Per la Mostra del Cinema di Venezia finiscono oggi le proiezioni inedite per la stampa. In contemporanea con il Toronto Film Festival e il Telluride si presenta Nomadland di Chloé Zhao, unico titolo statunitense a competere per il Leone d'Oro. Fuori concorso sarà il momento del film di chiusura Lasciami andare di Stefano Mordini, girato a Venezia, e della serie HBO 30 Monedas di Alex de la Iglesia: protagonista femminile di quest'ultimo titolo è Megan Montaner, attrice spagnola particolarmente nota per essere stata Pepa nella soap di Canale 5 Il segreto. Curiosamente, si fa a gara a non ricordarsene, come se - ancora una volta - non si volesse mescolare il sacro con il profano.
Proiezioni odierne: Concorso
NOMADLAND
Sinossi: Dopo il crollo economico di una città aziendale nel Nevada rurale, Fern carica i bagagli nel suo furgone e si mette sulla strada alla ricerca di una vita al di fuori della società convenzionale, come una nomade dei tempi moderni. Nomadland vede la partecipazione dei veri nomadi Linda May, Swankie e Bob Wells nella veste di guide e compagni di Fern nel corso della sua ricerca attraverso i vasti paesaggi dell'Ovest americano.
La parola alla regista Chloé Zhao
«Nell'autunno del 2018, mentre giravo Nomadland a Scottsbluff, Nebraska, vicino a un campo ghiacciato di barbabietole, mi ritrovai a sfogliare Desert Solitaire di Edward Abbey, un libro che mi aveva regalato qualcuno incontrato sulla strada. Sfogliandolo incappai in questo passaggio: "Gli uomini vanno e vengono, le città nascono e muoiono, intere civilta? scompaiono; la terra resta, solo leggermente modificata. Restano la terra e la bellezza che strazia il cuore, dove non ci sono cuori da straziare... a volte penso, senz'altro in modo perverso, che l'uomo è un sogno, il pensiero un'illusione, e solo la roccia è reale. Roccia e sole" (Edward Abbey, Desert solitaire. Una stagione nella natura selvaggia, trad. Stefano Travagli, Baldini & Castoldi, 2015).
Per i successivi quattro mesi, mentre ci spostavamo per girare il film, fu un continuo andirivieni di nomadi; molti di essi conservavano rocce raccolte durante le peregrinazioni a bordo delle loro case su ruote alimentate dal sole. Dispensavano storie e saggezza davanti e dietro l'obiettivo della telecamera. Essendo cresciuta in città cinesi e inglesi, sono sempre stata profondamente attratta dalla strada aperta, un'idea che trovo tipicamente americana: la continua ricerca di ciò che sta oltre l'orizzonte. Ho tentato di catturarne uno scorcio in questo film, sapendo che non è possibile descrivere veramente la strada americana a un'altra persona. Bisogna scoprirla da soli».
Prossimamente in sala per Disney.
Nomadland (2020): Frances McDormand
Proiezioni odierne: Fuori Concorso
LASCIAMI ANDARE
Commento del regista Stefano Mordini: «Ci sono delle case a Venezia dove il sole, passando attraverso delle fessure, trattiene l'immagine di ciò che incontra e lo riflette sui muri. Il processo è quello della camera oscura. In una di queste case Marco e Clara hanno vissuto e in quell’immagine di un canale d’acqua, attraversato da barche in legno e qualche gondola, si riflette qualcosa di più di un semplice paesaggio. Nelle pieghe della luce, guardando più attentamente, si può scoprire altro. È da lì che la macchina da presa si è mossa alla ricerca del piccolo Leo, per aiutarlo ad andare».
In sala dall'8 ottobre per Warner.
Lasciami andare (2020): Stefano Accorsi, Serena Rossi
30 MONEDAS - EPISODIO 1
Commento del regista Álex de la Iglesia: «Analizzare logicamente l'idea di Dio conduce a molte eresie. Questo concetto è alla base della nostra storia. C'è chi crede che se Dio comprende ogni cosa, la sua essenza debba contenere anche l'idea del male. Dio e il Diavolo possono essere considerati aspetti della stessa entità che in sé è molto più complessa. Questo è l'elemento costitutivo della nostra storia: nella stessa chiesa, alcuni credenti sostengono modi diversi di intendere la materia divina. Dio è Vita, ma anche Morte».
30 Monedas - Episodio 1 (2020): Megan Montaner, Miguel Ángel Silvestre
Proiezioni odierne: Giornate degli Autori
OCCIDENT EXPRESS
Commento del regista Simone Marcelli: «L'approccio alla regia ha voluto conservare in massima parte l'impostazione dello spettacolo teatrale, evitando però la pura documentazione. La narrazione, in massima parte sul palcoscenico, nei momenti di maggiore tensione narrativa si sposta dentro il teatro fin nei suoi anfratti più reconditi, quasi a farlo diventare luogo del "viaggio" di Haifa. E se la macchina da presa può regalarci da vicino la disperazione e la speranza della protagonista Haifa-Piccolo, le animazioni di Simone Massi ci regalano un ulteriore viaggio nei sentimenti di Haifa e di sua nipote».
Occident Express (2020): Ottavia Piccolo
RECENSIONI
City Hall: Recensione di EightAndHalf
The Third War: Recensione di AlanSmithee
The Man Who Sold His Skin: Recensione di AlanSmithee
New Order: Recensione di AlanSmithee
Tengo Miedo Torero: Recensione di EightAndHalf
And Tomorrow the Entire World: Recensione di EightAndHalf // Recensione di AlanSmithee
Run Hide Fight: Recensione di AlanSmithee
Mainstream: Recensione di AlanSmithee
La verità su La dolce Vita: Recensione di Yume
La nuit des rois: Recensione di AlanSmithee
Genus, Pan: Recensione di EightAndHalf
Careless Crime: Recensione di AlanSmithee
In Between Dying: Recensione di AlanSmithee
Numeri precedenti
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10. Continua
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