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Venezia 2020: Giorno 11 - Premi collaterali
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Per Per la Mostra del Cinema di Venezia arriva il momento dei premi. Stasera scopriremo insieme chi ha vinto il Leone d'Oro grazie alla diretta di Rai Movie. intanto fioccano riconoscimenti dalle altre sezioni e da varie organizzazioni. 

Subito dopo il tabellone di riepilogo delle stelle dei critici, trovate nel dettaglio i premi, con in corsivo le motivazioni. Permettere però prima di ringraziare coloro che hanno permesso i post giornalieri con nome e cognome, perché oltre un nick, c'è sempre una persona a cui vanno riconosciuti onori e meriti. 

Le recensioni, le fotografie inedite da Venezia, le albe e le nottate a scrivere sono opera di:

- Fabio Gastaldi (qui il suo reseconto: Un festival in maschera);

- Fabio Carlini (alla sua prima esperienza al Lido, ha raccontato in un post le sue impressioni: La mia prima Venezia);

- Marco Grifò (qui le sue impressioni finali: Nella bocca della scimmia).

Le interviste, le traduzioni, i contatti con gli uffici stampa e le "Tre domande" sono state curate invece da Pietro Cerniglia per Mondadori Media SpA.

 

- Giornate degli Autori 

- GdA Directors Award 2020

The Whaler Boy

Il vincitore del GdA Director’s Award è The Whaler Boy di Philipp Yuryev. Era uno dei tre film selezionati, assieme a Residue di Merawi Gerima, ritratto intimo e sperimentale della comunità black a Washington DC, e Conference di Ivan I. Tverdovskiy, analisi non convenzionale della paura e del dolore, ambientata in Russia durante una cerimonia in commemorazione di un attacco terroristico. La giuria ha ritenuto che The Whaler Boy di Yuryev fosse la prova cinematografica migliore, combinando il genere drammatico e quello comico, pur mantenendo una forte visione estetica. Questa opera prima del regista è una storia di “coming-of-age” che ritrae un mondo mai esplorato prima con tanta precisione e sapienza filmica. La decisione di avvalersi di attori non professionisti ha conferito maggiore autenticità e la giuria ha ritenuto che questo film meritasse di essere premiato.

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The Whaler Boy (2020): scena

 

Premio del Pubblico BNL

200 Meters

Ali Suliman

200 Meters (2020): Ali Suliman

 

- Prmeio Label Europa Cinemas

Oasis

Un film poetico realizzato magistralmente, che si è distinto all’interno della selezione dei film delle Giornate di quest’anno, e l’abbiamo dichiarato all’unanimità vincitore del Label Europa Cinemas qui a Venezia. Oaza di Ivan Iki? è delicato e profondamente toccante, ma offre anche uno sguardo crudo e brutale sulle vite e gli amori di un gruppo di giovani con disabilità in un centro di accoglienza statale in Serbia.  Il regista tratta i suoi attori non professionisti in maniera delicata e totalmente rispettosa e ne riceve in cambio interpretazioni realistiche particolarmente intense. La sceneggiatura ha una struttura perfetta e la fotografia offre immagini splendide e memorabili. È un film che va visto sul grande schermo. Non vediamo l’ora di rivederlo, e questa è forse la migliore testimonianza del nostro grado di apprezzamento del film.

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Oasis (2020): scena

 

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- Settimana della Critica

Gran Premio: Ghosts

Attraverso un vivido ritratto delle tensioni che lacerano la società turca contemporanea, il film esplora audacemente l’intersezione di inquietudini pubbliche e private. La giuria è rimasta particolarmente colpita da come la regista rispetti i suoi personaggi come individui e non come mere controfigure di problemi sociali assortiti, riuscendo a dipingere un quadro che abbraccia molteplici comunità.

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Ghosts (2020): scena

 

Premio Circolo del Cinema di Verona: Bad Roads

Sul palcoscenico di un conflitto che diventa condizione universale, si inscena il male in tutte le sue sfumature, subdole e brutali. Uomini e animali, vittime e carnefici sono prigionieri di realtà sospese ma comunicanti, nel tentativo di un dialogo governato dalle logiche dell’assurdo ed esasperato dalla dilatazione del ritmo narrativo.

 

Premio Mario Serandrei - Hotel Saturnia per il Miglior Contributo tecnico: Topside

Una risalita agli inferi, da un set ricostruito e ambientato nelle viscere di New York, labirinto di protezione e rifugio per le due protagoniste, fino all'impietoso scenario urbano del mondo di sopra, dove si cerca disperatamente una luce che non può esserci. Lo straordinario lavoro sulle scenografie di Topside non può non combinarsi con un mirabile montaggio, che restituisce con precisione ritmica i battiti affannosi di due cuori in fuga verso la salvezza. 

 

Miglior cortometraggio: J'ador

Rivela la capacità espressiva di un giovane regista che riesce a raccontare le complesse dinamiche psicologiche di ricerca dell’inclusione sottese a fenomeni diffusi come violenza, bullismo, razzismo e sopraffazione.

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J'ador (2020): scena

 

Miglior regia cortometraggio: Le mosche

Per la capacità di raccontare con uno sguardo mai banale un episodio che segna in modo drastico la perdita dell’innocenza e il passaggio all’età adulta.

 

 

Miglior contributo tecnico cortometraggio: Gas Station

Per la ricerca accurata e l’intelligente utilizzo del materiale di repertorio.

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- Premio FIPRESCI

The Disciple

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The Disciple (2020): scena

 

Sezioni collaterali: The Wasteland

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- Premi Francesco Pasinetti

Miglior Film: Le sorelle Macaluso

Ileana Rigano, Rosalba Bologna, Simona Malato, Viola Pusatieri

Le sorelle Macaluso (2020): Ileana Rigano, Rosalba Bologna, Simona Malato, Viola Pusatieri

 

Migliore Interpretazione Femminile: intero cast di Le sorelle Macaluso

Migliore Interpretazione Maschile: Alessandro Gassman per Non odiare

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- 19° Premio Arca Cinema Giovani

Notturno

Per la poesia di scene senza tempo, e di immagini che trascendono la dimensione dello schermo per poi cristallizzarsi nell'animo dello spettatore. Per aver saputo raccontare lo spettro di guerre, che vivono nel rumore degli spari, nei bagliori lontani delle esplosioni, nei racconti dei bambini, nei pianti delle madri. Per averci mostrato come la crudeltà e disumanità della guerra lasci segni e ferite anche nella più semplice quotidianità. Per aver scavato nei nostri cuori attraverso la potenza devastante della sua straordinaria fotografia e aver riportato l’attenzione su una realtà e un conflitto ormai dimenticato e abbandonato dai media.

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Notturno (2020): scena

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- Green Drop Award 2020

Notturno

Secondo Bernard Tavernier, il primo film ad aver ripreso una catastrofe ambientale è un rullo dei fratelli Lumiere girato a Baku in Azerbaigian nel 1896, dove una torre petrolifera veniva avvolta dai suoi stessi fumi. Nel film Notturno, in concorso alla 77a Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, vediamo sullo sfondo svettare le moderne torri estrattive figlie delle stesse industrie di oltre un secolo fa. Sono solo un paesaggio, ma molte immagini del film in concorso del regista Gianfranco Rosi, insieme alla documentazione diretta del dramma personale e politico dei suoi protagonisti, compongono un’opera la cui urgenza è incarnata nei principi che da sempre ci hanno mosso nell’assegnare il Green Drop Award alla produzione cinematografica che nel corso della Mostra ‘abbia interpretato i valori dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla conservazione del pianeta e dei suoi ecosistemi per le generazioni future, agli stili di vita e alla cooperazione fra i popoli’. I giovani di tutto il pianeta invocano giustizia ambientale, giustizia sociale e diritti umani non più procrastinabili. Per vincere questa sfida e aprire gli occhi servono opere come Notturno di Gianfranco Rosi. A lui e alla coraggiosa produzione va la nostra gratitudine e per queste ragioni il Green drop award 2020 viene assegnato al film.

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- Queer Lion 2020

The World to Come

Il film, narrando la sofferta vicenda di due donne che scoprono la propria identità, idealizza – in coerenza col titolo – uno scenario di conoscenze, indipendenza dai ruoli e libertà di genere, che troverà progressiva affermazione solo nel corso del XX secolo.

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The World to Come (2020): scena

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- 32° Leoncino d'Oro

New Order

Le disturbanti immagini di un futuro distopico si rincorrono in un violento crescendo che porta alla caduta della società nel baratro del caos. Per aver mostrato scenari inquietanti, proprio perché plausibili, per aver magistralmente diretto un’opera indispensabile, che si presenta come un severo monito per lo spettatore e per aver lanciato un messaggio universale sulla necessità di agire prima che sia troppo tardi.

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41° Segnalazione Cinema per Unicef

Notturno

Le nitide istantanee di una guerra quotidiana, fatta di silenzi e di parole impossibili da pronunciare, raccontano una verità che esplode come assordanti colpi di fucile. Per aver mostrato una realtà dove anche i bambini parlano il linguaggio della sofferenza e aver riunito in un lungo viaggio interi territori accomunati dagli echi di un conflitto statico e senza fine.

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- Premio Fedic

Miss Marx

Per la capacità di rendere lo spessore culturale di Eleanor Marx ma anche le sue contraddizioni come donna e di attualizzarne il discorso politico mettendo in primo piano il tema dell'ingiustizia sociale.

 

Menzioni speciali per Assandira e Finis Terrae.

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- Premio Lanterna Magica

Sun Children

Per la fedele rappresentazione di un mondo d’infanzia rubata e del conseguente fallimento della sfida educativa, molto attuale ai giorni nostri. Sun Children mostra una forte contrapposizione tra il mondo dei bambini e quello degli adulti, resa in maniera schietta e diretta dalla tensione dei bambini verso figure adulte e accentuata dall’assenza e incapacità genitoriale educativa, oppressiva e predatrice di innocenza. Emblematico in questo senso anche il tema del gioco: costretto a deformarsi in una catena di lavoro autogestita dai bambini, ormai più maturi e indipendenti degli adulti, ma comunque bisognosi di una figura di riferimento valida che riesca a dar loro una speranza per crescere. Il climax del racconto è espresso attraverso una regia che cura tutti i dettagli, dalla prevalenza di primi piani e inquadrature dall’alto a creare quadri plastici e allegorici, ad un uso della colonna sonora sempre evocativa, ma mai invadente. Interessante la personificazione dell’innocenza dei bambini con i piccioni chiusi in gabbia proprio dal mondo adulto. Esemplare la prova recitativa dei piccoli attori sempre estremamente espressivi e perfettamente in grado di gestire tutte le scene. Terribilmente realistica la sconfitta finale: la campanella suona in una scuola completamente vuota.
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RECENSIONI
Nomadland: Recensione di AlanSmithee
 
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