Regia di Dale Fabrigar, Everette Wallin vedi scheda film
Questo film è il solito clichè. Ne sono stati fatti tanti altri con lo stesso metodo.
Il metodo in se, permette di creare qualsiasi film, parlando anche della spazzatura e dei mostri che vi si possono annidare. Insomma è un modo per dare sfogo gratuitamente alla fantasia.
Peccato che siano tutti B-movie, proprio perchè non hanno nulla di originale.
Li accomuna la telecamera, che ondeggia per tutto il tempo: una simulazione grossolana di un video amatoriale fatto da un ubriaco che fatica a reggersi in piedi, col risultato che dopo un po ti viene il mal di testa o il mal di mare.
Questa è la cretinata che permette di produrre un filmaccio come questo e confondere lo spettatore.
E' come fargli bere un litro di vino prima e durante la proiezione (quindi sono due).
Cosi che lo spettatore meno esperto cade nella trappola, ormai vecchia, della telecamera ubriaca.
Film pessimo, sistema di ripresa pessimo, odioso, fastidioso e offensivo.
Si vuol far passare questa robaccia per un film con una trama, ma è annacquato, senza pathos, infantile e al limite del patetico.
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