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The Witch

Regia di Robert Eggers vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Witch

di mck
8 stelle

Esemplare compendio di sberleffo satanico : la logica scientifica e il metodo sperimentale sono in mano a noi spettatori contemporanei, mentre i personaggi del XVII° secolo si affidano ciecamente alle inadeguate contromisure al male dettate dall'ignoranza del dogma della fede : messe di fronte al 'mistero' entrambe le parti soccomberanno, tranne...

 
Trilogia Horror ( "It Follows" - "BabaDook" - "the Vvitch : a New England FolkTale" ) / 3 : Tremate! Tremate! ("Mulier, tu es diaboli ianua!" - "Hm... Ok, va bene..."). 




• La Porta dell'Inferno (un Florilegio di Summa Teologica).

“Abbracciare le donne è come abbracciare un mucchio di letame : la donna è figlia della falsità, sentinella degl'inferi, nemica della pace. La donna è la porta dell’inferno, la strada che conduce all’iniquità, la puzza dello scorpione.” 
Tertulliano – De Cultu Feminarum [ Libro Primo, Capitolo Primo, Paragrafo Secondo (I,1,2 - Etc...) ] – ca. 200 d.C.   
    
“Muliere ianua inferi.” 
(Pseudo) Boezio (?) - De Disciplina Scholarium (II, 10) - ca. 500 d.C.   
    
• Agnus Diaboli, Hircus Dei.

Animali semi-antropomorfizzati : le capre così come i delfini sembrano sorridere, e Black Phillip (sodale compagno della volpe ambasciatrice del caos nel vontrieriano “AntiChrist”) lo fa dall'inizio alla fine, specchio scuro del suo omonimo ''giullare di Dio”, Filippo Neri.   

 



Confortorio Sabbatico, Tregenda Pleonastica (Sangue del Loro Sangue). 
   
Un padre [William (Ralph Ineson)], forte e debole al tempo stesso, ugualmente abile (agricoltore, coltivatore, allevatore, cacciatore, falegname) e inetto ( buono solo a spaccar legna e non a...colonizzare, sconfitto dalla segale cornuta che ha reso un campo di stoppie il suo seminativo di mais e dal suo essere ''diversamente estremista'' : atteggiamento sacrificale che lo farà cacciare, con tutta la famiglia al seguito, dall'autorità della comunità puritana di cui ha sempre fatto parte, mentre in un lampo sommesso ch'è una delle sequenze più belle del film si scorge un gruppetto di amerindi ''integrati'' che guardano allontanarsi il nucleo famigliare con indecifrabile espressione ), una madre [Katherine (Kate Dickie)] rimasta imprigionata nella Valle di Arryn ed incapace di districarsi da questo isolazionismo di ripiego per assenza di alternative (si sprecano le metafore sulle donne peggiori nemiche di sé stesse...e delle altre), un figlio (Caleb) ancora troppo giovane per essere un eroe ma non abbastanza per non divenire preda (l'isterica euforia mistica restituitaci con possente furioso vigore dall'interpretazione di Harvey Scrimshaw - che con l'esordiente strega/modella Sarah Stephens condivide l'esplicito momento "the Shining" di un film che collassa e trascende nella luccicanza - è impressionante), due bambini più piccoli [Mercy (Ellie Grainger) e Jonas (Lucas Dawson)] sputati fuori dall'inferno e/o da un film di Peckinpah, un neonato non battezzato per causa di cavillose forze maggiori (la sequenza della sua scomparsa contiene un ottimo intervento di regia e di messa in scena : Thomasin riapre gli occhi e noi con lei, e a quel punto la MdP compie un lento movimento ad arco di 45 gradi in verticale verso l'alto, dalla messa in abisso a picco sul vuoto alla visione frontale verso il bosco, ed ecco che, una volta posizionatosi in asse orizzontale, il PdV della ragazza, fino ad allora coincidente con quello dello spettatore, si sgancia dal nostro), e un'innocente [Thomasin (Anya Taylor-Joy)] pronta a sopravvivere a tutto, tranne a quel che le rimane da fare...  

 


Tratto (per quel che vale) da resoconti e testimonianze (vere, false, sincere, bugiarde) storiche e tribunalizie (cronache e processi dell'epoca), l'opera prima nel lungometraggio di Robert Eggers scorre e procede inesorabilmente lineare -[ non v'è quasi nulla da rilevare sul piano narrativo o di sintassi filmica e grammatica cinematografica : regia compostamente perfetta, fotografia (Jarin Blaschke) pittorica (1.66:1) di trapiantate brume fiamminghe e reimpastate ceneri barocche, musica (Mark Korden : “Cube”, “the Border”) brulicante di archi e corde (anche vocali) straziate in ligetiane lux aeterne, montaggio (Louise Ford) intuitivamente austero, rigogliosamente scarno, severo e spoglio ]- sulla falsariga dello straconosciuto/risaputo : ed è questa la sua forza.

Peccato per il finale : dirompente, ma sterile. O forse mai così prolifico...
Dal perenne cielo grigio piombo allo sguardo limpido, in campo, sottratto alla propria supremazia, dall'assenza di Dio al fuoco di braci mai spente, ai falò che incendiano la notte, alle cupe vampe che s'innalzano al cielo.
Invece di combattere il vero male, nel bosco, fuori, lo si cerca dove non c'è ed è più comodo cercarlo, accanto a sé : e a Thomasin non rimane altro che godersela. Alla grande. Di Grazia.   

• Il Crogiuolo, ovvero : Oida (Guarda!, è tutto vero!).

Una cosa non si può dire dei cattolici, persino dei puritani : che siano iconoclasti. E allora : c'era una volta (1630, in attesa di Salem), nel New England (avete presente la Florida? Ecco, l'esatt'opposto ribaltato non solo geografico; più - indigeni paria e immigrati naturalizzati - R.W.Emerson e H.D.Thoreau, N.Howthorne e H.Melville, E.A.Poe e H.P.Lovecraft, E.Dickinson e R.Lowell, R.Frost e A.Miller, J. Irving e J.Updike, E.Strout e S.King), una famiglia di coloni pellegrini britannici…

- - - - - - - - - - INIZIO SPOILER DIABOLICO - - - - - - - - - - 

 

    
- - - - - - - - - - FINE SPOILER DIABOLICO - - - - - - - - - -

• Ascensione (ControPatibolo). 

Si chiude qui il mio breve viaggio in questa trilogia horror di leggende metropolitane (“It Follows”), fiabe/favole della buona notte (“BabaDook”) e folk-tale (“the Vvitch”).
Sogni d'oro, dunque (Thomasin permettendo).
E occhi aperti (puntati su Robert Eggers).


* * * ¾  -  7 ½        

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Ultimi commenti

  1. Carica precedenti
  2. passo8mmridotto
    di passo8mmridotto

    Non è esattamente il mio genere preferito, ma apprezzo molto la tua recensione. Grazie. Antonio.

    1. mck
      di mck

      Oddio, adesso mi fai venire il dubbio ch'io possa aver contribuito in qualche modo nel farti prendere la decisione di non assistere al film...e invece...te lo consiglio pubblicamente, toh. E tu pubblicamente potrai maledirmi ed invocare un sabba punitivo in caso...

    2. passo8mmridotto
      di passo8mmridotto

      E va bene, Mat, lo vedrò sicuramente, ma in ogni caso non ti maledirò. Grazie ancora. Antonio.

  3. Marcello del Campo
    di Marcello del Campo

    Mat, al termine del tuo esemplare ammirevole excursus su tre film - molto genericamente indicati come horror - confesso che nessuno dei tre mi ha minimamente convinto [VVitch ho provato tre volte a vederlo senza andare oltre la mezz'ora; It Follows l'ho subito sbadigliando con il rischio che la parte superiore della testa mi si rovesciasse all'indietro come una zuccheriera (Rex Stout - Fer de Lance); Babadook risvegliando in me una depressione latente dai tempi 'delle finestre che ridono', presto tradottasi in riso per la prosopopea della 'metafisica kentiana'].
    "Che dire?" (associandomi a yume). Preferisco i brutali grotteschi Wolf Creek e l'ultimo arrivato Don't Breathe sul quale, per fortuna, non si sono dissipati fiumi d'inchiostro. Ciao.

    1. mck
      di mck

      2 su 3: ci può stare... (Don't Breath/Man in the Dark è in lista.)
      La ''natura'' di questa trilogia l'ho spiegata in larga parte all'inizio del pezzo su “It Follows” e con una coda finale al termine di questo su “the Vvitch”, ma - giusto per argomentare un po' di più - si potrebbe dire che la compartimentazione in insieme di questi tre titoli, il far loro assumere una forma tripartita, per quanto mi riguarda, sia scaturita da alcuni fattori peculiari, quali : 1. la loro origine anglofona, 2. una pura casualità temporale dettata più che altro dalla distribuzione italiana, che ha fatto uscire a più ''stretto e breve'' giro tre film invece originariamente licenziati nell'arco di quasi 3 anni, e 3. un più potente (in azione verso la mia 'indole') minimo comun denominatore, ovvero : sono i tre titoli più pompati da certa critica gggiovane che, anche solo per principio - no, scherzo, diciamo: a naso - mi andava di ''smontare''.
      In realtà sia “It Follows” - il film-herpes - che “Babadook” - il film-depr-esso/imente -, pur non essendo manco per mezza cippa quei capolavori sbandierati (ho dato ad entrambi loro un 5.5), li considero a mezza via tra la sufficienza piena e il ''vada a posto che mi fa venire il mal di testa e non si preoccupi, la promuovo, basta che non si offra più di farsi interrogare”.
      Mentre “the Vvitch” è un buon, buon film...e chissà, magari lo considero superiori agli altri perché ha sbagliato di meno (io di certo e di fatto ho sbaDIgliato di meno), forse per via del fatto ch'è quello che ha rischiato di meno (e che - per contro, però - ha pure rAschiato di meno il fondo del barile di una facile, finta complessità : per il film di Eggers si potrebbe usare il termine ''semplessità''...).

  4. mck
    di mck

    Nota (off topic).
    Un consiglio a tutti : mai - e poi mai - pubblicare pezzi su ftv tra la mezzanotte e l'alba successiva : i server del sito da batuffolosi innocenti teneroni si trasformano in affamati mostriciattoli ghiotti di fotografie (me ne hanno sucate 48 in un clic) e in compulsivi duplicatori seriali di pagine (ho dovuto sopprimere - fetus in fetu - la pagina 874254, e sua sorella, la 874257, non me lo perdonerà, mai).
    ------------------------------------------------------------------------------
    PS (in topic).
    Ad ogni modo, come sempre (vero Butters?), the Simpsons Already Did It (prima, e meglio) : da "la Paura fa Novanta, n.VIII - “Easy-Bake Coven, 1649 d.C.” (stag. 09, ep. 04) : https://www.youtube.com/watch?v=bjRsYk00tGE
    - "Ecco come funziona il processo: tu inforchi la scopa e noi ti spingiamo giù dal precipizio"
    - "Cosa??"
    - "Beh...non ho finito! Se sei innocente precipiterai verso un'onorevole morte cristiana, se invece sei la sposa di Satana...sicuramente volerai sulla tua scopa verso la salvezza. A quel punto dovrai tornare qui per la tortura e la decapitazione..."
    - "Duro, ma giusto!"

  5. ezio
    di ezio

    Uno sberleffo satanico....quasi imperdibile (e da vedere ovviamente)...grazie Matteo di averlo sviscerato cosi bene.....

    1. mck
      di mck

      Grazie ma...com'eviscera, strippa e sventra Black Phillip, solo lui ;-)

  6. ilcausticocinefilo
    di ilcausticocinefilo

    Bah, a me è parso uno dei tanti cosiddetti horror iper-esaltati un po' curiosamente degli ultimi anni.
    Il finale sfiora il ridicolo e di certo si fa esilarante (ATT, SPOIL: non solo per via della "fluttuazione" ma anche per via della, diciamo così, caproneria black philippiana che rivela la sua natura effettivamente "diabolica")

    1. mck
      di mck

      Iper-esaltati di per sé e/o dalla critica?
      Se di per sé, direi proprio di no.
      Se dalla critica: fottecazzo :)

      Con la frase "il finale sfiora il ridicolo" (reputandola riferita alla "svolta sovrannaturale"), applicandola a qualsiasi horror e fantasy, si demonizzerebbe metà storia dell'arte. E no, non importa se il twist-che-twist-non-è (qui utilizzato con sarcasmo e con un intento - volente o nolente - "politico") è solo sul finale (RoseMary's Baby) o invece il film dichiari sin da subito come dato di fatto l'esistenza di un übernatürlich (the Exorcist).

    2. ilcausticocinefilo
      di ilcausticocinefilo

      Beh, ma come qualcuno disse una volta, non tutte le svolte (anche quelle soprannaturali) sono create uguali (e comunque, anche se probabilmente non ha importanza, sì non ho mai particolarmente apprezzato neanche L'esorcista)

      È solo che in questo film il discorso sull'inadeguatezza dell'uomo di fronte all'ignoto e la riflessione sulla sua come dire creduloneria che può portar seri danni, mi pare venga un po' sacrificata e soprattutto negata quando si finisce per rivelare che la paranoia della piccola famigliola era del tutto invece giustificata (perché, signori, SPOILERONE le stregacce esistono e pure il diablo)

      Poi non ce l'ho col soprannaturale, col fantasy e quant'altro, ma con la pesantezza
      Se qualcosa è trattato con eccessiva pesantezza e pomposità, come in questo caso, mi lascia freddo
      E la pittoricita e l'ostentata "artisticità" oltreché la cura maniacale per la ricostruzione d'epoca non sostituiscono minimamente una buona storia possibilmente non troppo scontata come invece questa

    3. ilcausticocinefilo
      di ilcausticocinefilo

      Comunque iper-esaltati dalla critica, dalla critica

      Che il pubblico, in generale, non è che l'abbia adorato

    4. mck
      di mck

      No, men che meno parlavo del pubblico!
      Non intendevo dire che ce l'avessi col sovrannaturale, m'interessava capire, rispetto al film e ai generi, come ti rapportavi con essi.
      Hai espresso perfettamemte il tuo parere.

      Come detto, non è un buon film solo per pittoricità della fotografia, ricostruzione d'epoca, etc...
      A me il giochetto/cortocircuito/saltomortale, per i motivi già espressi, è piaciuto un sacco (certo: "...dirompente, _ma sterile_...", in quanto s'accoda alla Fede). Dio rimane a farsi i cazzi suoi, mentre i sabba pullulano e proliferano (sembra quasi - lasciando da parte la Scienza - un reboot della Storia: mo' ci divertiamo un po'...).

    5. ilcausticocinefilo
      di ilcausticocinefilo

      Reboot della Storia, bella questa
      La svolta sì a me è parsa un po' sterile ma soprattutto quella più facilmente preventivabile
      (Altro film dalla svolta "mistica" o meglio forse "soprannaturale" totalmente prevedibile eppure stranamente apprezzato è quell'ormai celebre Il sesto senso che ha dato inizio alla "shyamalanite", peculiare malattia consistente nell'irrefrenabile tentazione di inserire [non importa quando improponibili] colpi di scena conclusivi

    6. mck
      di mck

      "Facilmente preventivabile". La scena "à la the Shining" è lì anche per suggerire quella possibilità.
      Magari senza allargarci troppo, però rispondendo alla tua osservazione: "the Sixth Sense" è un buon film, a cui preferisco però altri lavori dell'autore: su tutti "Lady in the Water" (per me, forse, il suo capo d'opera), "UnBreakable" e "the Village" (per il quale è necessaria molta sospensione dell'incredulità - tra l'altro innescata benissimo -, pur essendo per nulla fantasy).

    7. ilcausticocinefilo
      di ilcausticocinefilo

      Lady in the Water non l'ho visto, ma su Unbreakable e soprattutto The Village hai ragione, sono molto meglio di Il sesto senso nonostante siano generalmente tenuti in minor considerazione (specialmente quest'ultimo)
      Comunque non ho disprezzato neppure Spilt (vedremo Glass quando finalmente riuscirò a vederlo...)

    8. mck
      di mck

      The Visit, Split e Glass (i film della cosiddetta - da me - Blum-Renaissance di M. Night) mi son piaciuti abbastanza (7 pieno a tutt'e 3, con varie gradazioni).

    9. ilcausticocinefilo
      di ilcausticocinefilo

      Beh dai allora vediamo di dare una chance a Glass, anche se The Visit non è che l'abbia proprio apprezzato ed anzi mi ha quasi indotto ad abbandonare per sempre lo Shyamalan-cinema

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