"Preferisco pensare che Dio non sia morto, ma solo ubriaco." ~ John Huston
Accorrono cineasti da ogni angolo del pianeta solo per consigliarci film. Un messicano, un inglese, un tedesco, un taiwanese, un neozelandese e tre statunitensi. Di cui uno, John Huston, apolide per vocazione e irlandese "di ritorno" (nel 1952, disgustato dal maccartismo, si trasferì con moglie e figli in Irlanda e nel 1964 rinunciò anche alla cittadinanza americana per prendere quella irlandese). Alcuni di loro, com'è d'uso, hanno portato in dono prodotti della loro terra. Iñarritu, ad esempio, in una lista che conta anche alcune belle sorprese made-in-Italy, ci presenta un'opera del suo conterraneo Carlos Reygadas; Hou Hsiao-Hsien loda l'amico con cui è cresciuto guardando e teorizzando cinema, il regista Edward Yang; anche Herzog viene beccato (negli anni settanta) ad eleggere i notabili tra i suoi contemporanei teutonici; il neozelandese Peter Jackson ci porta invece un messaggio di pace e apertura mentale, mostrandoci come nel bagaglio culturale di un regista possano convivere con profitto il cinema di Scorsese, lo splatter e i Thunderbirds. Sorprende poi Monte Hellman, che si rivela un maniaco cinefilo capace di innamorarsi a ripetizione di alcune piccole pellicole dimenticate o sottostimate del cinema di ogni latitudine. Infine: per tutti gli amanti del vintage proponiamo un Hitchcock d'annata, con una panoramica che investe soprattutto i pionieri del cinema muto capaci di eccitare il germogliante senso dello spettacolo del giovane Alfred.
I nostri stimati ospiti:
Todd Haynes (LONTANO DAL PARADISO; IO NON SONO QUI),
Monte Hellman (STRADA A DOPPIA CORSIA; LA SPARATORIA),
Werner Herzog (AGUIRRE, FURORE DI DIO; FITZCARRALDO),
Alfred Hitchcock (PSYCO, LA FINESTRA SUL CORTILE),
Hou Hsiao-Hsien (CITTÀ DOLENTE; THE ASSASSIN),
John Huston (IL MISTERO DEL FALCO; IL TESORO DELLA SIERRA MADRE),
Alejandro Gonzalez Iñarritu (BIRDMAN; REVENANT),
Peter Jackson (IL SIGNORE DEGLI ANELLI; KING KONG)
"SADISMO di Nicolas Roeg è stato probabilmente il film che più mi ha influenzato (per la realizzazione di VELVET GOLDMINE - ndt). Ancora oggi risulta fresco e inventivo, il che dice molto di quel che si faceva nei film a quei tempi. (...) Film come SADISMO, DONNE IN AMORE, ARANCIA MECCANICA e 2001,ODISSEA NELLO SPAZIO erano probabilmente usciti dalla cultura della droga dei '60, erano esperienze che ti invitavano ad andare in posti che non avevi mai visto. Erano una risposta alla cultura giovanile che voleva quello e creava quell'esperienza. Loro volevano veramente essere sorpresi e sfidati e, sfortunatamente, non mi sembra che si producano più molti di quei film oggi. Speravo che VELVET GOLDMINE potesse riaccendere alcuni di quei sentimenti di mistero, ed eccitare l'immaginazione dei giovani che lo vedono." ~ Todd Haynes
Titolo originale Jeanne Dielman, 23 Quai du Commerce, 1080 Bruxelles
Regia di Chantal Akerman
Con Delphine Seyrig, Jan Decorte, Henri Storck, Jacques Doniol-Valcroze, Yves Bical
consigliato da TODD HAYNES
"Un capolavoro femminista di rigore minimalista; un potente riferimento cinematografico per quanto riguarda le allusioni narrative. (...) Lo trovo stimolante come filmmaker e come persona che riflette sui soggetti femminili e su come sono dipinti. (...) Resti davvero incantato, l'incredibile incantesimo di osservare il travaglio, di osservare il lavoro in cucina, di osservare le routine. Un film che presenta molto di ciò che oggi viene rimosso dai film, il genere di eventi quotidiani a cui la gente ascrive un grande significato nella propria vita." ~ Todd Haynes
"È fantastico. Amo davvero molto questo film. Insieme alle opere di Sirk fa parte del gruppo di film che ha ispirato LONTANO DAL PARADISO. (...) È un film poco conosciuto di Max Ophüls con Joan Bennett e James Mason, un incredibile melodramma intimo. Lungo tutto il film Joan Bennett fornisce una performance talmente squisita... Che donna straordinaria dev'essere stata. C'era lei dietro molte interessanti produzioni di Fritz Lang e Max Ophüls e altri." ~ Todd Haynes
"UN CHANT D'AMOUR è così straordinario, così radicale. (...) È l'unico film di Genet, ed è ambientato in una prigione. Ha uno dei momenti più erotici e più velati di tutto il cinema, la scena in cui un detenuto infila una cannuccia di paglia nel muro che lo divide dal carcerato vicino e soffia il fumo di sigaretta in quella stretta cannuccia, così il fumo esce nell'altra cella dove il vicino l'aspira. È molto semplice ma così bello e potente. E il film è un'incredibile e franca rappresentazione della nudità e dell'immaginario omoerotico. È squisito. UN CHANT D'AMOUR è stato una specie di testo fantasma che mi ha ispirato in POISON." ~ Todd Haynes
"Ho una passione non-intellettuale per un film come PICNIC, che ha un profondo effetto su di me; comincio a singhiozzare dai titoli di testa e continuo fino alla fine. Decisamente mi tocca in qualche modo bizzarro." ~ Todd Haynes
LISTA COMPLETA di HAYNES
- La paura mangia l'anima (Fassbinder)
- Secondo amore (Sirk)
- Un chant d'amour (Genet)
- Quarto potere (Welles)
- Jeanne Dielman, 23 Quai du Commerce, 1080 Bruxelles (Akerman)
- Nashville (Altman)
- La morte corre sul fiume (Laughton)
- Sadismo (Roeg & Cammell)
- Sgomento (Ophüls)
- La donna che visse due volte (Hitchcock)
- Picnic (Logan)
- Arancia meccanica (Kubrick)
- 2001, Odissea nello spazio (Kubrick)
- Lola Montés (Ophüls)
- Donne in amore (Russell)
- Romeo e Giulietta (Zeffirelli)
- Blow Job (Warhol)
- L'asso nella manica (Billy Wilder)
Fonti: Time Out (1995); Cinema Papers (1998); theasc.com; toddhaynes.wolfzen.com; The Hollywood Reporter; Film Quarterly (2009).
"Ero un piccolo fanatico di Shakespeare da bambino. Avermi attorno era probabilmente insopportabile, ero così pretenzioso. Amavo i film hollywoodiani come QUARTO POTERE e Fritz Lang, invece al college avrei scoperto i lavori di Fassbinder, che rimane il mio filmmaker preferito. LA PAURA MANGIA L'ANIMA è il mio preferito tra i suoi film." ~ Todd Haynes
Con John Garfield, Patricia Neal, Phyllis Taxter, Wallace Ford
consigliato da MONTE HELLMAN
"Sono sempre stato un amante di Hemingway e GOLFO DEL MESSICO è la migliore trasposizione cinematografica di un suo romanzo. Anzi, si tratta della migliore trasposizione dello spirito di Hemingway a prescindere dal libro. (...) L'atmosfera è straordinaria, sotto alcuni aspetti anche migliore di CASABLANCA. Io adoro CASABLANCA, ma è un classico hollywoodiano ben confezionato. Per me Hemingway era un naturalista, e il naturalismo va oltre il realismo. Il suo è un realismo molto intenso, forse un realismo di matrice più oscura. Di solito, la morale di Hollywood è che «l'eroismo paga». In questo caso la morale sembra essere che non importa se si è eroi o meno, in ogni caso si è fregati. GOLFO DEL MESSICO è un film eccezionale e non è stato dimenticato, è stato ignorato."
Con Ralph Richardson, Trevor Howard, Robert Morley, Wendy Hiller, Frederick Valk, Kerima
consigliato da MONTE HELLMAN
"È un film che ha fatto risuonare qualcosa in me. La donna (Kerima) è molto primitiva e ha qualcosa di terrificante. Mi ha proprio colpito. È un film difficile. Posso capire perché non è mai diventato un successo. Riguarda un personaggio che è veramente sgradevole, se non fosse che, a un certo punto, ti senti dispiaciuto per lui. Lui non spiega mai perché è un tale bastardo. È una storia di Joseph Conrad, e anche Conrad nel libro non lo spiega mai. Non diventa molto umano. Eppure mi sono davvero innamorato della buona recitazione, allora come ora. Il cast è proprio straordinario. (...) Potrebbe certamente aver avuto qualche effetto sul mio film IGUANA. Ho visto L'AVVENTURIERO DELLA MALESIA dozzine di volte e ogni volta che lo vedo migliora sempre di più. Per me, è il migliore di tutti i film di Carol Reed." ~ Monte Hellman
Con Emmanuel Salinger, Thibault de Montalembert, Jean-Louis Richard
consigliato da MONTE HELLMAN
"È veramente un film straordinario, con una recitazione talmente reale che proprio non puoi credere che sia una performance. È su uno studente universitario che si specializza in medicina forense e finisce per esser coinvolto in un intrigo e nello spionaggio politico. Gli piazzano la testa di qualcuno nella valigia su un volo dalla Svizzera a Parigi, e lui spende il resto del film a far ricerche sulla testa, mettendo infine la sua vita in pericolo!" ~ Monte Hellman
Con Elena Solovej, Rodion Nakhapetov, Nikita Mikhalkov
consigliato da MONTE HELLMAN
"SCHIAVA D'AMORE decisamente ha influenzato il mio ROAD TO NOWHERE. Entrambi sono sul fare film. SCHIAVA D'AMORE è su una casa di produzione di film muti che tenta di continuare a fare film durante la Rivoluzione Russa. L'attrice principale è innamorata del cameraman, il quale gira anche film di propaganda per i rivoluzionari. È una grande storia d'amore, molto chekhoviana, divertente, tragica e ricca di suspense. Ho conosciuto Nikita al L.A. Film Festival. (...) Abbiamo passato quasi una settimana bighellonando e cercando di comunicare! Lui non parlava Inglese ma aveva avuto una tata spagnola così mi parlava in spagnolo, che io non parlo nè capisco, ma potevo capirlo più del russo! Ci raccontavamo barzellette. Nikita aveva l'impressione che ciò che rendeva simili i nostri due paesi fossero i grandi spazi. Era convinto che per questo avessimo lo stesso senso dell'umorismo." ~ Monte Hellman
Con Robert Montgomery, Rosalind Russell, Dame May Whitty
consigliato da MONTE HELLMAN
"Ho riscoperto da poco questo film, basato sul primo testo teatrale in assoluto che ho diretto (di Emlyn Williams). È così avanti in termini di sottigliezza delle performance. È un film eccellente. Robert Montgomery era uno dei miei eroi. Dame May Whitty è grande. Rosalind Russell è l'attrice più sottovalutata della storia del cinema. David Thomson (critico cinematografico - ndt) pensa che fosse la peggiore attrice di sempre e che LA SIGNORA DEL VENERDÌ fosse grande nonostante lei! Io penso sia grande per merito suo." ~ Monte Hellman
"Erice è uno dei miei registi preferiti. LO SPIRITO DELL'ALVEARE è nella mia lista di film preferiti, ma EL SUR, per molti versi, è anche migliore. È un film veramente potente. Come LO SPIRITO DELL'ALVEARE è su una relazione tra padre e figlia, ma questa volta si estende nel tempo, interessa una figlia e non due, e ha due diverse attrici che interpretano la figlia in momenti diversi. Amo la recitazione nei film di Erice, ma anche l'economia della sua regia. Non c'è letteralmente niente di inutile." ~ Monte Hellman
Con Patrick Dewaere, Marie Trintignant, Bernard Blier, Myriam Boyer
consigliato da MONTE HELLMAN
"Ho visto IL FASCINO DEL DELITTO per la prima volta a Cannes, ha una grande performance di Patrick Dewaere, che sfortunatamente si è ucciso anni dopo. Ha avuto una tremenda influenza su di me quando stavo cercando di realizzare un film intitolato 'Dark Passion', basato sullo stesso romanzo da cui Godard ha tratto IL BANDITO DELLE 11. IL FASCINO DEL DELITTO è una storia di ossessione e quando stavo lavorando a 'Dark Passion' trovavo interessante l'idea che non ci fosse logica in questo tipo di passione, che non avesse niente a che fare con quanto bella o brutta fosse una persona, e che le regole abituali non vi trovassero applicazione. Era un tema abbastanza simile a L'AVVENTURIERO DELLA MALESIA." ~ Monte Hellman
Con Nurgül Yesilçay, Hanna Schygulla, Patrycia Ziolkowska
consigliato da MONTE HELLMAN
"Sono stato nella Commissione per i Film in Lingua Straniera dell'Academy per diversi anni ed è così che ho visto questo film. Alla fine sono riuscito a conoscere Fatih Akin a Venezia, ed è veramente un tipo fantastico. (...) Il film è così potente. Le performance ti fanno a pezzi. È una storia talmente tragica – tre storie in effetti. Ognuna più potente della precedente. Crescono fino a un finale eccezionale." ~ Monte Hellman
Con Robert Montgomery, Wanda Hendrix, Andrea King, Thomas Gomez
consigliato daMONTE HELLMAN
LISTA COMPLETA di HELLMAN
- La palla n. 13 (Keaton)
- La vita è meravigliosa (Capra)
- Giungla d'asfalto (Huston)
- Celine e Julie vanno in barca (Rivette)
- Casablanca (Curtiz)
- Golfo del Messico (Curtiz)
- Giglio infranto (Griffith)
- Amanti perduti (Carné)
- Il porto delle nebbie (Carné)
- Goodbye, Dragon Inn (Tsai Ming Liang)
- La foresta dei pugnali volanti (Zhang Yimou)
- L'avventuriero della Malesia (Reed)
- Il terzo uomo (Reed)
- L'idolo infranto (Reed)
- Frank Costello faccia d'angelo (Melville)
- Lo spirito dell'alveare (Erice)
- El Sur (Erice)
- Stavisky il grande truffatore (Resnais)
- Tempeste sull'Asia (Pudovkin)
- La doppia vita di Veronica (Kieslowski)
- La Sentinelle (Desplechin)
- Scene da un matrimonio (Bergman)
- Persona (Bergman)
- Notorious (Hitchcock)
- Il labirinto del fauno (Del Toro)
- La mia brunetta favorita (Nugent)
- Schiava d'amore (Mikhalkov)
- La signora del venerdì (Hawks)
- Lady Eva (Sturges)
- Un posto al sole (Stevens)
- Notturno tragico (Thorpe)
- Il piacere e l'amore (Ceylan)
- La grande illusione (Renoir)
- Le notti di Cabiria (Fellini)
- Amarcord (Fellini)
- La strada (Fellini)
- 8½ (Fellini)
- Il fascino del delitto (Corneau)
- Tempeste sull'Asia (Pudovkin)
- Ladybird Ladybird (Loach)
- Fiesta e sangue (Montgomery)
- Ai confini del paradiso (Akin)
Fonti: Sight & Sound (1992); Sight & Sound (2002); Criterion.com; Money into light; Cult! (libro) a cura di Bill Krohn;
Su LADYBIRD LADYBIRD: "Questo film è in cima alla lista dei film che penso siano grandi ma che probabilmente sarebbe stato meglio non aver mai visto! È un film talmente disturbante. L'ho visto a Cannes con mia moglie. Quell'anno Loach non era al festival in competizione ma per vendere il film. In realtà era migliore di qualsiasi altro film proiettato. È un film straordinario, incredibile. Loach è un regista apprezzato dai colleghi. Ricordo di aver visto L'AGENDA NASCOSTA con Ivan Passer a Cannes ed entrambi ci sentivamo incantati da questo regista. Pensammo «Come fai ad essere all'altezza di questo?». ~ Monte Hellman
"Mi sembra di aver continuato a guardare AMANTI PERDUTI per tutta la vita. Ricordo di aver portato mio figlio a vederlo quando aveva sette anni. Quando cercai di convincere Brando a interpretare Garrett in Pat Garrett e Billy the Kid, lui mi disse che, insieme al maestro spadaccino ne I SETTE SAMURAI, il ladro in AMANTI PERDUTI era la migliore performance mai filmata." ~ Monte Hellman
Con Hossain Sabzian, Hossain Farazmand, Mohsen Makhmalbaf
consigliato da WERNER HERZOG
"Non ho mai visto un film con un senso del fluire della narrazione così fenomenale. All'improvviso, nel mezzo degli eventi, quando la polizia va ad arrestare il personaggio centrale – questo impostore che finge di essere un famoso filmmaker iraniano e ha provato a persuadere una famiglia facoltosa a produrre il suo film – così la polizia sta aspettando di arrestarlo e lui è in una casa in periferia, e c'è un pendio e qualcuno che aspetta lì attorno, e un barattolo di alluminio vuoto comincia a rotolare, e rotola giù per l'intera collina e non si ferma e non si ferma e non si ferma. Ed è davvero meraviglioso come la regia insiste su questa immagine." ~ Werner Herzog
Con Babek Ahmed Poor, Ahmed Ahmed Poor, Khodabakhsh Defaei, Iran Outari, Ait Ansari
consigliato da WERNER HERZOG
"…DOV'È LA CASA DEL MIO AMICO è una storia molto, molto semplice su degli scolari, di circa otto anni, ed ha una tale profondità, profondità straziante e anche poesia. Se lo vedete, non ve lo dimenticate più, diventa parte di voi. (...) CLOSE-UP e DOV'È LA CASA DEL MIO AMICO sono due titoli che mi hanno profondamente impressionato. Sono anche molto incoraggianti perché sono film fatti con meno di $100.000 l'uno." ~ Werner Herzog
Con Hanna Schygulla, Rainer Werner Fassbinder, Irm Hermann, Harry Baer
consigliato da WERNER HERZOG
"Ero stato invitato a portare i miei film in Perù, se fossi andato a girare là. (nel 1972, per il film AGUIRRE, FURORE DI DIO - ndt) Ed io ho suggerito di portare anche alcuni dei miei film preferiti di altri. Così ho preso con me EIKA KATAPPA di Werner Shroeter, SCENE DI CACCIA IN BASSA BAVIERA di Fleischmann, IL FABBRICANTE DI GATTINI di Fassbinder e CRONACA DI ANNA MAGDALENA BACH di Straub. E devo dire che è stato un enorme successo, perché il cinema tedesco là è completamente sconosciuto. Abbiamo preparato tutto con molta cura e ne è venuto fuori il più grande successo che in Perù abbiano mai avuto in un Film Festival nazionale. (...) La comunità tedesca in Perù ha reagito estremamente male, perché in Perù c'è un intero gruppo di nazisti fuggiti che hanno portato con sè un'immagine della Germania degli anni '30, ed erano in una certa misura oltraggiati da questi film. Anche il direttore del Goethe Institut di là e gente dell'ambasciata se ne sono andati per protesta durante il film di Fassbinder, proprio mentre due uomini si baciavano." ~ Werner Herzog
Con Martin Sperr, Angela Winkler, Else Obnecke, Michael Strixner
consigliato da WERNER HERZOG
LISTA COMPLETA di HERZOG
- Freaks (Browning)
- Intolerance (Griffith)
- Nosferatu (Murnau)
- Rashomon (Kurosawa)
- Close-up (Kiarostami)
- Dov'è la casa del mio amico (Kiarostami)
- Eika Katappa (Shroeter)
- Il fabbricante di gattini (Fassbinder)
- Scene di caccia in Bassa Baviera (Fleischmann)
- Cronaca di Anna Magdalena Bach (Straub)
Fonti: Rotten Tomatoes (2009), Werner Herzog: interviews by Eric Ames; IMDb; the Guardian; " Werner Herzog" by Carl Hanser Verlag.
+ BONUS DOCUMENTARI (lista non confermata) *
- Cane Toads: An Unnatural History (1988, Mark Lewis)
- Fast, Cheap & Out of Control (1997, Errol Morris)
- Forest of Bliss (1986, Robert Gardner)
- Good News: Von Kolporteuren, toten Hunden und anderen Wienern (1990, Ulrich Seidl)
- Letter from Siberia (1958, Chris Marker)
- Les Maitres Fous (1955, Jean Rouch)
- Nanook of the North (1922, Robert Flaherty)
- Spend It All (1972, Les Blank)
* Fonti: Quando è citata, la fonte secondaria di questa lista risulta essere "combustiblecelluloid.com". La fonte primaria non viene invece mai indicata neanche dal suddetto sito. C'è da dire che un paio di titoli sono menzionati con favore da Herzog in alcune interviste. Sembrerebbe affidabile. O almeno plausibile.
"Tra i filmmakers con cui sento un'affinità mi vengono in mente Griffith, Murnau, Pudovkin, Buñuel e Kurosawa. Tutto ciò che questi uomini han fatto ha il tocco della grandezza." ~ Werner Herzog
"Si è spesso tentato di individuare nei miei film dei modelli, ma io ho avuto sempre la sensazione di aver fatto film come se non fosse affatto esistita una storia del cinema. Naturalmente ho visto dei film e c'è una serie di opere e di registi che apprezzo particolarmente. Da questi però di sicuro non ho ricevuto influenze. Ad esempio mi piace molto Meliès, oppure Dovzhenko. Il più grande di tutti. Lo Shakespeare dei cineasti insomma, secondo me è Griffith. (...) La pittura: Grünewald o Hans Baldung Grien o Hieronymus Bosch rappresentano chi più chi meno influenze sul mio modo di fare cinema molto più forti di qualsiasi film girato dall'inizio del secolo. O per esempio Martin Lutero, riferendomi in questo caso al poeta, al traduttore della Bibbia, più che al religioso." ~ Werner Herzog
"Sono ancora convinto che non ci sia un film tedesco migliore di NOSFERATU di Murnau. Siamo stati la prima generazione postbellica e non abbiamo avuto padri, non abbiamo avuto mentori, non abbiamo avuto insegnanti, non abbiamo avuto padroni, eravamo una generazione di orfani. Molti di noi erano realmente orfani. Lo stesso vale per me ma in molti altri casi un padre era morto prigioniero o in guerra o in altro modo. E quelli che facevano film, la maggioranza, la vasta maggioranza, erano morti col regime nazista. Alcuni erano stati mandati nei campi di concentramento e i migliori avevano lasciato il paese come Murnau e altri, così l'unico tipo di riferimento nel mio caso era la generazione dei nonni, l'era silenziosa dei film espressionisti. Lotte Eisner [critica e storica del cinema] è stata un grande mentore per me. Conosceva l'intera storia dei film, nel senso che conosceva ogni singola persona che aveva lavorato nel cinema e aveva avuto un ruolo importante. (...) Le mandai per posta il mio primo film, SEGNI DI VITA, e lei lo guardò e lo inviò a Fritz Lang dicendo «Finalmente in Germania c'è di nuovo il cinema». A lui il film piacque..." ~ Werner Herzog
"Uno come Jean-Luc Godard per me è moneta intellettuale contraffatta se paragonato a un buon film di Kung Fu." ~ Werner Herzog
Con Emil Jannings, Maly Delschaft, Max Hiller, Emilie Kurz, Hans Unterkircher, Olaf Storm
consigliato daALFRED HITCHCOCK
"L'ULTIMA RISATA è stato il più importante esempio di come esprimere l'idea dietro una storia...raccontandola visivamente dall'inizio alla fine. (...) I tedeschi a quei tempi ponevano grande enfasi nel narrare la storia senza didascalie o quanto meno con pochissime...ne L'ULTIMA RISATA Murnau è stato capace di farlo, di disfarsi del tutto delle didascalie, fatta eccezione per un epilogo. Ho sempre creduto che si possa racconta visivamente tanto quanto si può a parole. Questo è quello che ho imparato dai tedeschi." ~ Alfred Hitchcock
Con Loretta Young, Henry Wilcoxon, Ian Keith, C. Aubrey Smith, Katherine DeMille
consigliato da ALFRED HITCHCOCK
"Supponiamo che tu assista al terrificante scontro di cavalieri contrapposti, come ne I CROCIATI di Cecil B. DeMille. So da fonte piuttosto certa che nessun cavallo si è ferito durante la realizzazione di quella sequenza. Gli effetti sono stati assicurati dall'uso di alcuni cavalli addestrati a cadere, e da un montaggio sapiente. Scene del genere fanno battere il sangue nelle vene, sono altamente salutari per indigestioni, gotta, reumatismi, sciatica, e mezz'età prematura. Il pubblico trae profitto dai brividi, il cinema trae profitto dal pubblico, il regista trae profitto dal cinema, e tutti sono contenti." ~ Alfred Hitchcock
L'influenza di VARIETÉ sui primi lavori di Hitchcock è facilmente riconoscibile, soprattutto in OMICIDIO! (1930) che è in diversi aspetti chiave inimmaginabile senza il modello di Dupont. (...) VARIETÉ è un capolavoro di trucchetti di ripresa, effetti speciali (incluse diverse immagini caleidoscopiche di occhi a rappresentare ed intensificare la vergogna del marito cornuto), eccezionali posizionamenti della cinepresa (primi piani estremi così come inquadrature dall'alto), inquietanti effetti di chiaroscuro, molti dei quali Hitchcock adottò in OMICIDIO! e altrove. ~ (da "Framing Hitchcock: Selected Essays" di Gottlieb & Brookhouse)
Hitchcock: "Fin dai sedici anni leggevo le riviste di cinema; non i giornali scandalistici ma solo la stampa specializzata, sindacale, di categoria." (...)
Truffaut: "Si ricorda nello specifico di ciò che allora la interessava maggiormente al cinema?"
Hitchcock: "Anche se andavo a teatro molto spesso, preferivo i film ed ero più attratto dal cinema americano che da quello inglese. Vedevo i film di Chaplin, Griffith, tutti i film Famous Players della Paramount, Buster Keaton, Douglas Fairbanks, Mary Pickford, così come i film tedeschi della Decla-Bioscop, la compagnia che precedette la UFA. Murnau lavorava per loro."
Truffaut: "Si ricorda un film che l'ha colpita in modo particolare?"
Hitchcock: "Uno dei film più noti della Decla-Bioscop, LE TRE LUCI."
Con Lillian Gish, Josephine Bernard, Lowell Sherman, Richard Barthelmess
In streaming su Plex
consigliato da ALFRED HITCHCOCK
INTERVISTATORE: "Qual è la migliore scena di inseguimento che tu abbia mai visto?"
HITCHCOCK: "Non so...credo la scena dei lastroni di ghiaccio in AGONIA SUI GHIACCI di D. W. Griffith. C'era l'eroina su un blocco di ghiaccio, e l'eroe che saltava da un blocco all'altro per raggiungerla e poi tornava indietro con lei tra le sue braccia, mentre per tutto il tempo la cinepresa staccava su una grande cascata dietro di loro. Griffith è stato il primo a sfruttare le possibilità dell'inseguimento fisico. In NASCITA DI UNA NAZIONE c'era la cavalcata degli uomini incappucciati, in INTOLERANCE l'inseguimento per salvare un uomo dalla forca, e ne LE DUE ORFANELLE la galoppata di Danton per salvare dalla ghigliottina la Gish."
INTERVISTATORE: "Lei ha preso qualcosa da Griffith?"
HITCHCOCK: "Solo, direi, la suspense dell'inseguimento. Gli inseguimenti in Griffith erano abbastanza basilari. Non includevano alcuna azione mentale, nessuna caratterizzazione. Ma erano illustrati molto chiaramente e non si faceva alcuna fatica a seguirli."
"Le classiche tecniche di montaggio che risalgono a D. W. Griffith hanno resistito alle ingiurie del tempo e oggi predominano ancora. (...) Griffith è il Cristoforo Colombo dello schermo" ~ Alfred Hitchcock
Con Ben Lyon, James Hall, Jean Harlow, John Darlow, Lucien Prival, Frank Clarke, Roy Wilson
consigliato da ALFRED HITCHCOCK
"Quando guardiamo un film ben fatto, noi non siamo seduti come spettatori; noi partecipiamo. Prendiamo un caso emblematico, che una gran quantità di lettori di «Picturegoer» è probabile abbiano visto – la scena in ANGELI DELL'INFERNO in cui il pilota britannico decide di distruggere il proprio aereo mandandolo a schiantarsi contro lo Zeppelin, anche se questo per lui significa morte certa. Vediamo il suo volto – cupo, teso, addirittura inorridito – mentre il suo aereo scende in picchiata. Poi veniamo trasferiti sul sedile del pilota, e siamo noi che sfrecciamo incontro alla morte a novanta miglia all'ora; e al momento dell'impatto – e del blackout – un brivido palpabile corre tra il pubblico. Questo è buon cinema. In cui non c'è alcun danno, perché nel nostro subconscio siamo consapevoli di essere al sicuro, seduti in una confortevole poltroncina, a guardare uno schermo." ~ Alfred Hitchcock
+ Non presenti nel database di FilmTV.it:
IL FRUTTO PROIBITO (De Mille, 1921, USA) La facoltosa signora Mallory convince la sarta Mary (pagandola) a partecipare a una cena in sostituzione di un'invitata che doveva intrattenere il petroliere Nelson Rogers, con cui il signor Mallory vorrebbe mettersi in affari. Mary accetta e addirittura conquista il cuore di Nelson ma terminata la serata torna dal marito, il brutale perdigiorno Steve. Questi la accusa di aver guadagnato i soldi della serata attraverso il meretricio e le uccide anche l'uccellino da compagnia. Oltraggiata, Mary accetta l'offerta della signora Mallory di passare alcuni giorni da lei dove Nelson l'aspetta con ansia. Steve intanto si mette d'accordo con un complice per rubare casualmente proprio in casa dei Mallory e mentre sta scassinando la cassaforte viene sorpreso dalla moglie. Steve scappa ma Mary rivela ai Mallory che il ladro è suo marito e che nonostante tutto non si sente di lasciarlo. Steve pensa allora di ricattare Nelson...
LA COPPIA IDEALE (De Mille, 1922, USA) Iris e Richard sono due fidanzati giovani, ricchi e annoiati. Quando lo chaffeur Tom le salva la vita in un incidente stradale Iris si innamora di lui e decide di sposarlo, anche a costo di perdere agi e privilegi. Questo spinge Richard a fare altrettanto con Shamrock, la figlia di una lavandaia che frequenta un po' per tedio, un po' per provocazione. Le insormontabili differenze di classe verranno tosto a galla e porteranno entrambe le coppie al divorzio seguito da un sensato scambio di partner.
SCARAMOUCHE (Ingram, 1923, USA) Studente di legge, André-Louis Moreau giura di vendicarsi di tutti i nobili dopo la morte del suo più caro amico, Philippe, ucciso in un duello dal marchese De la Tour. Scoprirà poi - dopo aver lasciato casa ed essersi unito a un gruppo di commedianti - di essere un nobile anche lui, figlio di De la Tour e di una contessa. Nella Parigi in subbuglio durante la Rivoluzione francese, André-Louis supplica i rivoltosi di far uscire dalla città la carrozza della madre ritrovata, mentre il marchese finisce i suoi giorni linciato dalla folla. ~ (da Wikipedia)
IL VILLINO INCANTATO (Robertson, 1924, USA) Olivier Bashforth è un invalido di guerra che si trasferisce in un cottage sperduto in cerca di solitudine. Incontra Laura Pennington, donna insignificante e sola, e la sposa, primariamente per sfuggire alla sua energica sorella, Ethel. L'infelice coppia permette alle loro insicurezze di soffocare romanticismo e felicità, ma la stima reciproca cresce e diventa amore, manifestandosi nel riconoscimento da parte di entrambi dell'intima bellezza del partner. ~ (da Wikipedia)
SENTIMENTAL TOMMY (Robertson, 1921, USA) Grizel, ragazzina dodicenne, e sua madre, conosciuta con il nome di la donna dipinta, sono ostracizzate dagli abitanti di Thrums. Nel paese arriva un giorno Tommy Sandys, un ragazzo molto fantasioso, che diventa amico inseparabile di Grizel. Quando la madre di Grizel muore il Dr. Gemmell la prende in casa come domestica. Gli anni passano e Tommy ritorna da Londra da autore di successo. Ritrova Grizel ventunenne innamorata di lui, ma lui non sa capire se la ama o no. Grizel sa che Tommy non la ama e, dopo la sua partenza, l'infelicità finisce per portarla alla follia. Tommy infine torna e sposa Grizel, anche se crede che lei lo odierà una volta migliorata. Dopo due anni di amorevoli cure Grizel ritrova la salute e si convince che Tommy le sia stato vicino non per pietà ma per amore. ~ (da Wikipedia)
RAGNATELA (Griffith, 1914, USA) Un giovane uomo s'innamora di una bellissima donna ma lo zio gli impedisce di corteggiarla. Tormentato da visioni di morte e sofferenza e convinto che l'assassinio sia la soluzione, il giovane uccide lo zio e costruisce un muro per nascondere il corpo. Il tormento però continua, questa volta causato dal senso di colpa per l'assassinio, così il giovane diventa sensibile ai rumori leggeri, come i colpetti di una scarpa o il verso di un uccello. Comincia ad apparirgli il fantasma dello zio e, mentre gradualmente perde il contatto con la realtà, la polizia scopre quel che ha fatto e cerca di catturarlo... ~ (da Wikipedia)
LISTA COMPLETA di HITCHCOCK
- Angeli dell'inferno (Hughes, Whale) - Il villino incantato (Robertson) - I crociati (DeMille) - Il frutto proibito (De Mille) - La febbre dell'oro (Chaplin) - La donna di Parigi (Chaplin) - Io sono un evaso (LeRoy) - The Isle of Lost Ships (Tourneur - film perduto) - Crepuscolo di gloria (Sternberg) - La coppia ideale (DeMille) - Scaramouche (Ingram) - Sentimental Tommy (Robertson) - Le tre luci (Lang) - Ragnatela (Griffith) - Agonia sui ghiacci (Griffith) - Varieté (Dupont) - L'ultima risata (Murnau) - Un chien andalou (Buñuel e Dalí) - M, il mostro di Düsseldorf (Lang) - I Diabolici (Clouzot) - 8½ (Fellini) - Blow-up (Antonioni) - L'occhio che uccide (Powell)
Fonti: A Life in Darkness and Light by Patrick McGilligan (1939), www.bfi.org.uk; IMDb; "Alfred Hitchcock" editrice Il Castoro; "La politica degli autori" by Les Cahiers du Cinéma; "Hitchcock on Hitchcock" edited by S. Gottlieb;
Su Michelangelo Antonioni e Federico Fellini: "Quei ragazzi italiani sono un centinaio d'anni avanti a noi. BLOW-UP e 8½ sono due maledetti capolavori (bloody masterpieces)." ~ Alfred Hitchcock
"La cosa più significativa e importante in un regista è lo stile. Lo stile si manifesta sia nella scelta del soggetto che nel modo di realizzarlo. Registi importanti sono noti per il loro stile. Si parla della maniera di Ernst Lubitsch come di uno stile caratterizzato da un tipico ingegno cinematografico o da 'boutades' visive. Charlie Chaplin, si dice, ha uno stile. (...) Nel complesso escluse le stravaganze di De Mille e le opere di Griffith e Ince lo stile si è manifestato lentamente nel cinema americano. Negli anni 20 i tedeschi diedero un'alta dimostrazione di stile. Che fosse opera dei registi, e non dei produttori, lo si vede chiaramente nelle opere di Fritz Lang, Murnau e di molti altri." ~ Alfred Hitchcock
"Mi spavento facilmente, ecco una lista dei miei produttori di adrenalina: 1 - I bambini piccoli; 2 - I poliziotti; 3 - I luoghi elevati; 4 - Che il mio prossimo film non sia buono quanto l'ultimo." ~ Alfred Hitchcock
"Non leggo mai romanzi, nè alcuna opera di fantasia: leggo delle biografie di personaggi contemporanei e dei libri di viaggi. (...) Non mi piace la letteratura molto 'scritta', in cui la seduzione sta nello stile. Il mio spirito è strettamente visivo e se leggo una descrizione dettagliata mi irrita perché potrei far vedere altrettante cose e più in fretta con la macchina da presa." ~ Alfred Hitchcock
"Le bionde sono le vittime migliori. Sono come neve vergine che rivela le impronte insanguinate." ~ Alfred Hitchcock
"Sono cresciuto in una casa giapponese, in termini di design e architettura, e inoltre forse sapete che Taiwan è stata occupata dal Giappone per cinquant'anni. Così un mucchio di cose che vedevo nei film di Naruse mi erano molto familiari. Questo film è su quel che è successo dopo la Seconda Guerra Mondiale, sul senso di disperazione che si era diffuso tra la gente. La storia è così cupa e così toccante allo stesso tempo. Come regista, Naruse ha l'abilità in qualche modo di rappresentare come le emozioni umane in una relazione cambino a causa della società, in questo caso per la disperazione postbellica. E questi personaggi sono tratteggiati in maniera davvero delicata e commovente sullo schermo." ~ Hou Hsiao-Hsien
Titolo originale Guling jie shaonian sha ren shijian
Regia di Edward Yang
Con Zhang Guozhu, Elaine Jin, Juan Wang, Han Zhang, Xiuqiong Jiang
consigliato da HOU HSIAO-HSIEN
"Quando (Yang ed io) ci frequentavamo e parlavamo di quel che avremmo fatto come registi, una cosa su cui eravamo d'accordo era che avremmo realizzato le nostre storie dalla nostra prospettiva e che avremmo ritratto la realtà. A BRIGHTER SUMMER DAY proviene veramente dall'esperienza personale di Yang, insieme a una vicenda di cronaca che fece scalpore all'epoca. (...) Anche oggi penso sempre a fare i miei film in un modo che onori il concetto di realismo. A quel tempo gli attori – che fossero professionisti o non-professionisti — non recitavano proprio nel modo in cui volevo che recitassero, in un modo molto realistico. Per ottenere questo, dovevo creare per loro un ambiente realistico, così che potessero immergersi nei personaggi e fare le cose che volevo. Una delle cose che preferisco far fare agli attori è mangiare. Così se è una scena sul mangiare, la filmo realmente quando è ora di mangiare, per essere sicuro che saranno affamati. E mentre stanno mangiando nella loro maniera naturale, ricorderò loro che questo personaggio sta attraversando qualcosa di molto deprimente, qualcosa lo preoccupa, e se tutto va bene loro faranno quell'aggiustamento mentre mangiano." ~ Hou Hsiao-Hsien
"Da giovani ci trovavamo a casa di (Edward) Yang insieme a un gruppo di filmmakers. (...) Al tempo non eravamo giovani d'età, ma eravamo giovani come filmmakers, così ci sentivamo molto freschi, molto appassionati, e molto ambiziosi riguardo ai film che avremmo fatto. Le pellicole che guardavamo erano state fatte dopo la Seconda Guerra Mondiale in diversi paesi. Così c'erano film fatti in Italia col neorealismo, incluso LADRI DI BICICLETTE. In Francia c'era Godard con FINO ALL'ULTIMO RESPIRO e I 400 COLPI di François Truffaut, e in Germania c'era questo nuovo cinema con Rainer Werner Fassbinder. Questi erano i film che vedevamo e discutevamo. (...) FINO ALL'ULTIMO RESPIRO certamente ha avuto un'enorme influenza su come ho messo insieme il mio film I RAGAZZI DI FENGKUEI– e mentre stavo montando questo film coi miei collaboratori, abbiamo veramente guardato FINO ALL'ULTIMO RESPIRO. Ci ha ispirati a incorporare i 'jump cuts' nel processo di editing, perché in passato il modo convenzionale era cominciare con una ripresa da lontano e finire con un primo piano. Ma qui, con la stessa posizione, puoi fare dei 'jump cuts' per fare emergere in qualche modo le emozioni dei personaggi e le storie che vuoi rappresentare." ~ Hou Hsiao-Hsien
"Tendo sempre ad usare campi lunghi perché preferisco mostrare cosa succede dietro ai personaggi, per ciò che riguarda gli oggetti e i panorami. Quando usi un campo lungo puoi catturare meglio la realtà. Io sono a favore del realismo cinematografico e contro la teatralizzazione dell'azione. Odio le spiegazioni nei film, specialmente tutto ciò che ha a che fare con la psicologia, preferisco invece che il film aiuti il pubblico a portare la propria immaginazione nella storia." ~ Hou Hsiao-Hsien
"Nei romanzi e nei drammi occidentali la parte narrativa è tradizionalmente molto forte. I romanzi e i drammi cinesi sono diversi. Usano uno stile chiamato «Fubixing» che in parte è simile alla poesia. Non raccontano semplicemente la storia, esprimono al tempo stesso un sentimento... Come nella musica sinfonica, la fuga è differente dalla musica fondata sull'armonia. Una fuga ha diverse melodie contemporaneamente. Può averne 2 o 3. La musica armonica ha una melodia principale. Tutto segue questa melodia principale. La fuga è simile a un modo di esprimersi orientale, che intreccia linee apparentemente irrilevanti per mescolare parte narrativa, sentimento ed espressione." ~ Hou Hsiao-Hsien
Con Olivia de Havilland, Montgomery Clift, Ralph Richardson, Miriam Hopkins
consigliato da JOHN HUSTON
"(William Wyler era) un genio nel tirar fuori la verità da un attore, e ottenere da lui la performance migliore possibile. Willy inseguiva qualcosa di molto sofisticato." ~ John Huston
Anjelica Huston: "Mio padre andava matto per le storie. Gli piaceva tanto raccontare storie, e quando un regista era bravo a raccontare una storia, lui ci godeva (...) Willy Wyler: mio padre era un grande fan di Willy, lo stimava moltissimo. Era molto fedele alle sue scelte, ma stranamente non ricordo, per esempio, di averlo sentito parlare di Preston Sturges, che penso fosse uno dei suoi preferiti. Mi sa che papà fosse anche molto competitivo."
N. B.= Huston fu assistente e sceneggiatore per Wyler a inizio carriera, dopodiché i due restarono amici a vita.
Anjelica Huston: "Una volta feci un'osservazione oziosa su I COMPARI di Robert Altman, dissi che mi aveva lasciata fredda. E mio padre mi fece ripercorrere tutto il film, a memoria, una scena dopo l'altra. Quando finì, pensai: «Oh mio dio, che grande film!». Fu stupefacente, ricordava ogni singola cosa. Sapeva parlare di cinema. Se ne aveva voglia, sapeva farlo eccome. Ma non in modo ozioso, non è che si metteva lì a discettare di questo e di quello..."
Con Edward Woodward, Jack Thompson, John Waters, Bryan Brown
consigliato da JOHN HUSTON
LISTA COMPLETA di HUSTON
- L'ereditiera (Wyler)
- Tutti i lavori di William Wyler
- Una pallottola per Roy (Walsh)
- Ladri di biciclette (DeSica)
- Hiroshima mon amour (Resnais)
- Vite vendute (Clouzot)
- Il Padrino, Parte II (Coppola)
- Taxi driver (Scorsese)
- Gangster story (Penn)
- Breaker Morant (Beresford)
- I compari (Altman)
- Un uomo da marciapiede (Schlesinger)
- Gli anni spezzati (Weir)
Fonti: John Huston: interviews by Robert Emmet Long; "John Huston" di Emanuela Martini; Film Quarterly; IMDb.
"Nutro la più grande ammirazione per i registi neorealisti. LADRI DI BICICLETTE di De Sica è un'esperienza sempre nuova per me. (De Sica) riesce a fare in modo che nei suoi film le persone si comportino in maniera naturale, eppure trasmette loro l'intensità della sua visione. (...) Il neorealismo ha influenzato molti filmmakers americani, ma i loro film, per esempio sulla delinquenza giovanile, sono infantili, tematicamente superficiali e impacciati. Non hanno capito che quel che conta non è il metodo nuovo, ma il ritorno alle fonti della vita, della gente e della società che hanno influenzato i neorealisti europei. È tutta una questione di cuore e visione, non solo di talento. Fin quando questi elementi saranno trascurati, qui non avremo film fatti con l'intensità e la compassione dei neorealisti." ~ John Huston
"Preferisco pensare che Dio non sia morto, ma solo ubriaco." ~ John Huston
"Quando lavoro con gli attori cerco di dirigere il meno possibile. Più si dirige, maggiore è la tendenza alla monotonia. Se dici ad ogni persona cosa fare, finisci con un esercito di piccole repliche di te stesso. Così, quando inizio una scena, lascio sempre che l'attore mi mostri come la immagina lui. Questo vale non solo per gli attori, provo a fare in modo che tutto quanto mi convinca, mi faccia vedere. Gli attori, il set, la location, i suoni, tutto contribuisce a mostrarmi quale potrebbe essere il corretto movimento." ~ John Huston
"Sono stato molto influenzato dalla scrittura e dal pensiero di Hemingway... I suoi valori, il suo riesaminare le cose che fanno funzionare la vita." ~ John Huston
“È molto breve e molto potente. Non riesco a togliermi dalla mente la sua straordinaria giustapposizione di immagini, Pelešjan ha distrutto il montaggio così come esisteva e ha creato qualcosa di completamente nuovo. La sua natura frammentata ha un potere elementale che si sprigiona dalla terra.” ~ Alejandro Gonzales Iñárritu
Con Innokenti Smoktunovskij, Yevghenij Urbanskij, Tatjana Samojlova, Vasilij Livanov
consigliato da ALEJANDRO GONZALES IÑÁRRITU
"Ho visto di recente LA LETTERA NON SPEDITA e ho pensato, «grazie a dio non l'ho visto prima di fare THE REVENANT, perché mi avrebbe paralizzato». È potentemente vicino a THE REVENANT come esperienza fisica e visiva. Il regista Mikhail Kalatozov e il direttore della fotografia Sergey Urusevskiy chiaramente cercavano quello che abbiamo cercato noi." ~ Alejandro Gonzales Iñárritu
Con Jack Wild, Mark Lester, Tracy Hyde, Roy Kinnear, Billy Franks
consigliato da ALEJANDRO GONZALES IÑÁRRITU
Rispondendo alla domanda sul suo film preferito: "Forse COME SPOSARE LA COMPAGNA DI BANCO...non lo vedo da quand'avevo forse otto anni, ma penso sia uno di quei film che mi ha aperto l'anima." ~ Alejandro Gonzales Iñárritu
Con Tarik Akan, Halil Hergün, Necmettin Cobanoglu, Serif Sezer
consigliato da ALEJANDRO GONZALES IÑÁRRITU
“Questo film è uno dei motivi per cui sono diventato regista. È una splendida opera d’arte, ma anche un pugno nello stomaco. L’ho visto per la prima volta a diciott’anni. Ho portato mio padre con me: non mi ha parlato per due giorni! L’ho rivisto tre anni fa, e non solo sono rimasto ancora sbalordito, ma ci ho ritrovato tutti i miei film. Ha un senso di realtà; per me è come un documentario.” ~ Alejandro Gonzales Iñárritu
Con Graciela Borges, Mercedes Morán, Juan Cruz Bordeu, Martín Adjemián
consigliato da ALEJANDRO GONZALES IÑÁRRITU
“È un’ambiziosa e raffinata analisi del ceto medio-alto dell’America Latina. La tensione si genera attraverso l’osservazione. L’osservazione, non la descrizione. Tutto è osservato dal punto di vista di una ragazza che ci presenta la bellezza di una famiglia decadente e disfunzionale. Il controllo del ritmo e il respiro attraverso lo sguardo sono sublimi.” ~ Alejandro Gonzales Iñárritu
Con Cornelio Wall, Maria Pankratz, Miriam Toews, Jacobo Klassen, Peter Wall, Elizabeth Fehr
consigliato da ALEJANDRO GONZALES IÑÁRRITU
“Reygadas si ispira a Dreyer; è quasi un film muto. Affronta l’amore e la famiglia a un livello prettamente spirituale, mostrando le possibili scissioni dell’anima. Nella prima scena, Reygadas ci prende per mano e ci mostra come nessun altro prima di lui ciò che abbiamo smesso di guardare: il miracolo dell’alba.” ~ Alejandro Gonzales Iñárritu
Con Henry G. Sanders, Kaycee Moore, Charles Bracy, Angela Burnett, Eugene Cherry
consigliato da ALEJANDRO GONZALES IÑÁRRITU
LISTA COMPLETA di IÑARRITU
- Hair (Forman)
- La lettera non spedita (Kalatozov)
- Come sposare la compagna di banco e farla in barba alla maestra (Hussein)
- Arca Russa (Sokurov)
- Andrei Rublev (Tarkovsky)
- Dersu Uzala (Kurosawa)
- Apocalypse now (Coppola)
- Aguirre furore di Dio (Herzog)
- Fitzcarraldo (Herzog)
- Il disprezzo (Godard)
- I pugni in tasca (Bellocchio)
- Le quattro stagioni (Pelešjan)
- Killer of sheep (Burnett)
- Padre padrone (fratelli Taviani)
- Yol (Gören, Güney)
- Il buono, il matto, il cattivo (Kim Ji-Woon)
- L'anno scorso a Marienbad (Resnais)
- Soy Cuba (Kalatozov)
- La cienaga (Martel)
- You, the living (Andersson)
- Ordet (Dreyer)
- Madre e figlio (Sokurov)
- Luz Silenciosa (Reygadas)
Fonti: Fondazione Prada; BFI; Esquire; empireonline.com; Film Comment; IMDb;
Su I PUGNI IN TASCA: “Uno di quei film che non dimentichi più. Ricordo quando l'ho visto, ero davvero commosso e scioccato. L'umanità dei personaggi è assolutamente meravigliosa. (...) Era diverso da qualsiasi cosa venuta prima. Lo spettacolo di una famiglia disfunzionale in una grammatica inventata da lui (Bellocchio), mi ha coinvolto in maniera fisica.” ~ Alejandro Gonzales Iñárritu
"A sedici anni il mio film preferito era HAIR di Miloš Forman. Volevo essere un hippie. Volevo amare la gente. Volevo vivere là fuori con i miei amici. Non c'entrava il sesso e la droga. Era un'idea di esistenza che era pura, utopica e bellissima." ~ Alejandro Gonzales Iñárritu
"Quando sono andato all'Università finalmente sono stato esposto ai film europei, e hanno avuto un forte impatto su di me. Sentivo che quei film avevano un mucchio di cose da dire che non venivano espresse dai film che vedevo di solito. Ricordo la prima volta che ho visto un film di Tarkovsky, ne sono rimasto scioccato. Non sapevo che fare. Ero affascinato perché all'improvviso realizzavo che i film potevano avere molti più strati di quel che immaginavo prima. Poi ci sono stati altri, come Kurosawa e Fellini, che sono stati come una nuova scoperta, un nuovo paese." ~ Alejandro Gonzales Iñárritu
"Mi piace fare film, ma in realtà l'unica ragione per per cui li faccio è che sono molto scarso come musicista." ~ Alejandro Gonzales Iñárritu
Su MADRE E FIGLIO: “Pura forza meditativa: è un’opera costruita con pazienza che in cambio richiede pazienza. Questo film ha una tale potenza visiva che potrebbe essere esposto in un museo. È un dipinto impressionista. Non riesco ancora a capire come siano riusciti a ottenere certi effetti di luce.” ~ Alejandro Gonzales Iñárritu
Iñarritu commenta alcuni film sopraelencati (sottotitoli in italiano)
"Ho una passione per film horror come RE-ANIMATOR, LA CASA, ZOMBI – ero totalmente preso da questi film, e ancora lo sono. Gli horror sono un modo splendido per dei giovani filmmakers per cominciare a lavorare, perché ti danno modo di far colpo senza la finezza di cui hai bisogno se stai provando a fare, mettiamo, un dramma o una commedia." ~ Peter Jackson
"IL SIGNORE DEGLI ANELLI è il mio film alla Ray Harryhausen*. Senza il suo amore di tutta una vita per le sue immagini e i suoi racconti fantastici, non sarebbe mai stato fatto – non da me, almeno." ~ Peter Jackson
* Autore degli effetti speciali in IL SETTIMO VIAGGIO DI SINBAD
"Da bambino amavo la serie THUNDERBIRDS. È stata probabilmente la mia prima influenza. Sapevo che non era reale. Potevo anche relazionarmi ad esso su un livello di finzione perché avevo un sacco di giocattoli Matchbox e riconoscevo i miei giocattoli Matchbox in THUNDERBIRDS. (...) E questo in un certo senso è stato l'inizio, riflettendoci, quando ho iniziato a collegare le cose: «Questo non è reale, sono modellini, stanno inventando tutto quanto». Ecco cosa amavo dei film." ~ Peter Jackson
"Sono un grandissimo fan di Scorsese – amo un mucchio di suoi film ma davanti a tutti metterei QUEI BRAVI RAGAZZI, probabilmente. Questo è il film che vedo tutte le volte che sento la mia immaginazione bloccata e intrappolata, e non so come andare avanti. Guardo QUEI BRAVI RAGAZZI e subito mi libera completamente; mi ricorda cosa vuol dire dirigere grandi film." ~ Peter Jackson
"Nessun film ha attratto la mia immaginazione più di KING KONG (1933). Oggi faccio cinema perché ho visto questo film quando avevo 9 anni. È stato il mio sogno ricorrente reinterpretare questa storia classica per una nuova epoca." ~ Peter Jackson
"Non so bene cosa sia un 'auteur'. Non ho mai capito quel termine, perché fare film è un così grande sforzo di squadra...io mi vedo come una specie di filtro finale. (...) Sono aperto alle idee, ho bisogno di un enorme team di persone che mi aiutino, tutti contribuiscono e io provo ad incoraggiare la gente a contribuire il più possibile. Credo che il lavoro del regista in realtà sia un po' quello di incanalare tutta la creatività in un punto di vista centralizzato." ~ Peter Jackson
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta