Ci siamo. Ce lo auguravamo la scorsa settimana e siamo stati accontentati: lunedì riaprono i cinema nelle cosiddette zone gialle. Ci sarà sempre il coprifuoco alle 22 ma è già un passo avanti. Cosa vedremo in sala nei primi giorni è presto detto: usciranno gran parte dei titoli destinati a esser protagonisti della Notte degli Oscar, a cominciare da Mank e Minari. Molti dei titoli che saranno proiettati sono passati anche da questa rubrica, dal momento che si era scelto di mandarli in streaming on demand. A proposito della Notte degli Oscar, che vedremo come al solito in Italia in esclusiva sui canali Sky, tutte le speranze tricolore sono affidate a Laura Pausini, Massimo Cantini Parrini e Dalia Colli e Francesco Pegoretti (qui un lungo post per capire chi sono).
Curioso che debuttino questa settimana tre serie che sembrano una fucina di giovani talenti italiani da tenere d’occhio. Si tratta di Anna (Sky) che Niccolò Ammaniti ha tratto da un suo romanzo distopico, Nudes (RaiPlay) che Laura Luchetti ha adattato dall’omonimo fenomeno norvegese e Zero (Netflix), la prima serie italiana con protagonisti giovani neri. Giulia Dragotto, Clara Tramontano, Giovanni Mavilla, Nicolas Maupas, Fotinì Peluso, Anna Agio, Giuseppe Dave Seke e Beatrice Grannò ci sembrano più delle giovani promesse: sono talenti nati che il nostro cinema dovrebbe cominciare a coccolare per un futuro di grandi aspettative.
Parlando di grandi festival, non si può non tener conto dei primi annunci provenienti da Cannes e Venezia. La Croisette, nella sua inedita versione estiva, aprirà le danze con uno dei titoli più attesi dell’anno: Annette di quel genio che risponde al nome di Leos Carax: il solo trailer è già un evento. Dal Lido, invece, fanno sapere che il Leone d’Oro di quest’anno andrà a Roberto Benigni, di cui è possibile vedere online grazie all’Archivio Luce il primo tentativo di regia: era il 1982 e il futuro premio Oscar si occupava di una serie di sketch da proiettare al cinema. Il dietro le quinte delle riprese è qui visibile: https://www.youtube.com/watch?v=7SZcssCfWG4
Tre sono le segnalazioni streaming della settimana che vanno al di là di serie e film. Partiamo da Nexo+ che, in vista della Notte degli oscar, propone la docuserie I maestri delle colonne sonore, dodici episodi che indagano il rapporto tra musica e cinema, antico quasi quanto il cinema stesso: fin dalle origini, i registi hanno intuito il potere che la musica aveva nel creare le atmosfere più adeguate e nel rafforzare l’immedesimazione del pubblico con le emozioni dei personaggi. Su RaiPlay è sbarcata, invece, la nona stagione di Peppa Pig, che punta i propri riflettori sul mondo di Hollywood e del grande cinema: la maialina più amata dai bambini, un fenomeno che dall’Inghilterra è arrivata in ben 180 Paesi con inalterato successo, con il fratello George va alla scoperta della magia del grande cinema internazionale, scoprendo cosa significa stare in un set e cosa si nascendo dietro la produzione di un kolossal. Sempre su RaiPlay, infine, parte la seconda stagione di Play Digital, il magazine dedicato alla tecnologia e all’innovazione condotto da Diletta Parlangeli: al centro dei 13 episodi previsti ci sarà l’innovazione a 360 gradi, analizzata sia attraverso servizi originali, sia attraverso testimonianze su cosa c'è dietro gli strumenti che utilizziamo ogni giorno. Tutto questo per capire quanto del futuro che ci viene raccontato, sia davvero a portata di mano.
E non si può concludere senza augurare in bocca al lupo a Ficarra e Picone per la loro nuova impresa: dopo i successi al botteghino, il duo di comici palermitani sta per cominciare a Palermo le riprese di una serie dal titolo provvisorio Incastrati, destinata a Netflix: al centro della storia, vi sono due amici che rimangono coinvolti nelle vicende di un omicidio eccellente. Cercando di scappare dalla scena del crimine, i due si mettono sempre più nei guai in un crescendo di eventi che li porterà addirittura a dover fare i conti con la mafia.
Passiamo ora ai nuovi film in streaming offerti questa settimana. L’evento principale è tutto italiano e risponde al titolo di Non mi uccidere, opera seconda di Andrea De Sica, un film di genere che, per riprendere quanto detto prima, punta, lancia e afferma altri due giovani talenti di casa nostra: Alice Pagani e Rocco Fasano. Del resto, un ricambio era ed è necessario. Chi osa va premiato e De Sica va premiato due volte, considerando il coraggio che ha avuto per un’opera che a prima vista potrebbe sembrare qualcos’altro. Sul fronte internazionale spiccano Alice e Peter, con un’inedita Angelina Jolie, e Ammonite, storia di un amore lesbo che punta su Kate Winslet e Saoirse Ronan. Ma scendiamo nel dettaglio delle singole piattaforme.
I NUOVI FILM IN STREAMING NETFLIX
Tre sono le segnalazioni principali della piattaforma. Partiamo dalla fantascienza di Estraneo a bordo (che, come altri titoli passati, in diversi Paesi nel resto del mondo è “condiviso” con Amazon Prime Video), proseguiamo con la commedia messicana Dime cuando tu e arriviamo al thriller giapponese (a sfondo paranormale) Homunculus.
I NUOVI FILM IN STREAMING AMAZON PRIME VIDEO
Punta sulla favola la piattaforma offrendo Alice e Peter, un film in cui Alice non è ancora nel Paese delle meraviglie e Peter non è ancora sull’Isola che non c’è.
Ambientato a bordo di un’astronave diretta su Marte, è scritto da Joe Penna e Ryan Morrison. “Abbiamo entrambi realizzato di amare i dibattiti filosofici, le questioni morali e il film nello spazio”, ha notato Morrison. “Quindi, Estraneo a bordo è il perfetto mix di ciò che ci piace. Abbiamo voluto che fosse il più realistico possibile e, di conseguenza, abbiamo condotto scrupolose ricerche sui viaggi spaziali e sulla tecnologia, parlando con più di una ventina di esperti: ingegneri aerospaziali, astronauti, comandanti di shuttle, ricercatori di radiazioni solari e così via”, ha aggiunto Penna. Il duo si era già fatto notare con un’altra storia con al centro un uomo alle prese con un ambiente inospitale: Arctic, presentato al Festival di Cannes.
Circostanze reali, buona musica, scenari storici di Città del Messico e il ritorno al cinema di Veronica castro sono gli ingredienti principali della commedia, un film che dimostra come l’amicizia tra uomini e donne sia possibile e che parla dell’importanza di apprezzare il ruolo che le persone assumono nella vita degli altri. Per chi non sapesse chi è Veronica Castro, ricordiamo che è stata la regina incontrastata delle telenovelas messicane, a partire da Anche i ricchi piangono, titolo in grado di raggiungere share clamorose in tempi recenti persino in Russia. Su Netflix la si era già vista nella serie La casa de las flores.
Fantascienza e paranormale sono gli elementi del thriller con protagonista un uomo a cui una trapanazione al cranio risveglia il sesto senso. Una donna con tante gambe, un uomo con un dito enorme e altri esseri simili ad animali e robot sono tra gli homunculus che vede. Ma cosa sono gli homunculus è l’enigma del film, diretto dal regista di The Grudge e The Shock Labyrinth, un maestro dell’horror.
"Affascinata dal lavoro fatto da Guillermo del Toro in Il labirinto del fauno", ha dichiarato la sceneggiatrice, "ho pensato di scrivere una storia tutta mia con i due personaggi di Peter e Alice per sottolineare il ruolo che la fantasia può avere nelle nostre vite. Facendo delle ricerche, ho scoperto che Barrie aveva un fratello che era morto quando era poco più che bambino e che una volta aveva persino indossato i suoi vestiti nel tentativo di attirare le attenzioni della madre, profondamente addolorata per il figlio perso. Da ciò è nato il ponte che mi è servito a collegare le due fiabe: ho immaginato che Peter e Alice fossero collegati da un fratello che il destino ha tragicamente strappato loro via. Mi sono chiesta come avrebbero potuto reagire alla tragedia e riappropriarsi delle loro vite".
Titolo originale Les Nanosurvies, les pouvoirs invisible de la nature
Regia di Julien Guiol, Pascal Moret
La natura è una fonte inesauribile di conoscenza. Dopo 3 miliardi di anni di evoluzione, ha creato meccanismi incredibili su scala microscopica. Sono questi meccanismi che consentono alle piante e agli animali che ci circondano di proteggersi, svilupparsi e far fronte agli attacchi di fuoco, aria, suolo e acqua. Questo “microcosmo” sfida la nostra immaginazione con la sua bellezza e intelligenza. Oggi, alcuni scienziati sono finalmente riusciti a svelarne i misteri grazie alla fotonica. Proprio con loro partiamo, grazie al documentario di Pascal Moret e Julien Guiol, alla ricerca delle microstrutture che rendono così geniali le piante e gli animali che ci circondano per scoprire le soluzioni originali che la natura ha privilegiato per il suo sviluppo e la sua sopravvivenza.
Con Ana Marra, Carmen Martínez, Pilar Rodlos, Rubio de Camelle
Figura di spicco di una generazione rivoluzionaria di registi galiziani, Patiño fa un viaggio fantasmagorico attraverso la dimensione mitica della sua terra, tuffandosi nel potere elegiaco del mare. Una favola sublime di indagine soprannaturale che evoca misteriosamente streghe, spettri e fantasmi. “Il film si addentra in una zona della Galizia in cui realtà e leggenda si fondono, una zona dove il mare e la morte si intrecciano con tutto il loro potere mitico ed evocativo. La vera storia di Rubio de Camelle, un sub che ha salvato i corpi di oltre quaranta naufraghi dispersi in mare, si intreccia con gli esseri che popolano l’immaginario fantastico galiziano, un universo mitico che segue la scia di autori come il pittore Urbano Lugris o lo scrittore Alvaro Cunqueiro. Quest’ultimo ha scritto una frase che ha avuto una forte influenza sul mio lavoor: L’oceano è un animale che respira due volte al giorno”, ha dichiarato il regista.
Il film ricostruisce la storia delle Sisters of the Valley, congrega femminile e femminista new age fondata da una ex donna di affari “convertitasi” dopo una profonda crisi personale, la cui missione è aiutare le persone che soffrono attraverso olii, capsule, tinture a base di Cannabinolo. Il loro obiettivo non è promuovere solamente l’uso della cannabis direttamente a chi ne ha bisogno. La comune di suore, che vive nella città californiana di Merced, si dedica alla loro piantagione di cannabis, usata a scopo medicinale o estetico, realizzando prodotti che vendono on line. Non appartengono a nessun ordine religioso e agiscono nel rispetto di Madre Terra, osservandone le fasi lunari e stagionali.
“Non mi uccidere è il mio secondo lungometraggio e un nuovo capitolo del mio percorso sull'adolescenza rivolto agli adolescenti stessi. È un thriller romantico con una forte componente soprannaturale, non un film realistico e nemmeno un fantasy. Qui il tema dell'amarsi fino a morirne gioca un ruolo metaforico, per raccontare un momento cruciale di ogni esistenza: il passaggio all'età adulta e il suo carico di rabbia e di disillusione”, ha sottolineato De Sica. “Il film è tratto dall'omonimo romanzo di Chiara Palazzolo, che quasi vent'anni fa ha creato una saga molto amata e seguita, anticipando alcune intuizioni che sono poi emerse nell'universo neo-gothic anglosassone. Ma quello che distingue Non mi uccidere è il suo essere una storia che non scende a compromessi: qui la protagonista/eroina è anche il mostro e, in questo mondo dalle tinte thriller/giallo, noi ci appassioniamo ai sui conflitti, ma ci chiediamo anche chi possa essere la sua prossima vittima”.
Il film trae spunto da una storia vera, come ha sottolineato il regista: "Mi sono imbattuto per la prima volta in Mary Anning quando stavo cercando un fossile da regalare al mio ex fidanzato. Mi sono interessato alla sua figura e, leggendo tutto il possibile sul suo conto, sono rimasto affascinato dalla sua storia. Sono da sempre attirato dai sopravvissuti e dalle questioni relative alla classe, al sesso e al contesto - anche naturale - in cui le vicende si svolgono. Pertanto, Mary aveva qualcosa a cui non potevo resistere: era una donna della classe operaia che, quasi senza alcun tipo di istruzione o formazione, lavorava lungo la zona costiera, spietata e pericolosa, della contea di Dorset da quando, appena undicenne, è stata costretta dalle circostanze a diventare capofamiglia in seguito alla morte del padre. Nonostante le avversità, le sue scoperte hanno segnato la paleontologia ma mai nessuno dei suoi contemporanei ha riconosciuto l'importanza del suo lavoro: non si poteva accettare in una società profondamente patriarcale e classista come quella inglese che una donna avesse raggiunto tali risultati da autodidatta. Nessun suo contemporaneo si è interessato a lei scrivendo una riga sul suo conto. Ciò mi ha permesso di raccontare in Ammonite la mia personale versione di Mary".
Un gioco del gatto col topo con spaventosi risvolti è al centro del thriller che conta tra gli interpreti anche Lance Henriksen, emblema oramai di un certo cinema che strizza l’occhio all’horror. La storia prende il via da un gruppo di sbandati che, vestit da lupi, terrorizzano una piccola cittadina rurale massacrando una coppia di giovani.
Tratto da uno sconvolgente caso di cronaca nera dell’America di fine anni Ottanta, il film segna il ritorno alla regia di Phillip Noyce, un maestro del thriller, a ben cinque anni dalla sua ultima fatica. Al centro della storia la focosa ma dannosa relazione tra un giovane e ammogliato agente dell’Fbi e la sua principale fonte di informazione, una tossicodipendente con un marito che definire violento è un eufemismo.
Il titolo allude al concetto di Fisica secondo cui il tempo può procedere solamente in un senso e non può ritornare indietro. Il film approfondisce infatti, con i toni della commedia, il concetto di Tempo in alcune delle sue molteplici implicazioni, dalla più semplice alla più complessa: dal Tempo della vita quotidiana al Tempo finito e infinito con cui è regolato l’Universo. Si può definire una “commedia scientifica” che approfondisce concetti scientifici complessi attraverso immagini e dialoghi lievi, accessibili a tutti. Sono presenti all’interno del film anche molte parti in animazione. “Che cos’è il Tempo? Quello quotidiano che sperimentiamo tutti i giorni? I milioni di anni che ci separano da un passato che ci appartiene? il Tempo finito e infinito con cui è regolato l’Universo? Lo scopriremo assieme a Raffaele, ad Alice e un Professore di Fisica, ma anche assieme a tanti altri protagonisti: Leonardo Da Vinci e la sua bicicletta (ricostruita a partire dai disegni originali del Codice Atlantico), Charles Darwin e la sua consorte, Il Filosofo medioevale Onorio Augustoduense, e molte creature preistoriche (che compaiono con le animazioni, divertenti e scientificamente esatte della Alimik Studio di Bologna): i Tirannosarus rex e le Ammoniti del Mesozoico, i Mammuth, i Trilobiti e gli Eurypterus di 400 milioni di anni fa, i primi pesci placodermi del Paleozoico, eccetera”, ha commentato il regista.
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