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Django Unchained

Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film

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La recensione su Django Unchained

di billykwan
4 stelle

Ho visto tutti gli western che valeva la pena di vedere...e anche tanti altri che non valeva la pena vedere. Django Unchained è uno di questi ultimi. Bei titoli di testa, buona scelta del commento musicale commemorativo, qualche bella immagine tipicamente western...e poi? Ha ragione Marcello del Campo quando vi intravede sprazzi di The Searchers o di Wild Bunch, perché la reazione di Doc Schulz di fronte a Monsieur Candy è la stessa di Pike Bishop di fronte a Mapache. Posso concordare con Alan Smithee quando afferma che il sangue che screzia di rosso i fiori bianchi rende seducente e poetica una scena cruenta.
E' una buona trovata la scena degli incappucciati, che stempera la tensione. Ma si tratta soltanto di momenti, frammenti di cinema che si perdono nel marasma generale.
Non sto a disquisire sul fatto che Django Unchained sia o meno un western. A mio parere vuole esserlo ed è un western, il problema è che si tratta di un brutto western.
Non mi disturbano gli schizzi di sangue ad ogni pistolettata, mi disturba la piattezza della trama, la totale assenza emotiva che trasmettono i personaggi, l'improbalità dei dialoghi e delle situazioni, fino al pirotecnico, delirante finale con Django vestito come il Will Smith di Wild Wild West.
La sola originalità sta nel fatto che non assistiamo ad alcun duello, pressoché immancabile nel western italiano, le morti sono tutte frutto di omicidi, per lo più a sangue freddo.
E' vero che Tarantino cerca forse una nuova via del western, commistionando elementi classici con situazioni tipiche del western italiano, aggiungendo un personale gusto per l'eccesso e la verbosità, ma non è nulla che già non sia stato esplorato.
E nonstante la pochezza di idee Tarantino non rinuncia al protagonismo, dimenticando che il western è talmente grande che l'autore è al servizio del genere, e non viceversa. Ford, Mann, Hawks, e tanti altri, hanno lasciato la loro impronta, hanno spostato le coordinate del genere, ma in maniera sotterranea, senza assurgere a divi, nel rispetto del genere stesso.
Ci sono molti modi per fare un buon western ma, sia che si segua la via tracciata dai maestri, sia che si tenti qualcosa di nuovo, è indispensabile come la storia viene raccontata.
I maestri del genere, un po' provocatoriamente, dicevano che raccontavano sempre la stessa storia, cambiavano soltanto i cavalli.
Il problema di Tarantino è che non ha scelto dei purosangue, ma neppure dei robusti mustang... e il suo Django arriva al finale col fiato corto.

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