Come da dodici anni a questa parte, la sorella povera di Spagna, così viene chiamata ingiustamente l’Almería, torna ad essere il mio buen retiro, il mio refugium peccatorum, la mia Arcadia, il mio West, quello che volete.
Una terra sorprendente, dalla costa incantevole di spiagge vergini e selvagge, fino all’interno tortuoso, montagnoso e roccioso, passando per le praterie aride e secche del Cabo, che in primavera si tingono però di verde e ospitano la maggior concentrazione di specie floreali d’Europa, e passando anche per l’inospitale deserto di Tabernas, l’unico d’Europa. Terra delle meraviglie, o la ami o la odi. Io la amo.
Quest’anno, sull’ondata della novità di Penny Dreadful (2014), e soprattutto per la presenza di Josh Hartnett nei territori del mio cuore, come una volta Eastwood, Hackman, Kinski, Van Cleef, Spencer, Gemma, Lulli, Garko, etc., sono tornato a percorrere il deserto per scoprire gli scenari in cui è stato ricreato il New Mexico di Penny Dreadful, la Cascabel e il Talbot Territory in cui si sviluppa la plot line dedicata al werewolf Josh Hartnett.
Molti luoghi, lo ammetto non li ho trovati. Complice la fortissima somiglianza degli angoli e dei barrancons di quel fantastico paesaggio, complice anche il caldo di agosto e il fattore vacanza (“Ehi! Che diavolo ci faccio qui? Devo andare in spiaggia!”), molti luoghi non li ho potuti rintracciare e aspetto che qualcuno del posto me li individui per poi andare a cercarli. La maggior parte del set naturale sono riuscito comunque a ricomporlo e vi lascio qui sotto il reportage di questo mio viaggio nella fantasia più sfrenata, con un piccolo omaggio anche a Bud Spencer, di cui ho ugualmente seguito le orme.
L’anno prossimo cercherò quello che mi è sfuggito e pesterò la stessa terra di Hartnett, Studi e Dalton, in buona parte già fatto quest’anno. Pur non avendo più segreti, il Desierto de Tabernas continua a darmi un sacco di emozioni. Essere nello stesso posto in cui Hartnett, e prima di lui tanti miti del passato, hanno calcato le scene e giocato ai cowboy mi riempie sempre di stupore e mi infonde una magia che solo il Cabo de Gata ha saputo darmi in tutti i miei quasi quarant’anni.
Siamo alla Texas Hollywood, in pieno deserto. È il luogo in cui ancora oggi si girano film western e spot pubblicitari. La vicina e più famosa Mini Hollywood, completa anche di un zoo, è la famosa El Paso costruita da Carlo Simi per Per qualche dollaro in più (1964) ed è oggi un parco tematico in cui è difficile, ma non proibitivo, poter girare nuovi film.
Qui siamo in località El Chorrillo, nei pressi di Pechina, ai piedi della Sierra Alhamilla dove è stato visto aggirarsi Terence Hill in cerca di locations per il suo nuovo progetto. A qualche centinaio di metri più a sud del set western che ricostruisce la neomessicana Cascabel, c’è il set ancora in piedi utilizzato per la sesta stagione di Games of Thrones (2011). Eccolo…
Di seguito, la sequenza che sono riuscito a ricostruire per intero. È stata girata a Las Salinas, un ampio altipiano interno al deserto, set storico di moltissime pellicole vecchie e più recenti. Si riconoscono la Cara de Las Salinas e altre formazioni rocciose facilmente distinguibili in molte pellicole.
Qua siamo all’imbocco de Las Salinas, dove hanno ambientato il bivacco notturno della polizia alla caccia di Josh Hartnett. Si distinguono le Arizona Colt Rocks, che devono il loro nome proprio all’omonimo film del 1966 con Giuliano Gemma che qui ambientava tutta la spassosa sequenza iniziale.
Qua siamo su quello che oggi si può ben chiamare Punta Josh Hartnett, uno spiazzo libero e sgombro, che punta verso Rambla Lanújar e più precisamente verso quella porzione della rambla che è conosciuta come Barranco Negro, visto anche in Chato (1972).
Piccolo sconfinamento – si sa che la continuità visiva e logica di un film non è la stessa della realtà. Qui siamo su Rambla Benavides, poco dopo il bivio che porta alla Texas Hollywood, e vediamo Josh Hartnett e compagna uscire dal loro bivacco per continuare il viaggio.
Mentre qui di seguito, tornati a Las Salinas, Hartnett abbatte il cavallo e resta appiedato. Siamo esattamente all’imbocco di un piccolo passo roccioso, che ho intitolato a Tomás Millán anni fa, e che porta a una distesa di erba e sassi dove sorgeva in passato il Poblado El Chino, ovvero il paese di Charles Bronson in Valdez il Mezzosangue (1973).
Nello spiazzo centrale de Las Salinas, si girano invece le scene dell’incontro tra Timothy Dalton e Josh Hartnett. Qui di seguito le inquadrature più significative. Sullo sfondo il Monte Alfaro, la punta più alta del deserto.
Tornati alla Texas Hollywood invece, si gira l’ultima scena della plot line americana. Come set viene preferito uno degli angoli più nuovi e affascinanti del poblado mexicano.
Il piccolo omaggio a Bud Spencer invece, ci porta in riva al Mar Mediterraneo, a El Playazo, una delle spiagge più suggestive del Cabo de Gata. Nel 1967, in Dio perdona… io no!, Bud Spencer pedina i suoi nemici fino all’entrata del loro covo che in realtà è il Castillo de San Ramón. Forse, con il senno di poi ho cannato di poco il sasso, recuperò l’anno prossimo, ma girare da soli ha questo inconveniente.
A Las Salinas però c’è stato lo stesso Bud Spencer, anche lui tra quelle bellissime rocce in cui camminava Hartnett dopo la perdita del cavallo.
Un abbraccio Bud, ora so dove trovarti, almeno una volta all’anno.
So long....
Chi si è perso i reportage precedenti può trovarli a questi link:
//www.filmtv.it/post/31703/c-era-una-volta-in-almeria-veloce-ricognizione-delle-locatio
//www.filmtv.it/post/31915/c-era-una-volta-in-almeria-ii
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