In un momento in cui i cinema sono chiusi a causa dell’emergenza CoVid-19, a farla da padrone sono le piattaforme streaming che, preparandosi a una stagione natalizia per loro inedita, popolano le loro offerte di nuovi titoli settimana dopo settimana, trasformandosi in vere e proprie sale casalinghe.
La parte maggiore è svolta, com’è immaginabile, da Netflix, re dei servizi in streaming, che in questi giorni ha toccato il suo record di spettatori grazie alla serie La regina degli scacchi, un fenomeno vero e proprio. Ma nell’offrire nuovi film in streaming non sono da meno le altre piattaforme. Amazon Prime Video propone settimanalmente nuovi titoli originali o inediti per il pubblico italiano, opere che in altri momenti sarebbero finite direttamente in sala. Diversa, invece, è la proposta di Disney+, i cui titoli inediti offerti in streaming sono stati pensati per lo più per la piattaforma. Su altre piattaforme in streaming come Chili, Rakuten Tv, Infinity o Now Tv (figlia di Sky Italia), è possibile inoltre acquistare i cosiddetti titoli premiére, inizialmente destinati al grande schermo.
Ma vediamo nel dettaglio l’offerta dei nuovi film in streaming della settimana.
I NUOVI FILM IN STREAMING NETFLIX
Netflix ha fatto di Elegia americana il film in streaming evento della settimana. La nuova regia di Ron Howard, forte delle interpretazioni di Glenn Close e Amy Adams, non ha particolarmente impressionato la critica americana ma un film dell’ex Richie Cunningham è sempre da vedere. Sulla piattaforma approda anche La belva, titolo tutto italiano diretto da Ludovico Martino che avrebbe dovuto avere un’uscita evento in sala. I più piccoli invece attendevano con trepidazione Qualcuno salvi il Natale 2, la commedia fantasy che vede tornare Kurt Russell nei panni di un insolito Babbo Natale affiancato da Goldie Hawn, sua compagna di vita e di schermo diverse volte. Completano l’offerta di nuovi film in streaming l’horror spagnolo Voces, il dramma argentino Il quaderno di Tomy, l’horror sudcoreano Call, il dramma bellico Mosul e la commedia tutta country Natale in città con Dolly Parton.
I NUOVI FILM IN STREAMING AMAZON PRIME VIDEO
Per Amazon Prime Video sono due i nuovi film in streaming della settimana su cui puntare. Da un lato, c’è Uncle Frank, commedia drammatica diretta da Alan Ball. Lo sceneggiatore di American Beauty è tornato dietro la macchina da presa per una storia che, trattando di omosessualità e accettazione, è stata presentata con successo al Sundance Film Festival 2020 e ha rivelato le qualità attoriali della sorprendente Sophia Lillis, una dei giovani protagonisti di It. L’altro titolo novità della settimana è Force of Nature, titolo che coniuga il disaster con l’heist movie puntando sul ritrovato Mel Gibson.
I NUOVI FILM IN STREAMING DISNEY+
Per la casa di Topolino il film in streaming più importante della settimana è Black Beauty – Autobiografia di un cavallo, diretto da Ashley Alvis. Si tratta della nuova rivisitazione del romanzo per ragazzi di Anna Sewell al centro di tante trasposizioni cinematografiche, a cominciare dal dimenticato Criniera selvaggia. Nella versione italiana, la cavalla Beauty ha la voce (fuori campo) di Nicoletta Romanoff mentre nella versione originale quella del premio Oscar Kate Winslet. La Winslet, ricordiamolo, è anche la madre di Mia Threapleton, la giovane attrice che sta spopolando grazie all’italiano Shadows – Ombre, presente da qualche settimana su più piattaforme. Il secondo titolo è invece Noelle, commedia natalizia con Anna Kendrick, servita al lancio della piattaforma l’anno scorso negli Stati Uniti.
I NUOVI FILM IN STREAMING SULLE ALTRE PIATTAFORME
Tra i nuovi film in streaming noleggiabili sulle altre piattaforme si segnalano diversi inediti. Si parte dal più ambizioso, Gli indifferenti, nuovo adattamento del romanzo di Alberto Moravia, firmato da Leonardo Guerra Seràgnoli e interpretato tra gli altri da Edoardo Pesce e Valeria Bruni Tedeschi. Imperdibile per gli amanti di titoli ambientati tra le due guerre mondiali è Sei minuti a mezzanotte, dramma che ricostruisce la storia (e gli orrori) di un college femminile inglese dedicato soltanto alle figlie dell’élite nazista, con madame Judi Dench protagonista. Si segnalano anche l’italiano L’Uno, realizzato a otto mani, e l’action drama Trappola infernale, basato su una storia realmente accaduta.
Tratto dal bestseller del New York Times di J.D. Vance, diretto dal premio Oscar Ron Howard e prodotto dal premio Oscar Brian Grazer, è un'intensa autobiografia che offre uno spaccato del percorso di una famiglia verso la sopravvivenza e il trionfo. Seguendo tre colorite generazioni, ognuna con le proprie difficoltà, la storia di J.D. esplora i pregi e i difetti legati all'esperienza della sua famiglia.
“Il mio è un film che l’obiettivo di intrecciare un racconto d’azione spettacolare con una storia familiare densa ed emotiva”, ha dichiarato il regista. “Questi due elementi hanno la loro sintesi nel personaggio di Leonida, un reduce di guerra, ridotto a una vita solitaria e immobile, confinato ai margini della città, lontano da tutto e da tutti, e specialmente dalla sua famiglia. Il rapimento della figlia Teresa lo costringerà ad agire velocemente, a tornare a essere il mostro di una volta, la belva, l’addestrato incursore in grado di muoversi nell’ombra, di usare la forza per raggiungere il suo scopo”.
Il cancer movie in salsa argentina si ispira a una storia vera, come accade spesso in questi casi. Come nel nostro 18 regali, al centro c’è una figura materna che lascia un “regalo” al figlioletto di pochissimi anni, un libro che in epoca social diventa virale ancor prima di essere pubblicato. Preparate i fazzoletti.
Chris Columbus conosce bene i dettami della commedia per tutta la famiglia. Padre di Mamma, ho perso l’aereo e di Harry Potter e la pietra filosofale, ha ritrovato la fantasia lo scorso anno proponendo con Qualcuno salvi il Natale un Babbo Natale insolito che con, azione, sentimento e umorismo, aiuta una ragazzina orfana di padre a riscoprire la gioia del Natale. Questa volta, Babbo Natale può contare anche sul sostegno di Mamma Natale, intravista sul finale del primo capitolo. Per tutti, senza grosse aspettative.
È il titolo essai della settimana, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2019. Dietro al dramma bellico ambientato nell’omonima città, si cela la produzione dei fratelli Russo (tornati a un cinema più intimista dopo l’exploit del capitolo finale di Avengers) e la regia di Matt Carnahan, sceneggiatore tra gli altri di Leoni per agnelli e World War Z.
La Spagna ci ha ultimamente abituati agli horror psicologici. Questo porta la firma di Angel Gomez, regista che grazie al cortometraggio Behind ha ricevuto più di 50 riconoscimenti internazionali. La storia è incentrata su una famiglia e sul potere suggestivo del fenomeno paranormale della psicofonia, che coinvolge un bambino di otto anni.
Le chiamate dall’oltretomba sono un classico del cinema horror. Se poi a sfruttarle è un regista orientale, basti pensare a Takashi Miike, la paura è istantanea. Questa volta la telefonata mette in contatto una donna di oggi con una del passato. A rischio? Il corso degli eventi e il futuro stesso. Del resto, non potrebbe essere diversamente se a chiamare è una serial killer.
Dolly Parton con i suoi immancabili stivali è la regina indiscussa del country. Regina incontrastata di tanti titoli natalizi targati Hallmark o Lifetime, approda alla corte di Netflix con un film che sfrutta l’immarcescibile Cantodi Natale di Dickens.
A dare origine al film sono due diversi elementi: la morte giovanissima in un incidente d’auto della sorella del regista Alan Ball e l’omosessualità dello stesso (e di un suo zio). Combinando gli elementi, ne è venuto fuori un dramma sull’accettazione e sul senso di colpa, ambientato negli anni Settanta negli Stati Uniti del sud, tutti pane e Bibbia.
Mel Gibson da qualche anno è ritornato sulle scene. Scontata la pena per certe sue discutibilissime e insensate dichiarazioni, l’autore di La passione di Cristo si concede sempre più spesso a titoli alimentari. Il film unisce un uragano a una rapina e a uno sceriffo in pensione non così in forma. Il risultato potrebbe non corrispondere all’aspettative dei cinefili puri ma il divertimento, involontario, è assicurato. Guilty pleasure della settimana.
I cavalli da sempre sul grande schermo sono al centro di vicende edificanti. Per molto tempo, sono stati la costola dell’uomo e il loro mezzo di trasporto. Per un cavallo, nei western, si arrivava anche a uccidere. Non è il caso del film targato Disney che riprende un romanzo di formazione e sulla schiera di progetti simili fa rivivere al cavallo la sua intera esistenza. Diretto da una regista che, prima di dedicarsi al cinema, è stata campionessa di equitazione.
Arriva in ritardo di un anno. Ma come resistere a una commedia natalizia con Anna Kendrick, renne volanti e tanto spirito natalizio? Motivo in più per una visione, anche distratta, è la presenza nel cast di Shirley MacLaine.
Non è facile cimentarsi con il romanzo di Moravia e apportarvi dei cambiamenti. Non è facile nemmeno confrontarsi con il film che Francesco Maselli ne ha ricavato nel 1964. Leonardo Guerra Seràgnoli ci prova e il risultato, forte di prove attoriali eccellenti, stupisce e stordisce. “L'idea di un adattamento di Gli indifferenti è nata inizialmente dalla sensazione che i temi trattati nel romanzo fossero particolarmente attuali. Poi dall'urgenza di raccontare una storia che, con la concisione della tragedia aristotelica, potesse smascherare dall'interno una classe sociale capace di tollerare anche l'abuso pur di continuare a vivere alienata dalla realtà”, ha sottolineato il regista.
Il film deriva da un testo teatrale scritto a fine 2018, particolarmente profetico. La vicenda gira intorno alla frenesia nel fronteggiare una situazione fuori dall’ordinario, di cui i mass media forniscono suggestioni di ogni tipo e per cui ogni Stato adotta le proprie misure per limitare il panico. Cosa genera tutto ciò? Non il coronavirus ma un oggetto volante non identificato, di cui si sa poco o nulla.
Il dramma si basa sulla vera storia di Alain Olivier, un tossicodipendente che dal Quebec si ritrova negli anni Ottanta a trascorrere otto anni in una prigione in Thailandia dopo essere stato coinvolto in un piano di spionaggio ordito dal servizio di Intelligence canadese. A indagare il suo arresto è un giornalista investigativo. Le fin troppe libertà che si concede la sceneggiatura non lo hanno fatto particolarmente apprezzare in patria: uscito in Canada in 72 copie, ha racimolato soltanto 138 mila dollari, a discapito di un’approvazione del 69% su Rotten Tomatoes.
La genesi del film è singolare e si deve all’attore Eddie Izzard. Cresciuto a Bexhill-on-Sea, la città che ospitava il college al centro della storia, Izzard ha rimuginato per anni su quella svastica presente in alto a destra dello stemma della scuola e, perplesso, ha incontrato gli storici del posto e il personale del museo locale per saperne di più. Ha così scoperto la storia dell’istituto, dove negli anni Trenta hanno studiato anche la figlioccia di Himmler e la figlia di Von-Ribbentrop, rimanendo sorpreso di come quasi nessuno ricordasse come un pezzo di storia della Germania nazista fosse stata scritta nell'Inghilterra meridionale.
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