In questo capitolo per la prima volta (e per puro caso) gettiamo uno sguardo più approfondito a un certo cinema inglese un po' snobbato dalle classifiche dei cineasti (quelli non inglesi). Il merito è dei consigli non omologati di Terence Davies e David Cronenberg. In effetti pare che i classici della "Ealing", il "free cinema" e i vari Reed, Roeg e compagnia bella andassero forte anche tra i giovani intellettuali canadesi e Cronenberg, in particolare, non nasconde il suo amore per la Londra più volte visitata nell'inerte comodità delle sale cinematografiche. Sono con noi anche i Dardenne. Nella loro lunga lista molti titoli ovviamente improntati al politico e al realistico/documentaristico e ben due episodi dell'opera collettiva per la televisione "Tous les garcons et les filles de leur âge". Il che non è poi così strano avendo i fratelli più volte narrato quella stessa "âge". E a proposito di doppiette anche Guillermo Del Toro non si contiene e ci propone due horror giapponesi di culto del medesimo autore che sulle prime non sembrano avere molto a che fare col suo stile ma sotto sotto... Poi c'è Joe Dante, che si batte per la riscoperta dell'opera di John Farrow dilungandosi amorevolmente su un suo film "perfetto" per quanto poco conosciuto. A vincere però la palma dei consigli imprevedibili questa volta è l'estroso De Palma, che tra un inevitabile Hitchcock e un paio di Visconti ci butta dentro anche un film "spaventati o rimborsati" di William Castle e un porno-avant-garde di quando il porno credeva ancora di essere cinema.
In questo numero:
David Cronenberg (VIDEODROME; LA MOSCA),
Joe Dante (GREMLINS; L'ULULATO),
Jean-Paul & Luc Dardenne (DUE GIORNI, UNA NOTTE; ROSETTA),
Terence Davies (VOCI LONTANE...SEMPRE PRESENTI; THE TERENCE DAVIES TRILOGY),
Guillermo Del Toro (PACIFIC RIM; IL LABIRINTO DEL FAUNO),
Jonathan Demme (IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI; BELOVED),
Claire Denis (WHITE MATERIAL; BEAU TRAVAIL),
Brian De Palma (SCARFACE; CARRIE-LO SGUARDO DI SATANA),
"Film come IO SONO UN CAMPIONE erano film che mi facevano un'enorme impressione. Il cinema britannico a quel tempo era una grandissima forza. Andavo a vedere quei film uno dopo l'altro quando uscivano a Toronto. Intuivo quello che i registi della British New Wave stavano facendo, potevo sentire che gli accenti erano diversi nei loro film. A volte mi sembravano quasi scozzesi. Di certo ne ho ricavato un un forte senso della struttura di classe e dell'opposizione che aveva." ~ David Cronenberg
Con Celia Johnson, Diana Dors, Jonathan Ashmore, Primo Carnera, David Kossoff, Joe Robinson
consigliato da DAVID CRONENBERG
"Come ne L'IDOLO INFRANTO anche qui il mondo adulto è visto con gli occhi di un bambino. Sono un grande fan di Carol Reed, amo il suo modo di dirigere. È così preciso, eppure non è limitante, è una bellissima combinazione di precisione e spontaneità. Sono sempre stato entusiasta dei suoi film." ~ David Cronenberg
Con Sergej Bodrov jr., Viktor Sukhoroukov, Svetlana Pismichenko, Mariya Zhukova
consigliato da DAVID CRONENBERG
"È un neo-noir russo su un giovane soldato che diventa un sicario per una gang di criminali. Classico nello stile, ultra-realistico e non sentimentale. Si ritiene che goda della stima dei criminali russi per la sua rara accuratezza." ~ David Cronenberg
Con Alec Guinness, Kay Walsh, Renee Houston, Mike Morgan, Robert Coote, Arthur Macrae
In streaming su Plex
consigliato da DAVID CRONENBERG
"Sai che quasi non riesco a separare l'aspetto della città dall'aspetto del personaggio di Alec Guinness? Entrambi sono esagerati e meravigliosi allo stesso tempo, le strade e i luoghi di ripresa e il suo personaggio. Ricordo di aver pensato che era molto divertente. Amavo Alec Guinness, per me lui è diventato il classico attore inglese che scompare nel suo ruolo. Amavo anche che potesse essere un attore protagonista, era un caratterista che poteva anche essere una star e sostenere un film da solo. È raro. Poteva essere divertente e tragico. Lo ricordo trascinarsi per le strade e i loft e gli edifici cadenti. È decadenza, ma è decadenza felice. Non deprimente. Lo ricordo mentre dipinge i muri e trasforma la decadenza in arte." ~ David Cronenberg
"È un film talmente sconosciuto, un film veramente fantastico, uno splendido thriller, com'è d'uso per Le Carré. È fondamentalmente una storia alla George Smiley ma hanno cambiato il nome per motivi di copyright. Un bellissimo cast. Credo sia uno dei migliori di Lumet. Ricordo ancora la morte nella zona portuale quando l'ispettore di polizia viene ucciso - e chi sa che non ce l'avessi in testa mentre filmavo alla "barriera" del Tamigi in LA PROMESSA DELL'ASSASSINO?" ~ David Cronenberg
+ Non presente nel database di FilmTv.it:
PASSAPORTO PER PIMLICO(Cornelius, 1949, UK) Quando, durante la seconda guerra mondiale, scoppia un ordigno nella zona di Pimlico, viene trovato un documento che rivela come quel quartiere sia parte del territorio della Burgundia e quindi parte della Francia. A fine guerra, il governo britannico tenta in ogni modo di non riconoscere il trattato, ma i cittadini di Pimlico optano per l'indipendenza. Non dovendo sottostare alle dure restrizioni provocate dalla guerra, Pimlico diventa così zona franca e, per accedere al resto di Londra, gli abitanti devono esibire il passaporto, come devono fare gli altri londinesi per poter entrare a Pimlico. ~ (da Wikipedia)
LISTA COMPLETA di CRONENBERG - Un posto al sole (Stevens) - I sette samurai (Kurosawa) - La Dolce Vita (Fellini) - 8½ (Fellini) - A Venezia...un dicembre rosso shocking (Roeg) - Idolo infranto (Reed) - Passaporto per Pimlico (Cornelius) - Io sono un campione (L. Anderson) - Domani splenderà il sole (Reed) - Arca russa (Sokurov) - Stalker (Tarkovsky) - Brother (Balabanov) - Il testamento del dottor Mabuse (Lang) - Scorpio rising (Anger) - Blow-up (Antonioni) - Chiamata per il morto (Lumet) - Sabato sera, domenica mattina (Reisz) - La bocca della verità (Neame) - Ipcress (Furie) Fonti: Hollywood reporter, the Guardian, Amazon.com, New York Movies, Timeout.com.
"Sentivo di non avere ricevuto influenze. Non con arroganza, sentivo di potermi inventare da zero come filmmaker. Avevo visto Bergman, ma non mi sembrava di fare film alla Bergman. Amavo Fellini, ma non essendo un cattolico italiano, non potevo certo fare un film alla Fellini. Nessuno in Canada faceva film di genere, così fare un horror canadese era una cosa piuttosto nuova." ~ David Cronenberg
"Penso di essere un regista più intimo e personale di quanto fosse Kubrick. È per questo che non credo che SHINING sia un gran film. Non credo che abbia capito il genere, che abbia capito cosa stava facendo. C'erano delle immagini impressionanti nel libro e lui l'ha compreso, ma non credo l'abbia realmente sentito. (...) Riesco a relazionarmi con l'intelligenza e l'abilità di Kubrick, cose che di questi tempi sembrano scarseggiare in campo registico, ma non ho mai pensato a lui come ad un compagno d'armi. In termini di soggetti e metodologia credo che fossimo su posizioni molto distanti. Anche il modo in cui faceva film era molto più ossessionato dalla tecnologia di quanto lo sia io. Io sono ossessionato non dalla tecnologia ma dall'organico. Ecco perché la mia tecnologia è tutta organica. Il mio modo di intendere la tecnologia è come un'estensione del corpo umano. I miei film non riguardano la paura della tecnologia. La vedo come naturalmente umana. Creare sembra essere per l'uomo un'azione innata e molta della nostra creatività si traduce in invenzioni tecnologiche." ~ David Cronenberg
Con Robert Cummings, Arlene Dahl, Richard Hart, Richard Basehart
consigliato da JOE DANTE
"Il trattamento di Anthony Mann della rivoluzione francese stile "I classici illustrati incontrano il film noir" è uno dei più straordinari film d'epoca low budget usciti da Hollywood, supportato dalle immagini pittoriche in bianco e nero del grande John Alton e dall'impressionante design del sempre affidabile William Cameron Menzies. Inoltre è acuto e procede come un fulmine." ~ Joe Dante
Con Ray Milland, Charles Laughton, Maureen O'Sullivan, George Macready, Rita Johnson
consigliato da JOE DANTE
"Se è vero che il numero dei film perfetti è limitato, questo è uno dei thriller più vicini alla perfezione che conosca. I dialoghi sono colti, intelligenti e credibili. La trama è intrigante e in un certo senso si ispira a Hitchcock. (...) Dei film di Farrow apprezzo in particolare la capacità di organizzare la scena e il movimento di macchina. Per la capacità di organizzare in maniera coinvolgente le scene Farrow è senz'altro allo stesso livello di Sirk. (...) Ha un'aria vagamente anni '30: lo stile pseudo-deco del mondo dell'editoria, le riprese con gli effetti speciali e i trasparenti sono tutte molto belle. Per usare un'espressione scontata, quello di Farrow è un cinema d'autore fino ai ruoli dei caratteristi, che nei suoi film hanno sempre parti più o meno consistenti. (...) I film di Farrow tendono a raccontare la storia di individui intrappolati in situazioni senza via d'uscita. Nelle sue pellicole c'è sempre una buona dose di panico interiore. Io l'ho visto in televisione e poi me ne sono procurato una copia in 16 mm. Ho continuato a proiettarla per cercare di interessare le persone al lavoro di John Farrow e devo dire che piace sempre." ~ Joe Dante
Con Jason Robards, Stella Stevens, David Warner, Strother Martin, L. Q. Jones, Slim Pickens
consigliato da JOE DANTE
"Peckinpah dopo IL MUCCHIO SELVAGGIO proseguì con una lirica e profondamente personale storia d'amore western che fu prontamente sepolta dalla distribuzione. Il fallimento nel trovare un pubblico quasi causò il definitivo abbandono dei western da parte del regista, ma negli anni la sua reputazione è cresciuta e oggi si colloca tra i più belli di Peckinpah." ~ Joe Dante
+ Non presente nel database di FilmTv.it:
THE DEAD(Brakhage, 1960, USA) È una macabra, ossessiva escursione in un cimitero attraverso le fluttuazioni, le oscillazioni e gli sbandamenti della macchina da presa di Brakhage, accompagnati da una varietà di sovrapposizioni, solarizzazioni, sovraesposizioni, e una scala di tonalità grigie che sembra scalpellata da uno spettrale "granito sgranato". Questo è Brakhage agli inizi delle sue immagini densamente stratificate, un metodo che impedisce allo spettatore ogni orientamento su ciò che sta guardando per via dei flash che tagliano immagini su immagini. (...) Le statue del cimitero, trattate visivamente e riprese da angolazioni oblique si mostrano come malevoli spiriti che infestano i mausolei sovrapposti piuttosto che proteggerli. ~ (fpscinema.wordpress.com)
LISTA COMPLETA di DANTE - Quarto potere (Welles) - L'infernale Quinlan (Welles) - Luci della città (Chaplin) - 8 ½ (Fellini) - Amanti perduti (Carné) - The Dead (Brakhage) - Rashomon (Kurosawa) - Psyco (Hitchcock) - Toro scatenano (Scorsese) - Sentieri selvaggi (Ford) - Il regno del terrore (A. Mann) - C'era una volta il West (Leone) - Il tempo si è fermato (Farrow) - La ballata di Cable Hogue (Peckinpah) - La sposa di Frankenstein (Whale) - Il labirinto del fauno (Del Toro) Fonti: Filmdoctor.co.uk, "Cult!" a cura di Bll Krohn, Rotten tomatoes, avclub.com.
"Penso che IL LABIRINTO DEL FAUNO sia geniale. Per fortuna per ogni BIG MAMA–o forse ogni tre BIG MAMA–c'è sempre un LABIRINTO DEL FAUNO denso di contenuto e interessante e che ti fa venir voglia di fare altri film." ~ Joe Dante
"Sono sempre stato una sorta di ragazzino apocalittico, e ripensando ai film che ho fatto c'è una specie di apocalisse in loro. Perciò dev'essere questo che mi spaventa...oltre ai Repubblicani." ~ Joe Dante
Con Herbert Wochinz, Jean Negroni, Hans Christian Blech, Jean-Marie Serreau, Slavko Belak
consigliato dai FRATELLI DARDENNE
"È con Gatti che le cose si sono cristallizzate. Prima era tutto sfocato, non avevo mai fatto parte di alcun gruppo. La politica faceva parte di quelle cose di cui non si parlava a casa nostra. I rapporti tra arte e vita, la politica, tutte queste grandi cose si sono mescolate con Gatti...Gatti ci parlava dei suoi incontri col Che, di Mao, della guerra, dei campi di concentramento etc. Era una vera formazione politica, storica e artistica." ~ Dardenne brothers
PORTRAIT D'UNE JEUNE FILLEDE LA FIN DES ANNÉES '60(Akerman, 1994, Francia) Telefilm dalla serie "Tous les garcons et les filles de leur age". A Bruxelles, nell' aprile del 1968, Michèle, una liceale di 15 anni, decide di non mettere più piede al liceo, va al cinema e incontra Paul, 20 anni, militare che non vuole più mettere piede in caserma. I due vagano chiacchierando per la città e Michèle decide di scoprire l'amore fisico con Paul pur con desideri e sensazioni contraddittorie. Dopodiché il vagabondaggio conduce Michèle ad una festa con l'amica Danielle alla quale cerca di confidare le sue intricate emozioni. ~ (da Wikipedia)
L'ARGENT FAIT LE BONHEUR(Guediguian, 1993, Francia) In un quartiere un tempo tranquillo, un giovane geloso, Pierre, ferisce con un colpo di pistola Mourad che fa delle avances troppo audaci a Isabelle. Due clan si affrontano, separati materialmente da una riga gialla dipinta alla base degli edifici e per terra. Il curato, per lo più impegnato a raccogliere siringhe e a organizzare uscite sportive alle quali nessuno dei ragazzi desidera partecipare, tenta in tutti i modi di fare ragionare gli uni con gli altri. I suoi metodi farebbero di sicuro digrignare i denti al Vaticano, ma la guerra è la guerra. Per far tornare la pace tra le due comunità, egli immagina, riunendo l'assemblea delle donne guidate da Simona Viali, la madre di Pierre, una soluzione... non molto cattolica! ~ (da bergamofilmmeeting.it)
THE WAY SOUTH(documentario, Van Der Keuken, 1981, Olanda) The way south è il resoconto di un viaggio, pagine strappate da un diario di viaggio. Il regista parte da Amsterdam e due ore e venti minuti dopo si perde completamente in mezzo alla folla del Cairo. Passa per Parigi, il Drôme [dipartimento nel sudest della Francia-ndt], Roma, la Calabria. Quelli in cui si imbatte non hanno nulla in comune tranne che questo: hanno accettato il loro ambiente, non vogliono nient'altro, vogliono restare dove sono. (…) Ad Amsterdam è con degli squatter nella lotta per la casa. A Parigi parla con Alì, immigrato colpito da un incidente sul lavoro. Nel Drôme si occupa di alcuni venditori di lavanda rassegnati ai magri guadagni. A Roma un'anziana eritrea racconta la sua vita straordinaria. In Calabria un prete combatte contro l'esodo dalle campagne organizzando un laboratorio di cucito. ~ Serge Daney
LISTA COMPLETA dei DARDENNE
- Accattone (Pasolini) - Il grande caldo (Lang) - Anche i boia muoiono (Lang) - Dodes'ka-den (Kurosawa) - Roma città aperta (Rossellini) - Germania anno zero (Rossellini) - Loulou (Pialat) - Passe ton bac d'abord (Pialat) - Tempi moderni (Chaplin) - Sentieri selvaggi (Ford) - Umberto D (DeSica) - Shoah (Lanzmann) - La strada della vergogna (Mizoguchi) - Aurora (Murnau) - Ladri di biciclette (DeSica) - Otto ore al buio (Gatti) - Vagone letto per assassini (Costa-Gavras) - La conversazione (Coppola) - Portrait d'une jeune fille de la fin des années '60 (Akerman) - Liberty (McCarey) - Luci della città (Chaplin) - Bianca (Moretti) - Casinò (Scorsese) - Pourquoi Israèl (Lanzmann) - Stromboli, terra di Dio (Rossellini) - Cane randagio (Kurosawa) - Moe no suzaku (Kawase) - Quattro notti di un sognatore (Bresson) - S 21, la machine de mort Khmère rouge (Panh) - L'argent fait le bonheur (Guediguian) - Tempo di vivere (Sirk) - Erbe fluttuanti (Ozu) - Il diario di una cameriera (Renoir) - Il diritto del più forte (Fassbinder) - L'assassinio di un allibratore cinese (Cassavetes) - Il club dei 39 (Hitchcock) - The way south (Van Der Keuken) - Senza tetto nè legge (Varda) - La fiammiferaia (Kaurismaki) - Les roseaux sauvages–l'età acerba (Techiné) - Crimini e misfatti (Allen) - Vive l'amour (Tsai Ming-liang)
Fonti: Sight & Sound, Hollywood reporter, indiewire, Cinematheque Belgique
"Amiamo i film di Bresson. Che siano importanti per noi è un fatto. Bresson è snello. È asciutto. È puro." ~ Luc Dardenne
"È vero che il neorealismo ha influenzato l'intera generazione a cui apparteniamo (...) Capolavori come UMBERTO D. e ROMA CITTÀ APERTA e GERMANIA ANNO ZERO e VIAGGIO IN ITALIA e STROMBOLI. Quelli sono i film che vedevamo e, senza dubbio, hanno avuto un ascendente su di noi, anche se in modo subliminale. I film che abbiamo visto e rivisto di continuo erano i film di Rossellini, Kieslowski, Pialat e Bresson." ~ Dardenne brothers
"LADRI DI BICICLETTE è un film che abbiamo visto, mio fratello ed io, a più riprese. Credo che l'abbiamo scoperto al cine-club delle scuole medie che frequentavamo a Seraing. Si può quindi dire che fa parte dei nostri film fondatori perché è uno dei primi film che abbiamo scoperto quando eravamo adolescenti." ~ Dardenne brothers
"Per me la migliore voice-over della storia del cinema è Dennis Price in SANGUE BLU. È assolutamente perfetta; non c'è un difetto. Il modo in cui Price recita è proprio straordinario. La verità è che senza di lui non ci sarebbe un film. Lui tiene insieme tutto con la più elegante dizione. È davvero straordinario, anche solo ad ascoltarlo. (...) Il contegno del suo personaggio è meraviglioso. È eccezionalmente importante essere cortesi con le persone che intendi uccidere. È sia volgare che impensabile che la vendetta possa interferire con le buone maniere. (...) Il film è una delle migliori commedie del cinema britannico e mondiale. Credo che significhi qualcosa che, anche se è uscito nel 1949, questo è l'unico film in bianco e nero che ricordo sempre a colori." ~ Terence Davies
"Bogarde può essere molto manierato nelle sue peggiori prove, ma è davvero il miglior attore di cinema che abbiamo prodotto. Non so quali fossero le sue motivazioni nel fare VICTIM, comunque farlo è stata una cosa immensamente coraggiosa in un periodo in cui l'omosessualità era ancora un crimine. Perché la legge cambiasse ci vollero ancora sei anni. Ma credo che VICTIM contribuì: fu parte di un movimento generale verso l'essere più liberali. (...) In quei giorni avevamo un'industria che provava a fare cose diverse. Ci provava davvero - non sempre con successo - ma ci provava." ~ Terence Davies
"A 11 anni pensavo che la vita fosse come TU SEI IL MIO DESTINO. Pensavo, 'È così che gli adulti si comportano e poi vivono felici per sempre.' È veramente seducente, in particolare quel periodo più o meno tra il 1941 e il 1959. Tutti i film di quel periodo, anche quelli minori, hanno un'aura attorno; ma ti danno una falsa, quasi perniciosa fiducia che incontrerai l'anima gemella, avrai un paio di problemi, ma poi sarai felice per sempre." ~ Terence Davies
Con Art Garfunkel, Theresa Russell, Harvey Keitel, Denholm Elliott, Daniel Massey
consigliato da TERENCE DAVIES
+ Non presente nel database fi FilmTv.it:
THE HAPPIEST DAYS OF YOUR LIFE(Launder, 1950,UK) Durante la Seconda Guerra Mondiale una scuola femminile londinese viene evacuata e ricollocata nelle campagne, solo per scoprire che per colpa di un errore amministrativo del Ministero delle Scuole le ragazze sono state alloggiate in una scuola maschile. Mentre esplode il caos delle condizioni soffocanti, della sistemazione dei dormitori e dell'uso delle altre strutture i direttori delle due scuole passano il tempo a cercare di impedire ai genitori delle ragazze di realizzare cosa sta succedendo. Fino al giorno in cui devono affrontare simultaneamente la visita dei genitori delle fanciulle e di alcuni rappresentanti di una scuola a cui entrambi i direttori ambiscono di trasferirsi. ~ (da telegraph.co.uk)
LISTA COMPLETA di DAVIES - Grandi speranze (Lean) - The Happiest days of your life (Launder) - Sangue blu (Hamer) - Lettera da una sconosciuta (Ophuls) - L'orgoglio degli Amberson (Welles) - La morte corre sul fiume (Laughton) - Sentieri selvaggi (Ford) - Cantando sotto la pioggia (Donen/Kelly) - Victim (Dearden) - Tu sei il mio destino (Douglas) - Incontriamoci a St Louis (Minnelli) - Piombo rovente (Mackendrick) - Sussurri e grida (Bergman) - L'età dell'innocenza (Scorsese) - Il lenzuolo viola (Roeg) - Apu trilogy (S. Ray) - Viale del tramonto (Wilder) Fonti: Sight & Sound, cineaste. com, FilmComment
"Non mi sento parte di una tradizione britannica, perché non penso ce ne sia una. Penso che ogni tanto produciamo film a dispetto della nostra mancanza di tradizione. (...) Un problema è che abbiamo un linguaggio in comune con gli americani, e loro hanno sempre fatto cinema meglio di noi. Loro vedono i film come film, vedono come funzionano. La nostra cultura è incentrata sulla parola parlata e il teatro ha sempre avuto maggiore prestigio. Abbiamo prodotto attori migliori, ma non sappiamo produrre buoni attori di cinema. Lo stesso con gli scrittori. Quel che ottieni, quando i tuoi scrittori vengono dal teatro e dalla televisione, è una registrazione di un evento parlato. E non è cinema." ~ Terence Davies
"Il miglior esempio di come usare la musica in un film è INCONTRIAMOCI A ST. LOUIS, perché tutto sorge dalla trama. È davvero perfetto. Bisogna usarlo da riferimento." ~ Terence Davies
Sull'arte che l'ha influenzato: "Naturalmente ci sono stati i film che mia sorella mi portava a vedere da bambino - soprattutto musical come CANTANDO SOTTO LA PIOGGIA, di cui ho amato i colori e la vitalità. E nel 1962 ho sentito Alec Guinness recitare 'I Quattro quartetti' di Eliot alla televisione, e oggi li leggo almeno una volta al mese. Ho anche scoperto Bruckner (mio grande amore), Sibelius e Shostakovich, e questi hanno lavorato nel mio inconscio - così quando guardo delle immagini, penso alla musica." ~ Terence Davies
Con Fernando Fernan Gomez, Ana Torrent, Isabel Telleria, José Villasante, Teresa Gimpera
consigliato da GUILLERMO DEL TORO
"Uno di quei film seminali che mi sono filtrati nell'anima. È per me uno dei più bei film mai fatti. Combina due delle mie cose preferite da sempre: l'infanzia intorno ai cinque anni e Frankenstein. Quel che penso sia ammirabile del film - ma è qualcosa di cui sono incapace e da cui assolutamente non sono attratto - è la sua capacità di essere vago e come etereo. Erice è un vero poeta che non solo sottintende e suggerisce ma fondamentalmente lascia tutto quanto sospeso a galleggiare." ~ Guillermo Del Toro
Con Joseph Cotten, Teresa Wright, Macdonald Carey, Hume Cronyn
consigliato da GUILLERMO DEL TORO
"Con L'OMBRA DEL DUBBIO Hitchcock ha sovvertito moltissime cose che l'America in precedenza pensava di se stessa. Il film ha utilizzato una sensibilità noir alla Edward Hopper per cambiare la quintessenziale piccola città sonnolenta idealizzata dai film di Frank Capra e da innumerevoli commedie e melodrammi dell'era degli studios. Hitchcock riesce a far sembrare minacciose anche le affollate scene diurne e mostra che la presumibilmente idilliaca cittadina è in realtà un agglomerato di persone che si osservano a vicenda compulsivamente. Prodotto all'apice della seconda guerra mondiale L'OMBRA DEL DUBBIO segna per molti versi la morte dell'innocenza nella fiction cinematografica americana. È il primo vero Gotico Americano di Hitchcock, un inquietante ritratto del mondo passato mentre viene trasformato dal tocco del male. Fa da grande 'overture' agli adattamenti dei noir disincantati di Dashiel Hammett, Raymond Chandler e Patricia Highsmith." ~ Guillermo Del Toro
"Orrore e desiderio, morte e lussuria si prendono per mano in KURONEKO e ONIBABA, un perverso, madido doppio spettacolo per il secondo cerchio dell'inferno ad opera di Kaneto Shindo. Ho visto questi due film a dieci anni, e hanno provocato seri danni alla mia psiche. Sono perfette favole radicate nel folclore giapponese ma distintamente moderne nel loro approccio alla violenza e alla sessualità. Esuberanti e squisite come una scultura netsuke, questi gioielli d'atmosfera mostrano l'umanità intrappolata in un mondo cosmicamente malvagio." ~ Guillermo Del Toro
Con Pierre Brasseur, Alida Valli, Edith Scob, Juliette Mayniel, Beatrice Altariba
In streaming su Rai Play
consigliato da GUILLERMO DEL TORO
"LA BELLA E LA BESTIA forse è più tenue e delicato mentre OCCHI SENZA VOLTO è polposo e "troppo maturo" ma questi film sono splendide poesie nere sulla fragilità e l'orrore. Entrambe le fiabe dipendono da un sublime, quasi etereo immaginario per trasmettere un senso di condanna e perdita: pazzo, fragile amore che si aggrappa alla vita in un maelstrom di oscurità. OCCHI SENZA VOLTO vanta anche una straordinaria colonna sonora! " ~ Guillermo Del Toro
Con Benjamin Christensen, Karen Winther, Emmy Schonfeldt
In streaming su Plex
consigliato da GUILLERMO DEL TORO
LISTA COMPLETA di DEL TORO - 8 ½ (Fellini) - La bella e la bestia (Cocteau) - Frankenstein (Whale) - Freaks (Browing) - Quei bravi ragazzi (Scorsese) - Rapacità (von Stroheim) - I figli della violenza (Buñuel) - Tempi moderni (Chaplin) - L'ombra del dubbio (Hitchcock) - Nosferatu (Murnau) - Ran (Kurosawa) - Anatomia di un rapimento (Kurosawa) - Il trono di sangue (Kurosawa) - Il settimo sigillo (Bergman) - Fanny e Alexander (Bergman) - Suspense (Clayton) - Occhi senza volto (Franju) - Grandi speranze (Lean) - Oliver Twist (Lean) - Time bandits (Gilliam) - Brazil (Gilliam) - Onibaba (Shindo) - Kuroneko (Shindo) - Spartacus (Kubrick) - Orizzonti di gloria (Kubrick) - I dimenticati (Sturges) - Infedelmente tua (Sturges) - Vampyr (Dreyer) - La stregoneria attraverso i secoli (Christensen) - Lo spirito dell'alveare (Erice) - La morte corre sul fiume (Laughton) Fonti: Sight & Sound, criterion.com, the Guardian.
"Terry Gilliam è un tesoro vivente, e noi lo stiamo sprecando follemente con ogni suo film che resta incompleto. Gilliam è un favolista gravido di immagini - pieno da esploderne - e di una feroce, indomita immaginazione. Lui comprende che il cattivo gusto è l'ultima dichiarazione di indipendenza dal fascino discreto della borghesia. (...) BRAZIL rimane uno dei più importanti film della mia vita. " ~ Guillermo Del Toro
Su Akira Kurosawa: "Come sia riuscito ad essere sia esuberante che elegante allo stesso tempo rimarrà uno dei grandi misteri della vita." ~ Guillermo Del Toro
Con Ivan Dixon, Abbey Lincoln, Julius Harris, Gloria Foster, Martin Priest, Leonard Parker
consigliato da JONATHAN DEMME
"Ero un giovane e appassionato cinefilo immerso soprattutto in film europei e western quando NOTHING BUT A MAN comparve nel cinema d'essai del quartiere e cambiò la mia vita. Con ciò intendo che questo splendido film mi aprì la testa, mi introdusse in modo devastante alla nozione di razza, mi condusse a James Baldwin, a 'Soul on Ice' [di Eldridge Cleaver-ndt], all'autobiografia di Malcolm X, - generando perciò in me una nuova visione del mondo, dove in precedenza c'era stata una foschia sostanzialmente beata di film, film e film. Di lì a poco andai a Washington ad unirmi alle dimostrazioni per i diritti civili, e a farmi coinvolgere. Può un film cambiare lo stato delle cose? No, non l'ho ancora visto succedere. Può un film cambiare il modo di pensare di una persona rispetto allo stato delle cose? Sì, posso garantirlo. Prova numero uno: NOTHING BUT A MAN." ~ Jonathan Demme
Con Kazuo Kitamura, Rentaro Mikuni, Choichiro Kawarazaki, Yoshi Kato
consigliato da JONATHAN DEMME
"Un altro dei miei preferiti è IL PROFONDO DESIDERIO DEGLI DEI, un brillante e totalmente avvincente capolavoro di tre ore e mezza che ha realizzato qualcosa di realmente straordinario nel cinema." ~ Jonathan Demme
"Sono stato anche stimolato ed eccitato da approcci visivi non-tradizionali in film influenzati dalla Nouvelle Vague come i film di Wong Kar Wai e GO. UNA NOTTE DA DIMENTICARE di Doug Liman e, trent'anni fa, anche MEAN STREETS di Martin Scorsese." ~ Jonathan Demme (2002)
Con Delphine Seyrig, Jean Pierre Kérjen, Nita Klein
consigliato daJONATHAN DEMME
+ Non presente nel database di FilmTv.it:
CEDDO(Sembene, 1976, Senegal) Film messo al bando dal governo senegalese. In Senegal, nel periodo tra il consolidamento della presenza europea nell'area e l'imporsi dell'amministrazione coloniale francese, i Ceddo ("cittadini comuni") cercano di preservare la loro cultura tradizionale contro gli attacchi dell'Islam, della Cristianità e della tratta degli schiavi. Quando il re del posto, Demba War, si schiera con i musulmani, i Ceddo rapiscono sua figlia, Dior Yacine, per protestare contro la loro conversione forzata all'Islam. Vari eredi al trono provano a salvare la principessa ma vengono uccisi uno dopo l'altro. Quindi scende in campo l'ambizioso Imam che, attraverso macchinazioni e tradimenti, fa uccidere sia re Demba che i rapitori, cancella le loro tradizioni e s'impossessa del potere. ~ (da Wikipedia)
Intervistatore: "Qual'è il regista che consideri il più sottovalutato?"
Jonathan Demme: "Anche se è molto considerato dalla critica, direi Ousmane Sembene, il grande, grande maestro senegalese. Ha girato innumerevoli grandi film come CEDDO e XALA. Dovreste dargli un'occhiata."
"Sono stato realmente agganciato dai film quando ero molto giovane. VA' E UCCIDI, insieme a SETTE GIORNI A MAGGIO, A PROVA DI ERRORE e IL DOTTOR STRANAMORE è stato questo quartetto di anarchici film americani in bianco e nero, ognuno dei quali ha fatto cose che proprio non si facevano nei film americani, specialmente nel campo dell'irriverenza nei confronti della politica e delle istituzioni governative e dell'esercito. Avevo più o meno 16 anni, è stato scioccante, elettrizzante e, cosa interessante, ha preceduto la mia esposizione alla Nouvelle Vague francese quindi, in un certo senso, questa è stata una sorta di nouvelle vague americana." ~ Jonathan Demme
"TIRATE SUL PIANISTA è il film che ha realmente aperto la porta per me. Questo è stato il primo film della Nouvelle Vague che ho visto. Ero molto giovane, uno di quei tragici ragazzini che passano più tempo al cinema che sul campo di football, e avevo già visto dei film stranieri. E capii che era come un gangster movie americano, tranne che era ambientato in Francia. Poi arriva quella scena in cui il gangster dice al poliziotto: «Giuro su Dio che dico la verità; che morisse mia madre se mento.» E in questo film profondamente serio, si vede una stanza dove c'è questa vecchia signora che si afferra il petto e crolla a terra! Poi torniamo indietro e il poliziotto dice, «Ok, puoi andare.» E io pensai, «Cos'era quella cosa?!» Tutto questo mi eccitò un sacco." ~ Jonathan Demme
Con Alain Delon, Domiziana Giordano, Jacques Dacqmine, Christophe Odent, Roland Amstutz
consigliato da CLAIRE DENIS
LISTA COMPLETA di C. DENIS - La paura mangia l'anima (Fassbinder) - Fa' la cosa giusta (Spike Lee) - Germania anno zero (Rossellini) - L'angelo del male (Renoir) - La casa e il mondo (S. Ray) - Sweet Sweetback's baadasssss song (Van Peebles) - L'assassinio di un allibratore cinese (Cassavetes) - Tarda primavera (Ozu) - No, o la folle gloria del comando (de Oliveira) - La notte (Antonioni) - Nouvelle Vague (Godard) - Pickpocket (Bresson) Fonti: Sight & Sound (1992), Filmcomment.com, sensesofcinema.com
"In un film di Ozu il modo in cui funzionano le ellissi, in una storia molto intima, crea un passato. Nei suoi film sei istantaneamente invitato nella storia, e sei anche invitato nel passato del personaggio. Loro hanno un passato. Non è solo un film con un inizio e una fine. È già iniziato e va avanti, come va avanti la vita." ~ Claire Denis
"Sono influenzata da molti film. Se dovessi trovare un comune denominatore direi che sono film che sembrano essere mossi da un inevitabile destino, nei quali l'esito non è per nulla chiaro in anticipo." ~ Claire Denis
"Ho avuto questa inimmaginabile possibilità di lavorare per Rivette. Mi ci sono voluti molti anni per apprezzare la Nouvelle Vague. Chabrol, Truffaut, Godard, li trovavo settari. L'unico che mi sembrava assolutamente incredibile era Rivette." ~ Claire Denis
"Credo che non esista un attore che mi sia piaciuto più di Ben Gazzara in L'ASSASSINIO DI UN ALLIBRATORE CINESE. Quando stavamo filmando la morte di Alex Descas in AL DIAVOLO LA MORTE pensavo tutto il tempo a quella morte, che allo stesso modo è attesa, e che porta sollievo ma anche dolore." ~ Claire Denis
Con Kristy McNichol, Paul Winfield, Burl Ives, Jameson Parker
consigliato da BRIAN DE PALMA
"Amo i film di Sam Fuller. CANE BIANCO ha delle incredibili carrellate, specialmente quando sono nella gabbia e la macchina da presa gira tutt'attorno a loro. Ho visto quel cane - e i cani nei film normalmente non mi spaventano - ma questo cane è terrificante. Ero così impressionato da quel cane che l'ho usato in OMICIDIO A LUCI ROSSE." ~ Brian De Palma
Con Samuel Boidin, Henri Cretel, Inge Decaesteker, Patrice Venant, Jean-Marie Bruveart
consigliato da BRIAN DE PALMA
"Ho visto FLANDRES di Bruno Dumont e mi ha davvero fatto riflettere sui film di guerra. Trovo questo genere di cose estremamente inventivo e molto coinvolgente. Così sono tornato a vedere tutti i suoi film." ~ Brian De Palma
Con Glenn Corbett, Patricia Breslin, Eugenie Leontovich, Alan Bunce
consigliato da BRIAN DE PALMA
"HOMICIDAL fu grandioso. Lo vidi in quarta fila al cinema della 42esima. Il pubblico impazzì. Fui totalmente ingannato e scioccato la prima volta che lo vidi. Non c'è dubbio che sia un'imitazione di Hitchcock, ma aveva dei gran bei trucchetti ed era davvero terrificante." ~ Brian De Palma
"Certo, noi abbiamo IL PADRINO e GLI INTOCCABILI nel genere gangster, ma non dimentichiamoci di CARTER. L'ho visto molto tempo fa. Ricordo di esser stato rapito dalla sua visione intensa - Michael Caine che cerca notizie sul fratello morto, anch'egli gangster. È il tipo di idea inglese di gangster che permeava QUEL LUNGO VENERDÌ SANTO. C'è qualcosa nei gangsters inglesi, la loro eccentricità - è un mondo totalmente diverso - che non riguarda gli affari, o l'aristocrazia. Riguarda il cortile della scuola." ~ Brian De Palma
Con L.M. Kit Carson, Eileen Dietz, Lorenzo Mans, Louise Levine
consigliato da BRIAN DE PALMA
"Il concetto complessivo di DAVID HOLZMAN’S DIARY era quello di un ragazzo che faceva un diario filmato e provava ad esaminare la sua vita fotografandola. Quando ricevetti la mia prima cinepresa 8mm, ero solito portarla in giro come David Holzman e tentare di filmare tutto quel che facevo e vedevo. I miei amici ed io avevamo sempre con noi le cineprese ed eravamo tutti registi. Ho filmato un'intera sezione della mia vita – gente con cui uscivo, amici. Riprendevo tutto. Inoltre dirigevo le scene. E tutto venne da DAVID HOLZMAN’S DIARY." ~ Brian De Palma
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THE SECRET CINEMA(Bartel, 1968, USA) "THE SECRET CINEMA era associato in doppio spettacolo al mio secondo film MURDER A LA MOD. Mi è piaciuto davvero molto, ero su un aereo con Steven Spielberg e gli ho raccontato la storia e lui l'ha usata in un AMAZING STORIES quindici anni più tardi. Riguarda una donna la cui vita viene fotografata e mostrata in episodi a tarda notte in un cinema. La sua vita è trasformata in una soap opera. Le macchine da presa segrete sono attorno a lei e il suo psichiatra è con la gente che la filma. Tutta la città ride di lei perché la vedono al cinema. E poi lei va a vedere SECRET CINEMA e realizza che parla di lei e che tutti la stanno ingannando." ~ Brian De Palma
NIGHT DREAMS(F.X.Pope aka Francis Delia, 1981, USA,v.m.18) "C'è questo film molto strano fatto da quelli che avevano girato CAFE FLESH. È molto avant-garde. Quello che lo rende così incredibile è il suo surrealismo. La fotografia era molto surreale e dispendiosa. La premessa è che c'è una donna in una sorta di camera di osservazione psicologica che viene guardata da questo psichiatria. Lei si masturba costantemente per tutto il tempo in cui viene osservata e ha queste fantasie. In una è una ragazzina ed è posseduta da un pupazzo a molla." ~ Brian De Palma
LISTA COMPLETA di DE PALMA - Lawrence d'Arabia (Lean) - Scarpette rosse (Powell & Pressburger) - La donna che visse due volte (Hitchcock) - Flandres (Dumont) - Brazil (Gilliam) - El Topo (Jodorowski) - Il bacio perverso (Fuller) - Cane bianco (Fuller) - L'inquilino del terzo piano (Polanski) - Homicidal (Castle) - David Holzman’s Diary (McBride) - Night Dreams (F. X. Pope) - The Secret Cinema (Bartel) - La fiera delle illusioni (Goulding) - Lo sperone nudo (Mann) - Cavalcarono insieme (Ford) - Carter (Hodges) - Senza un attimo di tregua (Boorman) - Salesman (Maysles brothers & Zwerin) - La caduta degli dei (Visconti) - Ludwig (Visconti) Fonti: FilmComment (1987), IMDb.
Su Alfred Hitchcock: "Lui è quello che ha distillato l'essenza del film. È come il Webster. È tutto lì. Io ho usato un bel po' della sua grammatica." ~ Brian De Palma
De Sica dice spesso che quando gli viene una buona idea, subito dopo si accorge che la stessa l'hanno avuta Chaplin o René Clair; è un vero signore! (Bruno Amatucci)
Con Alexander Granach, Fritz Kampers, Ernst Busch, Elisabeth Wendt
consigliato da VITTORIO DE SICA
LISTA COMPLETA di DE SICA - L'Atalante (Vigo) - La corazzata Potemkin (Eisenstein) - La kermesse eroica (Feyder) - La cagna (Renoir) - Alleluia (Vidor) - La tragedia della miniera (Pabst) - Il monello (Chaplin) - L'uomo di Aran (Flaherty) - Il milione (Clair) - Il discendente di Gengis Khan (Pudovkin) Fonti: Cinematheque Belgique (1952)
"Non mi curo dell'accusa di 'camerinismo' che mi è stata fatta. Riconosco bensì che la vicinanza di Camerini, mio regista per tante pellicole, ha avuto la sua influenza: ma ciò è stato in gran parte possibile perché Camerini e io ci troviamo in una stessa posizione spirituale, abbiamo lo stesso umorismo e tendiamo, nel campo umano, alla ricerca della verità. Invece che di derivazione si potrà quindi parlare di identità." ~ Vittorio De Sica
"Purtroppo il cinema è un'industria e bisognerebbe pensare sia al lato artistico che al lato commerciale. Charlie Chaplin, nel passato, credo abbia trovato la formula perfetta, mentre Flaherty è rimasto l'artista che ha interessato soltanto una élite di intellettuali." ~ Vittorio De Sica
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