2 stagioni - 9 episodi vedi scheda serie
Epica Etica Etnica Pathos.
"Devo" ammettere che per un paio di episodi (tra “Green Hills of Africa”, “Hatari!” e “White Hunter, Black Heart”) ci ho sperato: ho sperato che Taylor Sheridan (e con lui John e Art Linson, e Ben Richardson, e tutti gli altri) riuscisse(ro) nell’intento (perché allestire un worldbuilding che comprenda “YellowStone”, “1883”, “Bass Reeves”, questo “1923” e, forse, “6666”, e poi chissà - oltre agli sganciati “Mayor of KingsTown” e “Tulsa King” -, è evidentemente un intenzionale tentativo di autosabotare la propria carriera… o, al contrario, di diventare il Balzac o lo Zola statunitense del XXI secolo…) di soccombere alle immense ambizioni che caratterizzano questa Storia d'America, degli U.S.A e del Montana; e invece: e invece.
A fare da tratto d’unione fra questa seconda (terza) epopea e “1883” è la voce – più che narrante – punteggiante di Elsa (l’indimenticata perché indimenticabile Isabel May), l’eredità fantasmatica, mitopoietica e storicistica dei fatti avvenuti quarant’anni prima, sul filo della frontiera in farsi espansionistico: dall’orizzonte alle piste: così come gl’indigeni viaggiano di notte per recuperare tempo sui pretastri che invece s’accampano per dormire, i “pinkerton” viaggiano col treno per recuperare tempo sugl’indigeni che viaggiano a cavallo.
«“Rubare l’erba.” L’uomo non possiede l’erba. Le montagne possiedono l’erba. Dio possiede l’erba. E tu non sei Dio, Jacob Dutton. Non sei Dio!» - Banner Creighton (Jerome Flynn)
«Devi capire qual è il più grande nemico di questo ranch. Non sono i lupi o la siccità o le tormente di neve o la Febbre del Texas. Sono gli altri uomini. Preferiranno sempre toglierti ciò che hai costruito piuttosto che provare a costruirsi qualcosa da soli. Ogni civiltà in questo mondo è cresciuta sopra a un’altra che è stata conquistata. Vai a Roma o Gerusalemme o Parigi, in Francia: sono città costruite sopra a cittadine edificate in cima a villaggi sorti sulla casa di un uomo eretta sulla caverna di un altro uomo. {♦} Vorrei che non fosse così, ma lo è. I tuoi nemici devono essere terrorizzati. La loro paura deve essere più forte della loro avidità. Ho dato una possibilità a quegli uomini perché volevo che raccontassero al mondo cosa è successo quando mi hanno incrociato osando sfidarmi. Ora dormiamo un po’, ragazzi. Non sappiamo cosa ci riserverà il domani.» - Jacob Dutton (Harrison Ford)
Jack Dutton (Darren Mann): - “Calvin Coolidge ha fatto catturare due orsi grizzly in Messico liberandoli sul prato della Casa Bianca.” Perché li ha portati dal Messico? Può prendere tutti i grizzly che vuole proprio qui!
Jacob Dutton: - Di tutte le cose disturbanti in quel titolo, da dove vengono gli orsi è l’unica cosa che ti colpisce?
Jack Dutton: - Sto dicendo che è molta strada da fare per un grizzly.
Jacob Dutton: - Non ti dà fastidio che li abbia lasciati liberi nel prato di fronte alla Casa Bianca?
Cara Dutton (Helen Mirren): - Non vorrei essere l’uomo che deve rimetterli nuovamente nella loro gabbia.
Jack Dutton: - “Disoccupazione ai minimi storici, scesa al 2,4 per cento.” Dove?
Jacob Dutton: - Non qui.
Jack Dutton: - “Nuova commissione formata a Washington per regolamentare l'attività mineraria. Il CEO di Anaconda Copper Mines è stato nominato presidente.”
- Jacob dutton: - Whitfield.
Jack Dutton: - “Donald Whitfield, amministratore delegato di Westfield Silver Mining, vicepresidente…” Hanno messo i boss delle compagnie minerarie a capo della commissione incaricata di regolamentare le miniere?
Jacob Dutton: - Questo dovrebbe dirti tutto quello che devi sapere sulla politica, figliolo.
Jack Dutton: - Tu sei in politica.
Jacob Dutton: - Io sono nelle forze dell'ordine.
Jack Dutton: - Tu applichi le leggi che loro fanno passare.
Cara dutton: - Jack…
Jack Dutton: - Non mi sto lamentando, dico solo che è la stessa cosa. Tu sei un allevatore incaricato di regolamentare il bestiame. Sbaglio?
Jacob Dutton: - C’è questa teoria che questi scienziati hanno elaborato dopo aver studiato le tribù in India, in Africa e in Sudamerica. Le tribù più piccole non hanno alcun governo. Non ne hanno bisogno. Possono sedersi e parlare dei loro problemi, decidere dove piantare i raccolti, cacciare. Sono solo una grande famiglia, davvero. Ma quando il numero delle persone sale a circa cinquecento, se non c’è un governo, le persone più forti approfittano dei più deboli. Ogni volta. Senza eccezione. Schiavizzano, violentano, depredano. Arricchire la propria vita a scapito della vita di altre persone. Il governo è il modo che hanno inventato gli uomini per provare a controllare il nostro comportamento. Ma non può essere controllato, è quello che siamo. Prima o poi, il tipo di persone che farebbe queste cose, arricchirsi a tue spese, userà il governo per farlo. E segnati le mie parole: un giorno creeranno delle leggi per controllare ciò che diciamo, come pensiamo. Metteranno fuori legge il nostro diritto di non essere d’accordo, se glielo permettiamo. Ho creato la commissione per proteggere il modo in cui questa famiglia provvede a sé stessa, il modo in cui preserva la terra. {♦}
Jack Dutton: - Whitfield non sta facendo la stessa cosa?
Jacob Dutton: - La stessa identica cosa. Purtroppo per lui, ciò che va bene per il suo stile di vita non va bene per il nostro.
Jack Dutton: - E che dire a proposito di cosa è giusto e sbagliato?
Jacob Dutton: - Niente. Non posso pensare in questo modo. Si può solo pensare a ciò che è meglio per questo ranch. Ciò che è buono per la tua famiglia. E questo è tutto. Quindi usa le loro regole per farlo.
Cara Dutton: - Un orso alla Casa Bianca! Di tutte le cose che accadono nel mondo ogni giorno, perché sarebbero queste le notizie da dare? “Cosa non ti stanno dicendo?”, questa è la domanda. Questa non è una notizia, Jack. Questo è camuffamento. Noi non parliamo di politica a tavola! Se sai cos’è bene per te, allora te lo ricorderai.
Jack Dutton: - Come siamo finiti entrambi nei guai?
Jacob Dutton: - Banner in carcere non risolve nulla. Questa lotta non è finita, è appena iniziata. Lei non è arrabbiata: è spaventata.
Donald Whitfield (Timothy Dalton): - [Sterminare il clan dei Dutton] È davvero quello che vuoi?
Banner Creighton: - Puoi scommetterci ch’è quello che voglio, cazzo.
- Non preferiresti essere ricco?
- Sono già ricco.
- Hai dei soldi. Questo non ti rende ricco. Lo Yellowstone ti renderà ricco. La vera ricchezza è generazionale. Io non riuscirei mai spendere tutti i soldi che ho guadagnato. E quello che sto facendo ora garantirà il fatto che neanche i miei pronipoti possano. Se ci pensi, la ricchezza generazionale è la cosa più vicina all'immortalità che un uomo potrà mai avere. Quando su un edificio c’è il tuo nome, quella è l’immortalità. {♦} E non la ottieni dalla prigione. Se chiedi a una gang di attaccare la sua casa, la prigione è dove ti manderanno. La vendetta non ti farà mai guadagnare. Devi fissare un obiettivo, quindi formulare un piano per raggiungerlo. E poi eseguirlo senza pietà. L’emozione dei sentimenti alimenta ogni decisione presa da Dutton. Lui ama la sua terra. La ama. E noi gliela prenderemo. Non avrai bisogno di una pistola, Banner. Possiamo ucciderlo con questa. [Mostra una penna stilografica.]
Completano il cast Brandon Sklenar (Spencer Dutton: cacciatore bianco, cuore nero), Aminah Nieves (Teonna Rainwater: un altro inizio di genealogia leggendaria), James Badge Dale (John Dutton, Sr.), Brian Geraghty, Michelle Randolph, Michael Greyeyes, Marley Shelton, Robert Patrick, Jennifer Ehle, Sebastian Roché, Bruce Davison, Currie Graham e le comparsate marinaresche di Joseph Mawle e Peter Stormare.
Taylor Sheridan scrive interamente da sé questa prima stagione (delle due previste in totale), mentre le regìe sono affidate a Ben Richardson (1-4 e 7-8), che con altri cura anche la fotografia, e Guy Ferland (5-6).
Musiche di Brian Tyler e Breton Vivian.
Poi, ecco che il testimone, in una qualche maniera, la più naturale del mondo, passa da Elsa ad Alexandra (una magnifica Julia Schlaepfer), che pone le fondamenta di carne per il futuro: “L’unica famiglia a cui sto pensando è quella che sto fondando.”
{♦} Intanto, sotto alla caldera estesa del supervulcano si accumula potenza nella camera magmatica in vista dell'appuntamento eruttivo fissato più o meno ogni 650.000 anni (ed è già in ritardo...).
- https://agupubs.onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/2014GC005469
- https://www.vox.com/2014/9/5/6108169/yellowstone-supervolcano-eruption
* * * * (¼) - 8.25
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta