Nel maggio scorso vi avevamo presentato la nascita di un nuovo festival per cortometraggi denominato Garden in Movies, evoluzione della rassegna cinematografica nata nell'ambito del Festival Internazionale del Paesaggio Radicepura Garden Festival (che si tiene a Giarre, in provincia di Catania). La rassegna si svolgerà dal 3 al 5 agosto e si presenta al pubblico con una selezione che ha pescato il meglio tra oltre 2300 titoli arrivati da tutto il mondo.
Diretta da Ornella Sgroi, la rassegna Garden in Movies trasformerà il Parco di Radicepura in un salotto botanico a cielo aperto e in una sala cinematografica sotto le pendici dell'Etna ospitando tre giorni di proiezioni, incontri e conversazioni con autori, registi, attori ed esperti. Oltre ai cortometraggi, tre lungometraggi esploreranno la cultura e l'essenza mediterranea attraverso la forza delle radici, temi ispiratori delle tre sezioni che contraddistinguono la rassegna sin dalla prima edizione: il film Caina di Stefano Amatucci per la sezione Radici (venerdì 3 agosto), il film La casa sul mare di Robert Guédiguian per la sezione Essenza mediterranea (sabato 4 agosto) e il film di animazione Big Fish & Begonia di Liang Xuan e Zhang Chun per la sezione Oltre il giardino (domenica 5 agosto). Le pellicole, tanto i lungometraggi in rassegna quanto i cortometraggi in concorso, verranno proiettate in lingua originale con sottotitoli in italiano e/o inglese.
Tanti anche gli ospiti: Valentino Picone, nella veste inedita di produttore del corto Processo a Chinnici di Marco Maria Correnti, l'attrice Manuela Ventura e il regista Claudio Giovannesi (impegnato con la produzione del suo nuovo lungometraggio, La paranza dei bambini, tratto dall'omonimo lavoro di Roberto Saviano), in veste di giurati dello ShortFilmFest, i fratelli Stefano e Luisa Amatucci, regista e attrice del film Caina, un vero scossone cinematografico, e Antonio Perazzi e Sarah Eberle, architetti paesaggisti di fama internazionale.
«Un Festival del Cinema - spiega Ornella Sgroi, giornalista e critico cinematografico alla direzione della rassegna, che tempo fa ci ha concesso una lunga e interessante intervista sul suo amore per il cinema - deve potere creare percorsi visivi ed emotivi capaci di leggere il presente e l'attualità, come la storia passata e le sue conseguenze, anticipando e magari migliorando il tempo che verrà. Perché il futuro si coltiva oggi. Un Festival deve anche sapere scovare e offrire opere preziose che altrimenti il pubblico non vedrebbe, per impossibilità oggettiva dovuta alle pratiche distributive italiane, oppure semplicemente per distrazione o pigrizia. E infine deve anche intrattenere, in leggerezza e convivialità. In questa visione, il programma di questa edizione è dedicato al mare, come paesaggio e come dinamica di migrazioni e incontri con l'altro da sé. Con la certezza che il pubblico si lascerà travolgere dal suo moto ondoso, che parlerà di dolore, ma anche di "casa", bellezza e amore. I tre giorni del festival saranno appunto un percorso da vivere insieme, seguendone le alternanze emotive e sensoriali, dai grigi più lividi ai colori più accesi e vitali. Un’esperienza da condividere nella sua interezza, immersi nei luoghi del parco, che si muoveranno di sera in sera».
Per info e dettagli sul programma, si può consultare il sito www.radicepurafestival.com/it/garden-in-movies.
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