Home video (dvd e blu ray) – Principali uscite Novembre 2018

Il mese di novembre accusa una decisa contrazione delle uscite, almeno rispetto alle recenti abitudini, rivelandosi sostanzialmente equilibrato nella proposta. In videoteca arriveranno tre titoli che in giro per il mondo hanno macinato lauti introiti, da noi stemperati per la moria delle presenze durante la stagione estiva – largamente la peggiore degli ultimi anni – e da uscite postdatate, alcuni autori di richiamo e una vasta gamma di prime visioni, mentre il cinema francese timbra il cartellino, confermando di essere in buono stato di salute.

Dunque, non arriveranno titoli preceduti da reboanti successi in sala, peraltro ultimamente se ne sono annoverati pochi (ad esempio Hotel Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa, che approderà in dvd/blu-ray giusto in tempo per finire sotto l’albero), per quanto le tre uscite commerciali più importanti avrebbero potuto esserlo. Sfiorando i cinque milioni d’incasso, ma nel mondo ha incamerato più di 600 milioni di dollari, Ant-man and the Wasp, come da buona tradizione Marvel, è il principale indiziato a conquistare il mercato, sfruttando un’uscita in tutti i formati e edizioni disponibili, con un’accoglienza critica di tutto rispetto, almeno se confrontata con buona parte dei suoi fratelli maggiori (recensione positiva di Supadany, quasi sufficiente di Alan Smithee). Distanziati in termini d’incasso ed entrambi parecchio deludenti per andamento al botteghino italiano, Ocean’s 8 e Mamma mia! Ci risiamo cercano un pronto riscatto. La revisione swap della popolare trilogia Ocean’s, diretta interamente da Steven Soderbergh, ha incassato 300 milioni di dollari in giro per il mondo, penalizzata in Italia da un’uscita slittata di oltre un mese, nonostante la scarsa offerta in sala tra giugno e luglio. Anche il responso critico non è stato di grande aiuto, con la maggior parte dei giudizi tesi a salvare giusto l’interpretazione di Anne Hathaway (recensione sufficiente di Taol26, insufficiente di Alan smithee). Problemi del tutto analoghi hanno frenato Mamma mia! Ci risiamo, quasi 400 milioni di dollari incassati, poco più di tre in Italia, con un’uscita settembrina a dir poco deludente. Anche in questo caso, un cast più allargato che mai cerca di nascondere le debolezze di un film ideato semplicemente per replicare l’enorme successo dell’originale. Il riscontro economico rimarrà sicuramente il ricordo principale di questo sequel (recensione quasi sufficiente di Steno79, insufficiente di champagne1).

Il segmento autoriale risponde con alcuni nomi caldi, inglobando anche la sezione extra del mese, riservata al cinema francese, che allinea tre opere provenienti dai principali festival, frutto del lavoro di autori dalla formazione e percorsi divergenti. Partendo dai nomi principali, con Unsane (recensione positiva di Zagarosh, quasi sufficiente di Undying, insufficiente di Maurizio73), Steven Soderbergh torna alla sperimentazione, per raccontare una vicenda estratta dal mondo reale, immortalata attraverso le fotocamere di un iPhone, con le quali segue l’incubo della sua perseguitata protagonista, interpretata dalla sempre più richiesta Claire Foy (in questi giorni nelle nostre sale con ben due film, First man – Il primo uomo e Millennium – Quello che non uccide). Prima ancora, a inizio mese sarà la volta de Il sacrificio del cervo sacro di Yorgos Lanthimos, autore immancabile nel palmares dei principali Festival (anche nel recente Festival di Venezia, il suo La favorita è tornato a casa con ben due premi), in questa circostanza premiato per la miglior sceneggiatura. Come per il precedente The lobster, il registra greco affida il ruolo da protagonista a Colin Farrell, gli affianca un’attrice importante (qui, Nicole Kidman) e divide la platea, per quanto i giudizi positivi abbiano comunque avuto la meglio (recensione positiva di Steno79, sufficiente di Maurizio73, insufficiente di Lampur). A seguire, il cinema francese batte tre colpi. Con Doppio amore, Francois Ozon continua a solcare in lungo e in largo le sconfinate opportunità che il cinema permette - e ha concesso -, introiettando pulsioni, passioni e citazioni, senza riuscire a rinnovare gli attestati di stima ricevuti dalle sue prove più apprezzate (recensione positiva di Maurri 63, sufficiente di Laulilla, insufficiente di Alan Smithee). Al contrario, Laurent Cantet ottiene con L’atelier delle valutazioni (recensione positiva di Laulilla) che non raggiungeva dal lontano 2009, quando con La classe conquistò Cannes e successivamente l’amore dei cinefili. Infine, approda anche L’affido, opera prima di Xavier Legrand che nel 2017 conquistò un doppio riconoscimento a Venezia, entrando a gamba tesa nelle dinamiche di una famiglia irrimediabilmente minata, e poi devastata, dalla separazione dei genitori (recensione positiva di Supadany, sufficiente di Alan Smithee).

Come accade ormai con costanza chirurgica, le prime visioni offrono un ampio spettro di opportunità. La Storia rivive in Era mio nemico, diretto da Bille August e con Emile Hirsch protagonista, riportandoci alla Seconda guerra mondiale, precisamente subito dopo l’attacco giapponese a Pearl Harbor con la conseguente reazione americana. Se siete perennemente in cerca di forti emozioni, The bachelors - Un nuovo inizio potrebbe fare al caso vostro, grazie alla presenza del premio Oscar J.K. Simmons, impegnato a elaborare un gravoso lutto familiare, cercando di trovare conforto al dolore, una via che incorpora il rapporto tra padre e figlio. Dal canto suo, The padre può contare su un trio d’interpreti d’eccezione (Nick Nolte, Tim Roth e Luiz Guzman) per raccontare truffe, fughe e quegli eventi inaspettati che possono cambiare la prospettiva di un individuo e quindi gli obiettivi da raggiungere. Un altro trio, questa volta al femminile, composto da Dakota Fanning, Elizabeth Olsen e Demi Moore, dà vita al dramma Very good girls, una storia di amori, amicizie e tragedie, che condivide con un’altra uscita, Please stand by (recensione quasi sufficiente di Alan Smithee), la protagonista (Dakota Fanning) e l’accompagnamento di altre due attrici rilevanti (Toni Collette e Alice Eve), figure di primo piano nella vicenda di una giovane autistica intenzionato a coronare il suo sogno, tanto da intraprendere un lungo viaggio con destinazione Hollywood. Cambiando completamente genere, l’azione è protagonista di Braven – Il coraggioso, dove Jason Momoa, pronto a esordire sugli schermi di tutto il mondo nel ruolo di Aquaman (nelle nostre sale dal primo gennaio 2019), è obbligato a ricorrere a tutte le sue forze e abilità per proteggere gli affetti più cari da nemici senza alcuno scrupolo. Per concludere la panoramica, con Destinazione matrimonio scatta l’ora della commedia sentimentale, dai connotati – almeno sulla carta - prevedibili ma Keanu Reeves e Winona Ryder, per quanto lontani dal loro periodo d’oro, potrebbero suscitare curiosità, almeno nei confronti di chi li segue da tanti anni.