2 stagioni - 16 episodi vedi scheda serie
Oh, Messere!
Peter Mullan contro il balrog Durin’s Bane (il futuro flagello di Durin VI e già oggi la rovina di Durin III) in un tripudio di fuoco e mithril possono ben valere il giungere ad assistere sino all’ottavo ed ultimo episodio -[scritto per Amazon dai creatori e sviluppatori J. D. Payne & Patrick McKay, che per gli altri 7 da una parte confermano metà della squadra di sceneggiatori dell’annata precedente - Gennifer Hutchison (“Breaking Bad”, “Better Call Saul”), Jason Cahill, Justin Doble - e dall'altra ne sostituiscono altrettanti]- della seconda stagione di “the Lord of the Rings: the Rings of Power”, e aggiungiamoci pure un bellissimo ariete a cricchetto, un nodoso bastone che ben conosciamo (“Ci sono le cose che cerchi, e poi ci sono le cose che trovi”, si sente dire proto-Gandalf da →) e una sempre meravigliosa Morfydd Clark con le sue faccette incazzose, ma è la comparsa di (←) Tom Bombadil (il Rory Kinnear di “SouthCliff” e “Men”), l’Ab-Origine, accompagnato dalle parole di J.R.R. Tolkien stesso messe in musica e voce da Bear McCreary (“BattleStar Galctica”)...
...e Rufus Wainwright, a far dismettere qualsiasi (comunque fuori luogo) mugugno per quanto riguarda il rispetto del canone e persino a lasciar correre e soprassedere circa le troppe scelte di regìa ordinarie (a Charlotte Brändström, unica a tornare dietro alla MdP due anni dopo e alla quale viene affidata metà della messa in scena, spesso bipartita/condivisa, si aggiungono per l’occasione Louise Hooper e Sanaa Hamri), la recitazione (i migliori sono, oltre al già citato Peter Mullan, in ordine decrescente: Markella Kavenagh, Owain Arthur, Sam Hazeldine, Charles Edwards, Ciarán Hinds, Robert Aramayo, Daniel Weyman, Maxim Baldry, Benjamin Walker, Megan Richards, Sophia Nomvete, Cynthia Addai-Robinson, Lloyd Owen, Ismael Cruz Córdova, Trystan Gravelle e Charlie Vickers) & la direzione degli attori sbagliate e le banalità di montaggio.
“Non sono le sue menzogne a dover essere estinte: è lui!”
Son tempi duri per la Terra di Mezzo, altro che “quando l’unico suono era la luce sul muschio e il respiro delle foglie”: l’imposta sul valore aggiunto ha raggiunto il 100% e poi c’è anche quella cosetta di Sauron che si aggira camuffo inguaiando elfi, nani e umani, ma soprattutto: l’I.V.A. al 100%, signore e signori: stiamo scherzando?! Vaglielo a spiegare al pòppolino che sempre colpa di Sauron è: ché dal Signore degli Anelli al Signore delle Tasse è ‘n attimo, eh.
“Quello che ci si lascia alle spalle potrebbe essere il fardello più pesante da portare lungo il resto del viaggio”: beh, aspettiamo la terza stagione, allora, dai.
Oh slender as a willow-wand! Oh clearer than clear water!
Oh reed by the living pool! Fair river-daughter!
Oh spring-time and summer-time, and spring again after!
Oh wind on the waterfall, and the leaves' laughter!
* * * ½
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