La fantastica signora Maisel

Mamma perfetta, moglie impeccabile, figlia modello. E per nulla insoddisfatta della sua vita. Midge Maisel è una eccezionale giovane donna degli anni '50: agiata, bella e fortunata. Ma tutto questo non è nulla: la sua vera bellezza emerge quando una sera il marito la lascia, lei si attacca alla bottiglia e sale sul palco di uno sgangherato locale del Village dove si esibiscono aspiranti comici e artisti vari.

La fantastica signora Maisel - Di cosa parla

La New York di fine anni '50 ritratta nella serie La fantastica signora Maisel sembra un posto bellissimo. Ci sono le case eleganti della Upper West Side, dove vive Miriam "Midge" Maisel con la sua bella famiglia, e c'è la downtown del Village: la bohème dove - in locali fumosi come il Gaslight, gestito da Susie Myerson - si aggira un'umanità di aspiranti artisti - musicisti folk, attori, comici - che fanno la fila e si prenotano per avere il loro set su un palco in un sessione open-mic e ottenere una decina di minuti per esibirsi, nella speranza che qualcuno li noti e li lanci verso il successo.

È questa speranza che anima Joel Maisel - il giovane marito di Midge: lui, che nella vita è un manager in carriera, in realtà sogna di diventare uno stand-up comedian, un comico - o cabarettista - se volete, di quella forma di comicità tipicamente americana basata solo ed esclusivamente sulla parola, sulla narrazione.

Peccato che Joel di talento ne abbia poco, che le sue battute siano copiate (ma agli inizi fan tutti così, si giustifica lui) e che il suo posto al Gaslight sia praticamente ottenuto con la corruzione, per quanto innocente, perpetrata da Midge, che prepara torte e altre cibarie, grazie alle quali riesce a convincere la acida Susie a far salire il marito sul palco.

È tra questi due estremi che si articola l'intera serie: la vita borghese delle famiglie di provenienza, la vita turbolenta ma seducente dei bassifondi della città, dei palcoscenici dei locali nei basements e degli artisti con le maglie a collo alto.

L'aspirazione a quel mondo in Joel è velleità, perché è subito chiaro che lui non è in realtà tagliato per il palco. In Midge invece quel desiderio non c'è proprio. Ma in verità è lei quella giusta per il palco. È lei, che sin da una delle prime scene - un flash-back che ci riporta al matrimonio tra i due, pochi anni prima - mostra di avere la stoffa sagace e acuta dell'improvvisatrice, capace di parlare a ruota libera divertendo e intrattenendo, con una vena provocatoria e caustica, molto ebraica (come la sua famiglia), per nulla immaginabile in lei così perfetta, curata, abbigliata, accessoriata: uno stereotipo della donna da rivista femminile. Ma Midge è capace di esplodere mostrando un'anima quasi punk che lei stessa non sapeva di avere. Un'anima punk che fatalmente inizierà a mostrarsi quando la frustrazione di Joel emerge, rivelando la sua doppia vita con l'amante: banalmente la segretaria oca.

La vita perfetta di Midge sembra andare a pezzi all'improvviso, inaspettatamente: fine della donna da copertina. La sua vita vera però inizia in quel momento. E sarà un'avventura tutta da ridere.

I personaggi principali

Miriam "Midge" Maisel (Rachel Brosnahan) è la giovane protagonista: figlia di una benestante famiglia ebraica, moglie innamorata di Joel, interprete - sino al momento della burrascosa e improvvisa separazione - di una ricerca della perfetta femminilità, che si dispiega nella cura di sé, dell'abbigliamento, degli accessori, della casa. Ma la trasformazione necessaria provocata dagli eventi la porterà a scoprire il suo talento nascosto.
Joel Maisel (Michael Zegen) è il marito di Midge. Lavora come manager, ma nel cuore sogna la carriera di comico. Peccato che non sappia improvvisare e rubi le battute agli altri. Il suo tradimento con la sua segretaria Penny Pen lo porterà a lasciare la famiglia.
Susie Myerson (Alex Borstein) è la direttrice artistica del Gaslight, il locale dove Joel cerca il successo come comico. È un vero maschiaccio: rude, diretta, quasi brutale e anaffettiva. Un gatto da bassifondi. Quando si accorge del possibile talento di Midge, in cui crede fermamente, si propone come sua impresaria.
Abe Weissman (Tony Shalhoub) è il padre di Midge, un professore universitario. Ebreo fino al midollo, burbero, tradizionalista.
Rose Weissman (Marin Hinkle) è la madre di Midge, che vive consultandosi con una sedicente fattucchiera. Turbata dalla separazione della figlia, esibirà alcuni tratti tipici della mamma ebrea.