Regia di Walter Hill vedi scheda film
Il buon vecchio Hill tiene duro e con un soggetto estremo si dimostra ancora un grande. 7+ ESTREMO
Passano gli anni, ma Hill non molla: pochi compromessi, cattiveria costante e una voglia di metterci la faccia che gli fa onore. Realizzare un soggetto così estremo non è da tutti (tranne a Hong Kong...) e ci vuole coraggio fregandosene del mercato e dei divieti ai minori, esibendo fieramente non solo la violenza ma dei 'bei' nudi frontali (uhhh scandalo!!!) funzionali al racconto. Un racconto in flashback sviluppato da due narratrici: le ottime Weaver (1) e Roudriguez (2).
1) Come con Sly in Jimmy Bobo, il regista gioca con il corpo cinematografico della diva, il suo volto è trattato come un monumento, le smorfie e le rughe ipnotizzano e rendono lo sguardo perforante. Un'altra sopravvissuta...
2) Il coraggio del nudo integrale e senza pudore gestito da Hill evitando il voyerismo da libido pruriginosa aumentando dunque l'immedesimazione nel personaggio. E che personaggio!
La messinscena tranne gli stucchevoli siparietti in stile graphic novel è tutta lì, sincera e coinvolgente, per la credibilità meglio rivolgersi altrove, infatti il punto non è questo. Il punto è il fascino del doppio/diverso inserito in un contesto estremo come quello criminale e ancor di più con delle derive etiche scientifiche interessanti, girato come si deve fare e come può fare un vero director.
Dopo l'incoraggiante Jimmy Bobo sono contento di ritrovare uno dei grandi autori americani: sempre sul pezzo, creativo, sinceramente innamorato della storia e ancora con una credibilità tale da permettersi collaboratori (il ritorno di Moroder...) e un cast di lusso.
Comunque The Assignment è stato uno dei flop più ingiusti della storia del cinema!!!!!!!
Ma chissenefrega!!!!!!!
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