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The Witch

Regia di Robert Eggers vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Witch

di AgentCooper
9 stelle

The Witch è quindi un ottimo esempio di come si fa un horror al giorno d'oggi costruendo la tensione attraverso i dialoghi e una recitazione superlativa.

Infatti, la sventura non spunta dalla terra, | né il dolore germina dal suolo; | ma l'uomo nasce per soffrire, | come la favilla per volare in alto. (5, 6 – 7; 1994)

L'uomo nasce al travaglio, | come l'uccello per il volo. (5, 7; 1959) [Libro di Giobbe]

 

1630, New England. Un uomo di nome William decide di lasciare la contea con la sua famiglia forte della sua credenza religiosa. In questo caso la mano di Dio non centra, l'uomo decide di andarsene di sua spontanea volontà per cercare di rifarsi una nuova vita in una terra promessa. Decide quindi di stabilirsi fuori dal villaggio ai confini con una foresta. 

William è un bigotto molto rigido con sè stesso e la sua famiglia, la preghiera (ossessiva) è un motivo costante per lui. La ragione per cui è così severo con sè stesso è i figli è il peccato originale. William è assolutamente convinto che l'unico che può lavare via il peccato originale sia Gesù Cristo. 

Kate Dickie, Ellie Grainger, Anya Taylor Joy, Harvey Scrimshaw, Ralph Ineson, Lucas Dawson

The Witch (2015): Kate Dickie, Ellie Grainger, Anya Taylor Joy, Harvey Scrimshaw, Ralph Ineson, Lucas Dawson

Grazie alle ricerche di Eggers abbiamo tra le mani un ritratto fedelissimo di quella che era la società del 1600. Costumi, sistema d'illuminazione ma anche il linguaggio, tutto è stato riprodotto e contestualizzato. Il doppiaggio da questo punto di vista ci penalizza un po' dato che non riusciamo a sentire tutte le sfumature della lingua seicentesca.

Dopo un po' di tempo, durante il periodo del raccolto, il più piccolo della famiglia sparisce nel nulla sotto gli occhi di Thomasine. Sentiamo dei rumori, li percepiamo ma non riusciamo a vederli. La famiglia cade nella disperazione e nel tentativo di recuperare il figlio perduto William porta con sè suo figlio maggiore nella foresta. Qui incontrano una lepre. Secondo la mitologia le lepri sono strettamente connesse al ciclo lunare, sono simbolo di fertilità ma al tempo stesso si credeva fossero servi delle streghe. 

Ralph Ineson, Kate Dickie

The Witch (2015): Ralph Ineson, Kate Dickie

Altri animali che vengono nominati o comunque mostrati sono il lupo e la cornacchia. Entrambi questi animali sono connessi all'attività lunare. Il lupo ci viene mostrato come animale guardiano, senza di lui infatti il male ha iniziato ad imperversare all'interno della famiglia. La seconda invece è simbolo di morte. Straordinaria l'immgine allternata dell'infante che diventa cornacchia e becca le mammelle della madre. Quello che viviamo dunque è una sorta d'inferno psicologico. Dio mette alla prova l'uomo, se vogliamo tornare su Giobbe, permettendo a Satana di agire. Il simbolo più comune per rappresentare il diavolo è ovviamente la capra. In questo caso un enorme caprone nero di nome Black Philiph. Molte volte la protagonista lo maledice mentre i due più piccoli gli parlano. E' strano e un po' buffo pensare che il padre si preoccupi tanto dell'integrità morale della famiglia mentre il male serpeggia tranquillamente nel suo giardino.

Dal mio punto di vista però sarebbe sbagliato connettere la capra solamente a Satana, è la religione cristiana che lo vede così. E' in verità simbolo di libertà, di lussuria, di piacere. La protagonista entra in connessione con sè stessa e con la natura. Non a caso il primo gesto che fa è togliersi quei vestiti soffocanti imposti dalla famiglia e dalla società. Thomasine infatti è repressa da una società bigotta e falsa. Ciò che desidera veramente è essere sè stessa e ciò è veramente possibile uscendo dai canoni imposti dalla società.

Anya Taylor Joy

The Witch (2015): Anya Taylor Joy

The Witch inquieta grazie alla sua atmosfera malsana e pesante frutto di una società marcia (il padre che ucciderebbe persino suo figlio minore se fosse veramente servo del diavolo) e senza redenzione. Dio infatti non risponde mai alle preghiere dei protagonisti mentre il capro si fa portavoce dei desideri più nascosti di Thomasine. Il male è quindi reale, lo si tocca quindi con mano ed è quindi più affascinante rispetto ad un'entità volatile come lo è Dio. Il film è quindi un ottimo esempio di come si fa un horror al giorno d'oggi costruendo la tensione attraverso i dialoghi e una recitazione superlativa. 

 

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