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Godzilla

Regia di Gareth Edwards vedi scheda film

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La recensione su Godzilla

di YellowBastard
6 stelle

A sedici anni di distanza dal primo Godzilla a stelle e strisce e a coronamento dei festeggiamenti per il suo 60esimo anniversario dall’originale Godzilla di Ishiro Honda, datato 1954 e a sua volta ispirata proprio da una pellicola hollywoodiana dell’anno precedente intitolato Il risveglio del dinosauro, il lucertolone radioattivo viene strappato dalla ludiche grinfie di Roland Emmeritch, autore nel 1998 di un ibrido tra Jurassik Park e un disaster movie scaduto nel trash, per venire nuovamente celebrato in una pellicola tendenzialmente ossequiosa, ovvero che tende a ricreare collegamenti circostanziati (e gratuiti) al capostipite di Honda, ed estremamente serioso, in quanto privo (come l’originale) di qualsiasi traccia di ironia o di elementi camp (subentrati in Godzilla solo nei successivi sequel/epigoni).

 

Nella MENTE di ZERO: LA RECEN(T)SIONE DI: Godzilla (2014)

ROAR

 

Godzilla andava insomma restituita alla sua dimensione più iconica e universale e viene deciso di affidare questa nuova rilettura americana del kajiu al giovane regista inglese Garreth Edwards, già autore con Monsters nel 2010 di una interessante rilettura su un’invasione di enormi creature aliene, mentre per il copione, tra gli altri nomi, compaiono anche quelli dell’onnipresente David S. Goyer e Frank Darabont.

Edwards, che ha progettato e creato da solo tutti gli effetti visivi del film usando solo il suo computer portatile, cerca di realizzare una storia che renda omaggio all’originale riproponendone sia l’estetica, in un riuscito mix dal sapore retrò fedele alla tradizione e caratterizzata da una certa ingenuità artigianale ma con un budget da grande produzione hollywoodiana, che i contenuti principali recuperandone anche in modo originale gli aspetti ideologici e storici ma, soprattutto, ne emerge una riflessione dell’uomo in una nuova scala evolutiva che vede in Gojira una specie di sistema immunitario del pianeta che si attiva per ristabilire un equilibrio naturale compromesso dall’azione dell’uomo.

 

Il Godzilla di Edwards può definirsi come un B-movie trasbordato, forse anche un po a fatica, nel cinema ad alto budget di serie A, conservando del cinema low budget e della tradizione dei kajiu ega una certa carica eversiva, tra significati angoscianti, metafore allusive per quanto semplificate e quindi facilmente leggibili o immagini di immane distruzione ma comunque filtrate da un uso, consapevole ma non sempre, dei mezzi di un moderno blockbuster americano, senza rinunciare però a un certo citazionismo cinematografico che va da Incontri ravvicinati ad Alien, da 2001 Odissea nello Spazio a Lo squalo.

 

Godzilla: trama, cast curiosità del film del 2014 con Bryan Cranston ed  Elizabeth Olsen – Tvzap

"..mia madre me lo diceva di andare a vivere con lei a Los Angeles!"

 

Quello che ne risulta, però, é un lavoro purtroppo disomogeneo che, tra buone sequenze di suspense e un’epilogo sufficientemente drammatico, tra una buona costruzione di alcuni personaggi, pur inquadrati fin troppo in certi stereotipi di genere, e la totale inclassificabilità di molti altri o dalla loro totale mancanza di profondità psicologica, tra elementi stonati che generano molte perplessità e sequenze di pura magniloquenza o campi lunghissimi alternati a primissimi piani e improvvise incursioni in una San Francisco claustrofobica e dantesca (resa ottimamente grazie alla fotografia di Seamus McGarvey) alla pellicola di Edwards si può rimproverare anche una sceneggiatura semplicistica, un gioco di attese dilatato oltre ogni dire e che ne inefficacia la progressione narrativa, una certa coerenza di prospettiva ma parziale, incapace di riprendere nella sua totalità il suo oggetto del contendere e che, simbolicamente, ne destituisce di epicità mentre le maggiori sequenze, per coreografie e girato, non riguardo affatto i kajiu, teoricamente il clou dello spettacolo, ma “altro” in quanto sembrano come svogliate o mai troppo spettacolarizzate.

 

Tra il cast, non sempre ben definito o dall’apporto altalenante, Bryan Cranston (Malcolm, Braking Bad, L’ultima parola) Aaron Taylor-Johnson (Kick-Ass, Avengers AOU, Tenet) Elisabeth Olsen (Old boy, MCU, I Segreti di Wind River), Ken Watanabe (Lettere da Iwo Jima, L’ultimo samurai, Inception, Memorie di una geisha) e Sally Hawkins (Maudie, La forma dell’acqua, Blue Jasmine).

 

Godzilla (2014) di Gareth Edwards - Recensione | Quinlan.it

"..ora mi vedi... ora non mi vedi più!.."

 

VOTO: 6

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