"La serata di apertura del Sicilia Queer VIII è la vera apertura di Palermo Capitale della Cultura" [Andrea Inzerillo, direttore artistico del Sicilia Queer FilmFest]. Ed è necessario partire da questa citazione per riflettere sul fatto che il Sicilia Queer, che quest'anno aggiunge una stanghetta al suo numero romano, è forse l'evento nodale della vita culturale di Palermo, in questo stesso anno 2018 Capitale della Cultura ma ancora restìa a spiccare il volo in tal senso. Nonostante bellezze come teatri, arene e musei, la città non offre concretamente nulla di nuovo al cittadino curioso, intraprendente e affamato di sapere che è sempre pronto a riscoprire i tesori della propria terra. Per cui il Sicilia Queer, che rimane certezza annuale in una landa priva di nuove culturali certezze, si fa portavoce non tanto di un nuovo splendore (inesistente), ma di una rivendicazione: vogliamo dare un senso al titolo che la città si è procurata quest'anno.
E' dunque un'edizione grandiosa, quella di quest'anno; un'edizione che rincorre titoli di interesse internazionale per porli all'attenzione di una realtà che desidera, dal basso dei desideri dei curiosi, di affacciarsi sul mondo, oltre lo stretto di Messina. E molto ha fatto anche l'ostinazione e l'audacia di un team di organizzatori che sputa sangue per garantire alla sua città il suo sacrosanto festival. Ogni anno che passa, è un miracolo.
Quest'anno il Sicilia Queer FilmFest apre e chiude rispettivamente con due titoli di Cannes 71: La strada dei samouni di Stefano Savona (e con le animazioni di Simone Massi), premiato come miglior documentario, e Un couteau dans le coeur di Yann Gonzalez, in concorso sempre a Cannes quest'anno. Anche qui molto ha fatto l'ostinazione: Savona e Gonzalez, seguiti con fiducia dal Festival da anni, ricambiano con le loro opere tanto preziose per un piccolo festival del Cinema come questo; ma non è solo questione di conoscenze, è questione di lungimiranza, poiché il Sicilia Queer segue questi Autori da prima di quella che è la loro lenta affermazione nel contesto internazionale. Basti pensare al Diamantino di Gabriel Abrantes premiato quest'anno alla Semaine de la Critique: il Queer ha realizzato la prima retrospettiva totale del regista nel 2017; per non parlare di Lionel Baier, che dopo la retrospettiva di due anni fa (2016) torna quest'anno con il titolo che ha presentato in Berlinale, Prénom Mathieu.
La retrospettiva del Sicilia Queer VIII è dedicata a Jacques Nolot, storico attore/sceneggiatore/regista del cinema francese anni Ottanta-Novanta che ha collaborato con tanti Autori tra i più riconosciuti (tra questi su tutti André Téchiné), e che porta i suoi lungometraggi e anche i suoi lavori minori quest'anno in quel del Queer aggiungendo con la sua presenza una nota in più di interesse.
Il concorso di lungometraggi vanta titoli da tutte le parti del mondo, e si presenta come una selezione ricca di novità e interessi, a esplorare il linguaggio Queer come un linguaggio che apre non tanto a nuove soluzioni, quanto piuttosto a nuove sensibilità e a nuove capacità di porsi problemi rispetto al sociale ovviamente, ma anche rispetto alla propria percezione, con la consapevolezza che le due cose non sono affatto separate.
Nella sezione Retrovie Italiane presenterà il suo classico Lamerica niente di meno che Gianni Amelio, che la mattina del 3 giugno presenterà il suo libro sempre in sede festivaliera.
Qui di seguito la lista dei titoli che verranno presentati al grande Sicilia Queer FilmFest VIII, che dal 31 maggio al 6 giugno 2018 darà vita a una città quiesciente, che se non è morta è comunque mortalmente ferma.
PANORAMA QUEER
La strada dei samouni di Stefano Savona
Ondes de choc: Prénom Mathieu di Lionel Baier
Il principe di Ostia Bronx di Raffaele Passerini
Lace Me Tightly di Vincenzo Costantino
Uno due tre di Camilla Iannetti
Metamorfosi Napoletane: Promessi Sposi di Antonietta De Lillo
Metamorfosi Napoletane: Il signor Rotpeter di Antonietta De Lillo
Film Omaggio a Godard di Vincent Dieutre e Vivian Perlemuter
Ernesto Tomasini: One Life To Live di Nendie Pinto-Duschinsky
Der Kuchenmacher di Ofir Raul Graizer
'77: No Commercial Use di Luis Fulvio
They di Anahita Ghazvinizadeh
Tierra Firme di Carlos Marques-Marcet
Oggi sono passato (e tu non c'eri) di Canecapovolto
Coelho Mau di Carlos Conceiçao
Ab Ovo di Luca Ferri
Wait For Me di Juan Carlos Castaneda
Al Berto di Vicente Alves do O
Un couteau dans le coeur di Yann Gonzalez
NUOVE VISIONI (CONCORSO DI LUNGOMETRAGGI)
El silencio es un cuerpo que cae di Agustina Comedi
Occidental di Neil Beloufa
A' discrétion di Cédric Venail
Blue My Mind di Lisa Bruhlmann
Les garçons sauvages di Bertrand Mandico
As Boas Maneiras di Marco Dutra e Juliana Rojas
Abu di Arshad Khan
Team Hurricane di Annika Berg
QUEER SHORT (CONCORSO DI CORTOMETRAGGI)
Dawn of the Deaf di Rob Savage
Rouge amoureuse di Laura Garcia
Namoro a distancia di Carolina Markowicz
Ceux qui peuvent mourir di Charlotte Cayeux
1st Day and Next Minute di Sara Koppel
Kyo-Netsu di Yuji Mitsuhashi
The Decision of Riley di Yue Xia
Just Past Noon On A Tuesday di Travis Mathews
Rafael Last Time Seen di Rafael Valério
Ha'rav di Uriya Hertz
Dances di Roman Watkins
Slabberts di Jung Slabbert
Pedro di André Santos e Marco Leao
Coeurs sourds di Arnaud Khayadjanian
For A Change di Keren Nir
Pre-Drink di Marc-Antoine Lemire
PRESENZE (JACQUES NOLOT)
La chatte à deux tetes di Jacques Nolot
L'arrière-pays di Jacques Nolot
Manège di Jacques Nolot
Avant que j'oublie di Jacques Nolot
CARTE POSTALE A SERGE DANEY
The Servant di Joseph Losey
Santiago Joao Moreira Salles
ETEROTOPIE (LIBANO)
Martyr di Mazen Khaled
RETROVIE ITALIANE
Lamerica di Gianni Amelio
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