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OLTRECONFINE#34 - ANTEPRIME DALLA FRANCIA: NOCTURAMA, IL FILM PROFETICO CHE FA PAURA
di alan smithee ultimo aggiornamento
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"Appunti veloci e primo impatto sul cinema che ci precede, su quello che ci sfiora, o addirittura ci evita; film che attendiamo da tempo, quelli che speriamo di riuscire a vedere presto, ma pure quelli che, temiamo, non riusciremo mai a goderci, almeno in sala." 

A volte certi film fanno davvero paura: dopo l'ondata di atti terroristici che hanno sconvolto alcuni mesi fa l'Europa e in particolare la Francia, con gli attentati di Parigi prima, e poi quello altrettanto sanguinoso e spietato che mantiene ancora sotto shock la città di Nizza da quel tragico ultimo luglio, l'uscita nelle sale dell'ultimo film di Bertrand Bonello ha destato davvero scalpore e una sorta di imbarazzo fin in sede distributiva: non si spiegherebbe altrimenti la presenza in sala del film, uscito ai primi di settembre, inizialmente piuttosto sponsorizzato in sede di lancio, per una sola decina di giorni:  e ciò sia in relazione alla celebrità del cinesta a cui si riconduce l'opera, sia per il fatto che si tratta di un film francese, ma con ambizioni verosimilmente internazionali.

Eppure l'ultima, straordinaria, controversa - almeno come ci ha sino ad ora abituato il talentuoso cinesta - opera del regista nativo proprio - per una crudele ironia della sorte - della città capoluogo della Costa Azzurra, un tempo confine del Regno di Savoia, ovvero di Nizza, ha suscitato sentimenti di chiusura, di freddezza, che ne hanno decretato una vita molto corta nelle sale francesi, peraltro al contrario molto aperte alle cinematografie anche estreme o a quelle dei paesi più lontani e meno accessibili. Il contrario degli entusiasmi che il film invece ha raccolto nelle rassegne o nei festival in cui è stato ospitato.

Un film tetro e di ghiaccio che profetizza fatti e circostanze almeno in parte realmente accaduti in seguito (molti degli attentati occorsi in Europa si sono verificati dopo il concepimento dell'opera, pur se prima della sua distribuzione nelle sale francesi).

Le motivazioni, le sensazioni di questa circostanza, nessuno le ha ufficialmente mai chiarite, o sviscerate con scrupolo, ma se avrete occasione di vedere il film, recentemente passato con gran successo alla Festa del Cinema di Roma nella sezione dedicata alle tematiche giovanili conosciuta come "Alice nella Città", penso che vi potrete fare un'idea del motivo per cui il film è passato quasi in sordina, o senza comunque trascinarsi via le polemiche, i disappunti o gli apprezzamenti: sentimenti tutti che era lecito che il film potesse fomentare tra gli spettatori o trascinarsi dietro dopo la visione.

Sta di fatto che l'ultima inquietante, stordente fatica di Bonello è davvero un grande film, sia a livello di storia, sia a livello di costruzione di immagini, di citazioni, di organizzazione del racconto.

Mi auguro che possa, ancora più di tutti gli altri pur validi titoli che seguono a ruota questa eccellenza, trovare un suo spazio pure da noi.

Buona lettura.

 

1) NOCTURAMA

Un titolo alla Brett Easton Ellis da' I natali all'ultima notevolissima fatica di Bertrand Bonello: un film che, in un certo senso, ha anticipato i tempi di tutto ciò di gravissimo che ha sconvolto la Francia nell'ultimo anno in materia di attentati, e rimane, al di là delle sue tematiche, anche una strabiliante lezione di cinema

VOTO ****1/2

2) LAST DAYS OF LOUIS XIV

Un nuovo carismatico personaggio storico, Louis XIV, al servizio del geniale e contemplativo cineasta Albert Serra. Occasione opportuna per celebrare un attore simbolo della cinematografia francese: Jean Pierre Leaud, magnifico, sempre in sottrazione a favore del personaggio.

VOTO ****

3) THE INFILTRATOR

La dura vita del numero uno degli infiltrati, disposto a correre rischi immani pur di guadagnarsi la fiducia dei peggiori boss dello spaccio di droga, legati ai cartelli colombiani. Il cineasta americano Brad Furman trova finalmente una via ispirata in questa accurata e molto efficacemente ambientata trasposizione di una storia vera avvenuta negli anni ’80, ricostruiti con grande attinenza e ricerca dei particolari.

VOTO ***1/2

4) A LOVE YOU

Un viaggio tutto imprevisti comici, alla ricerca di un amore rintracciato su un braccio tramite un messaggio, dopo i postumi di una festa deragliata nello sballo più incontrollato. Commedia innocua e un po' scurrile, che ha il pregio di divertire e far emergere due protagonisti dai tempi comici molto incalzanti e fisicamente efficaci.

VOTO ***

5) LE CANCRE

Una disputa amabile, incalzante, ossessiva, tra un padre esagitato ed iperattivo ed un figlio riflessivo e decisamente passivo fino all'indolenza: questo il baricentro e la forza di un film girato in modo necessariamente amatoriale e senza budget dal grande autore corso, qui sempre al centro dell'azione,vitalissimo e spavaldo malgrado le primavere

VOTO ***

6) LE FILS DE JEAN (A KID)

Sulle tracce di un padre deceduto troppo in fretta per riuscire a manifestarsi nella vita di un figlio trentacinquenne cresciuto senza conoscerlo. Dalla Francia al Canada, introducendosi nella vita di chi lo ha conosciuto, di chi ci ha vissuto insieme, di chi può raccontargli qualcosa che comunque fa parte della propria esistenza, pur essendone sempre astato al di fuori.

Il ritorno di un gran regista intenso ed intimista come Philippe Lioret.

VOTO ***

7) VICTORIA

L'inconciliabilità del ruolo d madre con quello di donna in carriera.

La valida giovane cineasta Justine Triet de La bataille de Solferino, torna con una commedia alla Cukor che funziona soprattutto grazie alla valida squadra attoriale di cui si avvale. 

Virginie Efira è perfetta per il ruolo, tacco alto, slanciata senza essere altissima, viso burroso da diva anni '50.

VOTO ***

8) MISS PEREGRINE - LA CASA DEI RAGAZZI SPECIALI

Impeccabile come d'abitudine, Tim Burton non riesce a distaccarsi dalle atmosfere gotiche del fantasy e della favola. E dire che con Ed Wood, ormai 20 anni fa, aveva iniziato a divenire adulto!!!

VOTO ***

9) LA TAULARDE

La scelta di Sophie....Marceau...splendida e regale "galeotta" per amore. Cinquant'anni invisibili sul suo corpo scultoreo che il film ha la buona e furba intuizione di mostrarci, ancora una volta.

VOTO **1/2

10) THE COMPANION

Un pugile condannato per doping deve fare da accompagnatore perenne di un malato di AIDS nell'ambito di una sperimentazione nella Cuba anni '80. Sopportazione reciproca che lascia il posto a complicità e collaborazione in un film curioso non completamente riuscito né brillante come promette.

VOTO **1/2

 

Prossimamente....qui a Oltreconfine:

dalla Berlinale

dal folle mondo di Todd Solondz, e dal Sundance

Dalla sempre meno attrice e sempre più regista Nicole Garcia, direttamente dal Concorso di Cannes

La leggenda Jacques Cousteau nelle mani di un grande attore come Lambert Wilson

 

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