattamento visivo di Ridley Scott, in termini di come riprendere questi giganteschi set per farli sentire reali e non come set impressionanti. Ed immediatamente abbiamo iniziato a interessarci alla pioggia, alle camere a mano, alle lenti a focale piu lunga... Così io stesso, il mio designer Nathan Crowley, e il mio direttore della fotografia Wally Pfister, abbiamo cominciato a buttare tutto questo nel mix di come si può aiutare l'aspetto di qualcosa, come si può creare una consistenza, di cui Ridley Scott è sempre stato l'assoluto maestro. Creare consistenza con uno stile di ripresa che massimizzi l'impatto del set, e minimizzi l'artificio, la sensazione che questo mondo ha limiti che vedresti sull'orlo dell'inquadratura. BLADE RUNNER è uno degli esempi di come si può prendere la cinepresa è sporcarsi le mani... e avviluppare davvero il tuo pubblico nell'atmosfera del mondo che stai provando a creare. Abbiamo decisamente tentato di emulare quello stile, e credo che nel farlo abbiamo creato un omaggio, in particolare dove abbiamo usato molta pioggia." ~ Christopher Nolan 

 

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

The Comb

  • Animazione
  • Gran Bretagna
  • durata 18'

Titolo originale The Comb

Regia di Stephen Quay, Timothy Quay

Con Joy Constaninides, Witold Scheybal

The Comb

consigliato da   CHRISTOPHER NOLAN 

"Per più di trent'anni i gemelli Stephen e Timothy Quay hanno costretto la vita ad uscire un passo alla volta da una sconcertante combinazione di oggetti quotidiani, set e pupazzi realizzati artigianalmente. (...) I loro film tengono fede alla promessa che le botteghe dei rigattieri e gli attici offrono agli occhi dei bambini: interi mondi possono esistere entro i più piccoli spazi. (…) Come loro fan dagli anni della tarda adolescenza ho da moltissimo tempo abbandonato il tentativo di decodificare le loro fantastiche visioni. Per quanto enigmatici possano essere i loro sbalorditivi corti, ripetute visioni rivelano che l'esperienza stessa è il significato. I loro film sfuggono alle spiegazioni semplici senza escludere lo spettatore; il fascino delle immagini è chiaro e attira chi guarda nelle profondità dei mondi di questi notevoli artisti. (...) Hanno avuto una tremenda influenza nello specifico sul mio film THE PRESTIGE." ~ Christopher Nolan 

 

Rilevanza: 1. Per te? No

Il colpo

  • Thriller
  • Gran Bretagna
  • durata 100'

Titolo originale The Hit

Regia di Stephen Frears

Con Terence Stamp, John Hurt, Tim Roth, Fernando Rey

Il colpo

In streaming su Plex

vedi tutti

consigliato da    CHRISTOPHER NOLAN 

"La Criterion ha fatto uscire questa poco conosciuta gemma di Stephen Frears. Pochi film hanno puntato così tanto su un semplice ritratto delle dinamiche tra due uomini disperati..." ~ Christopher Nolan 

 

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

MacGruber

  • Comico
  • USA
  • durata 99'

Titolo originale MacGruber

Regia di Jorma Taccone

Con Will Forte, Kristen Wiig, Ryan Phillippe, Val Kilmer, Powers Boothe, Maya Rudolph

MacGruber

In streaming su Amazon Video

vedi tutti

consigliato da   CHRISTOPHER NOLAN 

Durante un'ospitata allo show televisivo 'Late Night with Jimmy Fallon', dopo la sua partecipazione a IL CAVALIERE OSCURO – IL RITORNO, Anne Hathaway ha rivelato che il solo pensare a MacGRUBER faceva sghignazzare Christopher Nolan: "Le prime volte che ci siamo visti (con Nolan) non riuscivo neanche a guardarlo negli occhi. Ero davvero intimidita. Ma poi passi del tempo sul set, e impari più o meno a leggere come vanno le giornate. Siccome non è una persona molto espansiva, se ricevi un abbraccio è straordinario. E se invece è silenzioso, sai che probabilmente non è un gran giorno. E se comincia a scherzare, pensi 'Grande! È davvero una buona giornata.' E se comincia a citare MacGRUBER, pensi: 'questo film vincerà un Oscar'."

 

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Il testamento del dottor Mabuse

  • Poliziesco
  • Germania
  • durata 122'

Titolo originale Das Testament des Dr. Mabuse

Regia di Fritz Lang

Con Rudolf Klein-Rogge, Gustav Diessl, Camilla Spira, Oskar Beregi

Il testamento del dottor Mabuse

consigliato da   CHRISTOPHER NOLAN 

"Lang all'apice della cattiveria e dell'intrattenimento. Ricerca essenziale per chiunque tenti di scrivere un supercattivo." ~ Christopher Nolan 

 

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Agente 007. Al servizio segreto di Sua Maestà

  • Spionaggio
  • Gran Bretagna
  • durata 140'

Titolo originale On Her Majesty's Secret Services

Regia di Peter R. Hunt

Con George Lazenby, Diana Rigg, Telly Savalas, Gabriele Ferzetti, Ilse Steppat, Lois Maxwell

Agente 007. Al servizio segreto di Sua Maestà

In streaming su Amazon Prime Video

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consigliato da   CHRISTOPHER NOLAN 

"Nessuno ha George Lazenby come James Bond preferito, ma per me l'anonimato al centro di questa sontuosa produzione aiuta unicamente a dar risalto a un meccanismo che va a pieni giri: montaggio e fotografia superbi, incredibile colonna sonora, grandi scene. Il più romantico della serie, e soprattutto ha davvero una fine tragica." ~ Christopher Nolan 

 

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

The Black Hole - Il buco nero

  • Fantascienza
  • USA
  • durata 98'

Titolo originale The Black Hole

Regia di Gary Nelson

Con Maximilian Schell, Robert Forster, Anthony Perkins

The Black Hole - Il buco nero

In streaming su Disney Plus

vedi tutti

consigliato da   CHRISTOPHER NOLAN  

"Anche per un bambino di nove anni fanatico di Guerre Stellari questo film sembrava un po' storto, ma certi effetti speciali sono ancora impressionanti, e vanta uno dei climax più inaspettatamente strani nella storia del cinema. A dire il vero ho dovuto noleggiarlo da adulto per controllare di non essermi immaginato l'intero finale." ~ Christopher Nolan 

 

Rilevanza: 1. Per te? No

Il principe della città

  • Poliziesco
  • USA
  • durata 165'

Titolo originale Prince of the City

Regia di Sidney Lumet

Con Treat Williams, Richard Foronjy, Don Billet, Kenny Marino

Il principe della città

consigliato da   CHRISTOPHER NOLAN 

"Nessuno era più bravo a catturare i tratti inquietanti della corruzione e le loro conseguenze di Sidney Lumet. Non è un film noto quanto SERPICO, ma Treat Williams è una rivelazione." ~ Christopher Nolan

 

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Koyaanisqatsi

  • Sperimentale
  • USA
  • durata 80'

Titolo originale Koyaanisqatsi

Regia di Godfrey Reggio

Koyaanisqatsi

In streaming su Apple TV

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consigliato da   CHRISTOPHER NOLAN 

"Un incredibile documento su come le più grandi imprese dell'uomo abbiano preoccupanti conseguenze. Arte, non propaganda, emozionante, non didattico; non ti dice cosa pensare – ti dice su cosa riflettere." ~ Christopher Nolan

 

+ Non presente nel database di FilmTV.it: 

FOR ALL MANKIND  (Al Reinert, 1989, USA, Documentario)     Nel luglio del 1969, la corsa allo spazio si concluse quando l'Apollo 11 portò a compimento la sfida lanciata da Kennedy di "far atterrare un uomo sulla Luna e riportarlo sano e salvo sulla Terra". FOR ALL MANKIND è la storia dei 24 uomini che hanno viaggiato fino alla Luna, raccontato con parole loro, voci loro, usando le immagini delle loro esperienze. Quarant'anni dopo il primo atterraggio sulla Luna, rimane ancora la più radicale e visivamente abbagliante opera di cinema realizzata su questo evento sconvolgente. ~ (da criterion.com) 

"Un incredibile documento sulla più grande impresa dell'uomo." ~ Christopher Nolan 

 

LISTA COMPLETA di NOLAN

- 2001: Odissea nello spazio (Kubrick) - Blade Runner (Scott) - Alien (Scott) - Heat (Mann) - Chinatown (Polanski) - Lawrence d'Arabia (Lean) - In Absentia (Quay brothers) - The Comb (Quay brothers) - Street of Crocodiles (Quay brothers)- I soliti sospetti (Singer) - Va' e uccidi (Frankenheimer) - La donna che visse due volte (Hitchcock) - I cattivi dormono in pace (Kurosawa) - Solaris (Tarkovsky) - MacGruber (Taccone) - Quel pomeriggio di un giorno da cani (Lumet) - Star Wars (Lucas) - Brazil (Gilliam) - The Wall (Parker) - Pulp Fiction (Tarantino) - Le catene della colpa (Tourneur) - L'uomo che volle farsi re (Huston) - Agente 007 – Al servizio segreto di sua maestà (Hunt) - Agente 007, missione Goldfinger (Hamilton) - The Hitcher – La lunga strada della paura (Harmon) - Topkapi (Dassin) - The Black Hole (Nelson)  - Il colpo / Vendetta (Frears) - Superman (Donner) - La parola ai giurati (Lumet) - La sottile linea rossa (Malick) - Il testamento del dottor Mabuse (Lang) - Il lenzuolo viola (Roeg) - Sadismo (Roeg) - L'uomo che cadde sulla terra (Roeg) - Furyo (Oshima) - For all mankind (Reinert) - Koyaanisqatsi (Reggio) - Rapporto confidenziale (Welles) - Rapacità (von Stroheim) - Le ali della libertà (Darabont); Metropolis (Lang) - La battaglia di Algeri (Pontecorvo) - Il dottor Zhivago (Lean) - Il principe della città (Lumet)

Fonti: The Criterion Collection; Sight & Sound (2002); Empire (2006); premiumbeat.com; Taste Of Cinema; the Telegraph; The New York Times; Forbes; Entertainment Weekly; IMDb; Yahoo!Movies; 

 

Su THE HITCHER: "Da adolescente non ho mai messo in discussione la logica di questo thriller anni '80, ma oggi dal punto di vista del plot sembra incredibilmente arbitrario. In ogni caso, vanta la presenza del criminalmente sottovalutato Rutger Hauer nella sua più raffinata e influente performance da euro-psicopatico dopo BLADE RUNNER." ~ Christopher Nolan 

"Terrence Malick, più di qualunque altro filmmaker... il suo lavoro è immediatamente riconoscibile. I suoi film sono tutti estremamente connessi uno con l'altro e sono chiaramente riconoscibili come suoi lavori, ma è molto difficile indicare perché è così o cosa stai osservando perché la tecnica non è immediatamente ovvia. (...) Quando pensi a uno stile visivo, al linguaggio visivo di un film, tende ad esserci una naturale separazione dello stile visivo e degli elementi narrativi. Ma con i grandi, siano essi Stanley Kubrick o Terrence Malick o Hitchcock, quel che vedi è un'inseparabile e vitale relazione tra l'immagine e la storia che racconta." ~ Christopher Nolan 

INTERVISTATORE: "Sei da molto tempo un appassionato di romanzi gialli, che spesso adoperano flashback e altri strumenti di alterazione temporale. È da lì che viene la tua passione per la narrazione non-lineare?" 

CHRISTOPHER NOLAN: "Beh, ho avuto un paio di grandi influenze. A 16 anni ho letto un romanzo di Graham Swift, Waterland, che faceva cose incredibili con linee temporali parallele, e raccontava una storia in differenti dimensioni che era estremamente coerente. Attorno allo stesso periodo mi ricordo THE WALL di Alan Parker alla televisione, che fa una cosa molto simile esclusivamente con le immagini, usando memorie e sogni che passano in altri sogni e così via. Anche L'UOMO CHE CADDE SULLA TERRA e SADISMO di Nicolas Roeg mi hanno influenzato. Mi sono rimasti in testa, come ha fatto un mucchio di crime fiction – James Ellroy, Jim Thompson – e film noir come LE CATENE DELLA COLPA di Jacques Tourneur, che è stato sconvolgente. Poi, in qualche modo, sono riuscito a mettere le mani su uno script di PULP FICTION prima che il film uscisse e sono rimasto affascinato da quello che aveva fatto Tarantino." ~ Christopher Nolan 

"Dal punto di vista della narrazione, e dal punto di vista della regia, c'è una cosa che io associo con quel che fa Kubrick, ed è la calma. C'è una tale calma intrinseca e un'intrinseca fiducia in quell'unica potente immagine, che mi fa sentire in imbarazzo col mio lavoro personale, in termini di quante diverse inquadrature, quanti diversi effetti sonori, quante cose diverse gettiamo ad un pubblico per impressionarlo. Ma in Kubrick, c'è una così grande fiducia in quell'unica immagine corretta per spiegare qualcosa al pubblico con calma. Ci può essere una certa lentezza nel montaggio, che non ha nulla di frenetico. È molto semplice. C'è una fiducia nella narrazione semplice e nella semplice creazione di immagini che in realtà richiede una grandissima sicurezza se si vuole provare ad emularla. (…) Se pensi al taglio in 2001: ODISSEA NELLO SPAZIO, quel gran balzo in avanti (la scena delle scimmia che getta in aria l'osso - ndt), la sicurezza che ci vuole per farlo è realmente enorme. Vorrei fare cose del genere nei miei film? Sì. Ma non penso che avrei la sicurezza per farlo. Ed è per questo che di Stanley Kubrick ce n'è uno solo. Credo davvero che sia inimitabile. Ma si può esserne ispirati. Si può essere ispirati ad aspirare ad essere così sicuri di sé." ~ Christopher Nolan

Sul perché i suoi film spesso mostrano dimensioni multiple: "Può essere insolito nei film, ma in altri media è molto ben affermato. Sono molto ispirato dalle stampe di M.C. Escher e gli interessanti punti di connessione o lo sfocare i confini tra arte e scienza, e arte e matematica. Penso ad esempio alle sue illustrazioni della 'Scala di Penrose' che hanno ispirato INCEPTION. Inoltre, la scrittura di Jorge Luis Borges, il grande scrittore argentino, ha prodotto racconti incredibili di ogni tipo che avevano a che fare col paradosso. Ma la mia sensazione è che i film si prestino in maniera unica a trattare il paradosso, la ricorsività, e i mondi-dentro-mondi." ~ Christopher Nolan 

"Con tutti e tre i film (di Batman), ma nella maniera più estrema con IL CAVALIERE OSCURO – IL RITORNO, abbiamo provato quello che io chiamo una sorta di approccio all'azione e agli eventi di “crescita a valanga”. Abbiamo fatto esperimenti del genere ne IL CAVALIERE OSCURO, dove l'azione non è basata su scene chiare e pulite com'era per BATMAN BEGINS, ma l'abbiamo spinto ancora più in là in questo film. Gli scopi e la scala dell'azione sono costruiti a partire da pezzi più piccoli che crescono insieme a valanga, perciò si fa un montaggio alternato, cosa che io amo fare, e si prova a trovare un ritmo in combinazione con la musica e gli effetti sonori, così si fa crescere sempre più la tensione continuamente per una parte del film sostenuta a lungo, e non la si lascia fino all'ultimissimo fotogramma. È una strategia rischiosa perché rischi di logorare il pubblico, ma per me è il modo più energetico di affrontare l'azione. È un approccio che ho applicato anche con INCEPTION, avere filoni paralleli di tensione che crescono e crescono e poi arrivano insieme. Ne IL CAVALIERE OSCURO - IL RITORNO, dal momento in cui cessano musica e suono e il ragazzino comincia a cantare “The Star-Spangled Banner”, è come se venissero sfilati i guantoni. Sono stupito e deliziato da come la gente ha accettato gli estremi a cui arrivano le cose." ~ Christopher Nolan 

 

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Gertrud

  • Drammatico
  • Danimarca
  • durata 114'

Titolo originale Gertrud

Regia di Carl Theodor Dreyer

Con Nina Pens Rode, Bendt Rothe, Ebbe Rode, Baard Owe

Gertrud

consigliato da   MANOEL DE OLIVEIRA 

"Il mio filmmaker preferito è Dreyer, e il film che amo di più è GERTRUD, il suo ultimo film. È il miglior film che conosca. (...) Dreyer con GERTRUD ci mostra la ricerca dell'amore assoluto, dell'altro lato, dell'ignoto. Ci mostra che la sola liberazione dell'Uomo è la morte. L'amore assoluto non si trova che nella morte." ~ Manoel de Oliveira 

 

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Il processo di Giovanna d'Arco

  • Drammatico
  • Francia
  • durata 60'

Titolo originale Procés de Jeanne d'Arc

Regia di Robert Bresson

Con Florence Carrez, Jean-Claude Fourneau, Marc Jacquier

Il processo di Giovanna d'Arco

consigliato da   MANOEL DE OLIVEIRA 

"La forza viene dalla fissità. È stato Bresson che me l'ha insegnato con IL PROCESSO DI GIOVANNA D'ARCO. Possiamo anche chiamarla obiettività." ~ Manoel de Oliveira

 

LISTA COMPLETA di DE OLIVEIRA 

- La corazzata Potemkin (Eisenstein) 

- Gertrud (Dreyer) 

- La febbre dell'oro (Chaplin) 

- Il traditore (Ford) 

- Ivan il Terribile (Eisenstein) 

- Mouchette (Bresson) 

- La passione di Giovanna d'Arco (Dreyer) 

- Playtime (Tati) 

- I racconti della luna pallida d'agosto (Mizoguchi) 

- Viaggio in Italia (Rossellini) 

- Il processo di Giovanna d'Arco (Bresson)

Fonti: Sight & Sound (2012); douban.com; cinémotion.com; contracampo.com; Wikipedia; courrierinternational.com

 

"Quand'ero giovane, andavo spesso a teatro. Mio padre aveva un abbonamento nel teatro principale di Oporto ed era abbonato anche all'opera, così ogni anno seguivamo la stagione operistica. Di conseguenza, fin da molto giovane e poi fino all'età adulta, questa è stata la mia principale formazione culturale. Un po' inconsapevolmente, perché ero davvero molto giovane quando assistevo a questi spettacoli. Il mio sogno era di volare sopra quegli spazi, sopra la loggia! Credo che il motivo per cui avevo questo desiderio di volare sopra il palcoscenico, fosse che esprimeva davvero il mio desiderio di abitare quel posto." ~ Manoel de Oliveira

INTERVISTATORE: "Alcuni hanno criticato i suoi film perché non sono cinematografici e mi chiedo se lei pensa che il nostro concetto di ciò che è o non è cinematografico si sia impoverito o sia stato fuorviato."

MANOEL DE OLIVEIRA: "È cinematografico tutto ciò che viene fuori da una cinepresa – e questo può essere bello o brutto. Il cinematografico non esiste. Quello che esiste è la vita. Questo è ciò che cercano tutti; anche l'espressione più astratta è vita. Ci piacerebbe essere stati stelle nel cielo; un'espressione è solo una nostra vibrazione. (...) La scrittura di Hemingway è molto cinematografica. Non mi piacciono i libri molto cinematografici. A me piacciono i libri letterari, in cui si è forzati a scoprire, ad evocare le immagini che si addicono al testo."

INTERVISTATORE: "Per lei cos'è il cinema oggi?" 

MANOEL DE OLIVEIRA: "È lo stesso cinema che facevano i fratelli Lumière, Meliès e Max Linder. Là troviamo il realismo, la fantasia e il comico. Non c'è niente da aggiungere a questo, assolutamente niente."

"In un modo più ricco, più concreto e più corretto ho sempre voluto che l'espressione cinematografica venisse portata ad un punto in cui il cinema stesso diventasse etico. (...) Sono sempre alla ricerca della più grande semplicità per rendere queste cose profonde più chiare, cerco di essere semplice, di non affrettare, di dare ai pensieri tempo e tranquillità, e di rappresentare la realtà per quel che è…odio, gelosia, vendetta, tutto quanto. (...) Come si diceva di Donatello, il grande scultore italiano, lui cercava la semplicità delle tragedie greche e il realismo del Rinascimento, semplice ed esatto, chiaro, in modo che le cose più profonde venissero in superficie." ~ Manoel de Oliveira

"Mi piacciono molto anche i film di Buñuel, il suo realismo magico. Buñuel optò per il neo-realismo perché ha a che fare con l'esplorazione del subconscio. Siccome è un autore aggressivo, che sconvolge le istituzioni, è diventato un filmmaker dalla grande etica. Lui distingue sempre il privato dal pubblico – non mostra mai il privato in pubblico, non ci sono scene d'amore, baci. Sono molto pochi i filmmakers che si attengono a questa etica, di separare il pubblico dal privato. Anche Charlie Chaplin rispettava questa separazione, Griffith, Bergman, Orson Welles, Hitchcock – ma a moltissimi altri non interessa." ~ Manoel de Oliveira 

"La moralità e l'arte può ben essere che derivino dal tentativo religioso di spiegare l'esistenza dell'essere umano e il suo concreto inserimento nel cosmo. Le arti sono sempre state strettamente legate alle religioni e la Cristianità è stata prodiga di espressioni artistiche. (...) Dubbi o meno, l'aspetto religioso della vita mi ha sempre accompagnato. Tutti i miei film sono religiosi." ~ Manoel de Oliveira 

INTERVISTATORE: "Oltre alla Storia, c'è un altro tema centrale nella sua opera, quello degli amori frustrati."

MANOEL DE OLIVEIRA: "La vita è una sconfitta. La gente vive nella sconfitta. Si nasce controvoglia e non siamo padroni dl nostro destino."

INT: "Ma la convinzione che il suo cinema era diverso l'ha aiutata a non scoraggiarsi?" 

M.O. : "Io amo i santi...più che i rivoluzionari."

INT: "Perché?" 

M.O. : "Perché i santi operano nell'astratto."

INT:" Propone allo spettatore di essere aperto all'idea di mistero?"

M. O. : "Il mondo è complesso, incomprensibile, di certo meno per quelli che credono fermamente a qualche cosa che per quelli che vivono nel dubbio. Quello che io propongo loro, è il dubbio. Il dubbio è una maniera d'essere."

 

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