Penultimo giorno di visioni in concorso alla 76.ma Mostra del Cinema di Venezia. In programma per il Leone d'Oro vi è il portoghese The Domain di Tiago Guedes, un'opera che è stata presentata come una sorta di Novecento portoghese.
Il titolo unico in cartellone è presto spiegato. La Biennale mostra infatti fuori concorso quello che sarà l'evento della stagione televisiva che sta per partire: la serie, targata Sky, ZeroZeroZero, che rimette insieme la coppia Stefano Sollima e Roberto Saviano, entrambi "papà" di Gomorra. L'attesa è alta: noi vi proponiamo la trama dei due episodi, le note di regia, le prime foto e i primi estratti video. Rigorosamente in anteprima.
Vi ricordiamo, in fondo, le recensioni degli utenti a Venezia... e non solo.
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THE DOMAIN
A dirigere The Domain è Tiago Guedes, regista e sceneggiatore portoghese. Nato a Porto nel 1971, si è laureato in Cinematografia alla New York Film Academy e ha frequentato il Corso di Regia di Patrick Tucker alla Raidance di London. Nel corso degli anni ha sviluppato numerosi progetti per la televisione e per il cinema, ha diretto svariate serie televisive, film per la televisione e lungometraggi apprezzati dal pubblico. Blood Curse, film di debutto datato 2005 e codiretto con Frederico Serra, ha preso parte a diversi festival internazionali (da Sitges a Busan) mentre Noise, il successivo, è stato selezionato in concorso nella sezione Zabaltegi-Tabakalera al Festival di San Sebastian. The Domain, terza fatica, è il suo progetto più ambizioso.
Protagonista principale di The Domain nei panni di João Fernandes è l'attore Albano Jerónimo, volto noto della televisione portoghese. Al suo fianco, nei panni della moglie Leonor recita Sandra Faleiro, regina delle serie tv portoghesi e protagonista del remake di Dancin' Days, telenovela sul cui set aveva già incontrato Jerónimo.
Di cosa parla
The Domain ripercorre la storia di una famiglia portoghese che possiede una delle più grandi tenute d'Europa sulle rive meridionali del fiume Tago. In tale idilliaco sfondo, si dipanano i segreti del clan che inevitabilmente finiscono per intrecciarsi con la vita storica, politica, economica e sociale del Portogallo, offrendo un affresco della Storia del Paese dagli anni Quaranta del Novecento ai giorni nostri, inclusi i giorni della Rivoluzione dei Garofani.
The Domain è stato così presentato dal regista: “Cosa ci fa diventare ciò che siamo? Le scelte e le opzioni che seguiamo per tutta la vita ci definiscono ma continuiamo sempre a confrontarci con questioni che non capiamo o controlliamo: qualcosa che ci fa essere e agire, qualcosa che è nato con noi e che ci è stato trasmesso, qualcosa che abbiamo ereditato. Questo film parla di quei legami invisibili che ci definiscono e limitano il nostro comportamento. Lo sfondo della storia funge quasi da metafora di tutto ciò che accade al protagonista João Fernandes, un uomo carismatico e fuori dal comune. Sia l'uomo sia la sua proprietà sono maestosi e imperiali all'inizio ma con il susseguirsi degli eventi iniziano a rivelare le loro imperfezioni e le loro zone grigie, cominciando a crollare".
"The Domain - ha proseguito Guedes - ha al centro una proprietà che è come un'enorme isola al centro di una nazione dominata da una dittatura fascista. In altre parole, la tenuta è una sorta di piccolo regno a sé dominato da un principe anarchico progressista e carismatico. Inevitabilmente, costui sarà costretto a scontrarsi con la volontà della gente di cambiare dando origine a una collisione con i cambiamenti della storia e con il passare del tempo. Mio scopo era quello di filmare sia le trasformazioni umane sia quelle territoriali per soffermarmi sulle conseguenze. Lo sfondo del film permette di scoprire anche una zona poco nota che si estende sulle sponde meridionali del Tago, una zona caratterizzata da immense paludi e latifondi. L'area offre un panorama singolare: colline di terra, fienili, campi di grano e laghi soleggiati sono divenuti lo sfondo perfetto per simboleggiare la fase storica, economica e politica del Portogallo degli ultimi sessantanni, con annessa la Rivoluzione dei Garofani che ha avuto luogo il 25 aprile 1974. Fa però anche da sfondo alle oscure azioni dei protagonisti del film, spesso consumati dai loro tormenti, dai pregiudizi sociali, dall'avidità, dall'amore e dalle discrepanze".
"The Domain - ha concluso il regista - è per molti versi figlio dei film che più amo, opere ambientati in spazi aperti e western persi in mezzo al nulla con personaggi enigmatici che si portano dietro segreti altrettanto misteriosi. Penso ai film di Sergio Leone o Anthony Mann. Allo stesso tempo, The Domain analizza le relazioni umane in maniera simile a come facevano i melodrammi classici di Vincent Minelli ed Elia Kazan. In poche parole, The Domain è un film fatto di personaggi forti, grandi attori, interpretazioni ammirabili, paesaggi grandiosi che avvolgono tutto e tutti, e segreti che portano a inevitabili conti da pagare.... è un'opera sull'eredità che ci è stata lasciata e sull'eredità che noi stessi lasciamo agli altri”.
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ZEROZEROZERO
Tratta dall’omonimo libro di Roberto Saviano, ZeroZeroZero racconta sistemi criminali e familiari diversi tra loro ma ugualmente violenti e assetati di potere, e come i cartelli messicani, la ‘ndrangheta e uomini d’affari americani corrotti si contendano la supremazia delle rotte della merce più distribuita al mondo: la cocaina. Tre continenti (America, Europa e Africa), sei lingue (inglese, spagnolo, italiano, francese, wolof e arabo) e quasi un anno di riprese, sono i numeri della serie in 8 episodiche vanta un grande cast internazionale, con protagonisti Andrea Riseborough, Dane DeHaan, Gabriel Byrne, Harold Torres, Giuseppe De Domenico, Adriano Chiaramida, Francesco Colella e Tcheky Karyo.
A Venezia saranno presentati i primi due episodi diretti da Stefano Sollima (i restanti saranno diretti da Janus Metz e Pablo Trapero. Nato e cresciuto a Roma, il regista italiano Stefano Sollima ha costruito un impressionante lavoro tra cinema e tv intorno alle complesse dinamiche tra legalità e mondo criminale. È meglio conosciuto come produttore esecutivo e regista dell’acclamata serie italiana Gomorra, basata sul libro di Roberto Saviano. Il suo esordio sul grande schermo, A.C.A.B., ha ottenuto sei nomination al David di Donatello nel 2012. Nel 2015, ha diretto il thriller sulla mafia Suburra. Più recentemente ha diretto il lungometraggio Sicario 2: Soldado. In televisione, il lavoro prolifico di Sollima include anche la popolare serie Romanzo criminale.
Di cosa parla
ZeroZeroZero segue il viaggio di un carico di cocaina, dal momento in cui un potente clan della ‘ndrangheta decide di acquistarlo fino a quando viene consegnato e pagato. Attraverso le storie dei suoi personaggi, ZeroZeroZero getta luce sui meccanismi con cui l'economia illegale diventa parte dell'economia legale e come entrambe siano collegate a una spietata logica di potere e controllo che influenza le vite e le relazioni delle persone: i cartelli messicani che gestiscono la produzione di droga, le organizzazioni criminali italiane che ne amministrano la distribuzione in tutto il mondo, e le compagnie americane, al di sopra di ogni sospetto, che controllano la quantità apparentemente infinita di denaro coinvolta in questo giro di affari.
Un'epica lotta per il potere si scatena coinvolgendo tutti i livelli di questa gigantesca piramide criminale, dallo spacciatore all'angolo della strada fino al più potente boss della malavita organizzata internazionale – i loro introiti e le loro stesse vite sono in pericolo.
Ha annotato Sollima: “Il mercato, la produzione, i consumi, i modi di vivere e i modi di pensare, tutto è connesso in un mondo globale dove un flusso continuo di scambi commerciali porta ogni giorno milioni di merci a milioni di persone. Con ZeroZeroZero raccontiamo i percorsi di una sola di queste merci, forse la più universalmente diffusa, la più trasversalmente consumata, sicuramente la più redditizia. Seguiremo una nave portacontainer dal suo punto di partenza in Messico fino alla sua destinazione in Calabria attraversando il mondo e le storie dei nostri personaggi, raccontando come il traffico di questa “merce” piuttosto speciale influenzi il mercato, l’economia mondiale e anche la nostra vita. Questa merce è la cocaina, il suo viaggio il nostro viaggio”.
LE FOTO IN ANTEPRIMA:
LE CLIP VIDEO:
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9. Continua
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I NUMERI PRECEDENTI
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RECENSIONI
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Moffie di Oliver Hermanus (Orizzonti): Recensione di Alan Smithee
Shadow of Water di Sanal Kumar Sasidharan (Orizzonti): Recensione di Supadany
Rialto di Peter Mackie Burns (Orizzonti): Recensione di Alan Smithee
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