Regia di Robert Eggers vedi scheda film
Gli alberi hanno voci e celano segreti, una famiglia esiliata dalla propria comunità vive ai margini di un bosco, i colori desaturati della natura e dei vestiti, degli animali e delle stanze, si muovono sotto la pelle pulsioni e desideri proibiti, si manifestano presagi, si alternano immagini fisse, composizioni pittoriche ai movimenti fluidi della macchina da presa, che segue o precede i personaggi lungo traiettorie ipnotiche, diventano reali i racconti narrati per spaventare, le presenze oscure, i bambini rapiti, le forme di possessione del corpo e della mente – i simboli malefici, un feto animale dentro un uovo, gli occhi sulfurei di un caprone, il becco affiato di un corvo, le legende della paura che afferrano e condannano le vite dei personaggi, l’etica puritana del lavoro che non consente più nessun riparo, la giovane Thomasin che il male finisce per sedurre, un’ombra che le parla con toni rochi e oscuri, la danza notturna delle sorelle e i loro antichi rituali, la natura femminile che si libera dalle catene della morale e della religione, innalzandosi verso il cielo in un’orgia di sangue e sconosciute litanie.
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