2 stagioni - 16 episodi vedi scheda serie
“Siamo i giganti verdi dei detersivi!”
La verità: “Le bugie migliori ne sono pervase.”
Da “the A-Team” (Cannell, Lupo, Tartikoff, Ashley; 1983-’87) e “24” (Cochran, Surnow, 2001-’14) a “Zero Dark Thirty” (Bigelow, Boal, 2012) e “Sicario” (Villeneuve, Sheridan, 2015) passando per “Miami Vice” (Yerkovich, Mann, 1984-’90 e Mann, 2006) lungo 8 puntate…
– tutte scritte da Taylor Sheridan stesso e dirette da John Hillcoat (1-2 e 7-8; “the Proposition”, “the Road”, “Black Mirror: Crocodile”, “Lawless”, “Triple 9”, “George & Tammy”), Anthony Byrne (3-4; “In Darkness”, “Peaky Blinders”) e Paul Cameron (5-6), quest’ultimo anche direttore della fotografia di un paio di episodi oltre che di “Gone in 60 Seconds” e “Swordfish” di Dominic Sena, di “Collateral” (con Dion Beebe) sempre di Michael Mann, di “Reminiscence” di Lisa Joy e sempre di un paio di episodi di “Westworld”, di cui è stato anche regista per un altro paio di volte così come per “Mayor of Kingstown” –
…per terminare poi dalle parti del compound di “the Limits of Control” (Jarmusch, 2009), con le Baleari al posto dell’andalusa Almerìa, “Special Ops: Lioness” del suddetto Taylor “sì, lo so, sto dappertutto, ma c’ho il fisico per farlo e se non ti sta bene ti prendo a sberle a due a due finché non diventano dispari, e sì, lo so, più dei marines mi piacciono solo i cavalli, ma non sono stranosessuale e per dimostrartelo t’inchiappetto” Sheridan funziona quella scheggia d’anticchia (di concentrato di cazzimma) in più della sufficienza piena per renderla buona anzichennò e per permettere allo spettatore non decerebrato (vale a dire a chi usa con parsimonia e cognizione di causa - oppure, ancora meglio, non usa - la parola woke: tipo Erykah Badu, forse Vera Gheno, e no, di certo non voi, Bocchino Italo e Borghi Claudio: continuate a provare a trovarvi il culo con le mani, forza!) di porla dalla parte “giusta” della barricata: e lo scontro di classe/potere/ideologia fra Cruz Manuelos (una magnifica Laysla De Oliveira, che fin’ora conoscevo solo per “In the Tall Grass”) e Joe McNamara (un’ottima Zoë Saldaña, qui forse nel suo ruolo – Avatar, Star Trek, Guardians of the Galaxy, Avengers – migliore assieme a quello in “Emilia Pérez”) è lì a dimostrarlo.
(Laysla De Oliveira "fotografata" da Paul Cameron, Zoë Saldaña "fotogra...
... fata" da Anthony Byrne e Nicole Kidman "fotografata" da John Hillcoat.)
Mica male nemmeno quello tra Nicole Kidman (“Con l’autista del pullman [Joe Biden] non organizzi un viaggio, ma gli dici dove andare.”) e Martin Donovan (“Tutte queste sciocchezze sul cambiamento climatico [surriscaldamento globale]! Ci sediamo sull’orlo della terza guerra mondiale ogni giorno, e nessuna delle potenze mondiali, inclusa la nostra, ha la leadership per superarla senza attacchi nucleari. Prima ricaveremo energia da qualsiasi cosa non sia petrolio, migliori possibilità avremo di non sterminarci. Io dubito che la specie sopravvivrà abbastanza per estinguersi a causa della crisi climatica.”), oppure quello che vede schierata la triade composta da Morgan Freeman, Jennifer Ehle (dove l’ho già vista questa faccia? - “Contagion”, “Zero Dark Thirty”, “A Quiet Passion”, “Vox Lux”, “the Wolf Hour”, “Saint Maud”, “John and the Hole”, “She Said”, “YS: 1923”, “Dead Ringers” - Ah già!) & Bruce McGill (A Perfect World, the Insider, Ali, Collateral) contro Michael Kelly (Generation Kill, House of Cards, the Penguin), mentre il cast è completato dai componenti la QRF (quick reaction/response force) in dote alla protagonista [Jill Wagner, LaMonica Garrett (“YS: 1883”), James Jordan (dove l’ho già vista questa faccia? - “Certain Women”, “Wind River”, “the Endless”, “Yellowstone”, “Those Who Wish Me Dead”, “Mayor of Kingstown”, “YS: 1883”, “Landman” - Ah già!), Austin Hébert, Jonah Wharton], da Dave Annable, dalla promettente Hannah Love Lanier e da Thad Luckinbill (“Reptile”), che “Sicario” l’ha co-prodotto. Ultimo niente affatto ultimo “scontro”, non certo a fuoco (se non metaforicamente) e non solo verbale, è quello tra la suddetta Laysla De Oliveira e la guest di stagione (poi chissà) Stephanie Nur (“YS: 1883”).
“Siamo i giganti verdi dei detersivi!”, versione FORECON (Force Reconnaissance).
* * * ½/¾ - 7.25
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