Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film
Che a Quentin piaccia il western è cosa nota (basta sentire la musica de l’incipit iniziale del, quello sì, autenticamente politico BASTARDI SENZA GLORIA), così come penso anche ai suoi genitori (basta vedere il nome che han dato al figlio!), ma uno vero e proprio ancora mancava alla sua filmografia.
E adesso continua a mancare, visto che questo qua ne è solo una parodia.
Più che DJANGO UNCHANED (solo per aver in comune col film capostipite l’idea dell’uomo che cerca la moglie o forse perché anche Tarantino voleva avere un DJANGO nella sua filmografia come l’amico Miike Takashi), la pellicola doveva chiamarsi WESTERN MOVIE.
Vediamo ora alcune delle pellicole (o cose) parodiate (magari qualcuna mi potrebbe scappare):
DJANGO
Il titolo, il leit motiv d’apertura, firmato Bacalov, e la presenza del DJANGO autentico Franco Nero, che chiede al ragazzo se sa come si scrive il loro nome.
NASCITA DI UNA NAZIONE
La scena degli incappucciati che rimandano la nascita del Kkk ad altra data.
IL GRANDE SILENZIO
Le figure dei bounty Killer che scendono dalle montagne innevate, a lavorare durante il rigido inverno.
SOLE ROSSO
Il guerriero che fa il bagno nelle acque termali naturali, con le montagne innevate attorno.
Parecchi film, romanzi e fumetti, dove l’addestramento è contro pupazzi improvvisati
La scena dove il giovane nero si allena a sparare contro un pupazzo di neve, riprende parecchi, divertenti, addestramenti, contro sagome di fortuna. Dal fumetto “Storia del West” (dove comparivano spesso personaggi come il Dottor Shultz) in poi ne ricordo molti. Ultimamente ho rivisto OLOCAUSTO, dove, nel ghetto di Varsavia, i coraggiosi sionisti imparavano a sparare contro sagome in cartone di brutti crucchi nazisti di merda.
ZIO TOM- ADDIO ZIO TOM
E’ la pellicola più omaggiata nel film (a questo punto Quentin poteva chiamarlo ADDIO ZIO DJANGO!), a cominciare dal fatto che è girato nello stesso modo, nell’alternare comicità e dramma. E poi c’è il costume scelto da Django per fare il valletto, il negro leccaculo del padrone Calden (che riprende alcuni neri presenti nella pellicola), le torture con uomini nudi appesi a testa in giù, le maschere di ferro, la botola fornace, il finale (che assomiglia a quello sulle Black Panter, dell’altro film), l’ambiguità se la pellicola abbia o meno intenti ideologici contro il razzismo (nel film del 1971 un interessante discorso antirazzismo c’è eccome, qua invece sembra che Tarantino se ne infischi della cosa e serva tutto solo per far casino. Ed è ridicolo pensare a un che di politico nei ripetuti pensieri ricorrenti alla sequenza dello schiavo sbranato dai cani, probabilmente pretesto solo per un po’ di splatter gratuito!).
La trilogia MANDINGO, DRUM- L’ULTIMO MANDINGO e MANDINGA
Ambientazione e combattimenti tra mandinghi.
TAXI DRIVER
Le sparatorie che compaiono verso la fine ricordano quella finale del lavoro di Scorsese (tra l’altro nella lista dei dieci film preferiti da Quentin!).
DRACULA 3D
Non è un omaggio (sono dello stesso anno!). La pellicola di Dario Argento è citata nella mia recensione perché sia lei che il lavoro di Tarantino omaggiano gli albori della stereoscopia con mezzi simili. Dario inseriva un treno di cartapesta sovraesposto al resto della location, Quentin ci mostra una persona che guarda un mezzo a lastre fotografiche che ci offre un 3D visibile a occhio nudo (un antenato del View Master). Le due sequenze sono entrambe simili e suggestive (quella di Argento fotograficamente è più bella!), ma mentre per DRACULA 3D quasi tutti parlavano di “ridicoli treni di cartone”, ogni cosa che tocca il regista americano sembra invece oro colato!
LO CHIAMAVANO TRINITA’
A un certo punto Zio Quentin deve essersi accorto di aver dimenticato d’omaggiare anche il cult movie con la coppia Spencer/Hill. Come fare? Inserire le loro scazzottate nel film quello no (troppo infantili. Lui esige sangue!). E allora? Bè, inseriamo nei titoli di coda lo splendido motivo musicale, così gli italiani sono contenti, loro si bevono di tutto!
Concludo, dicendo che, sinceramente, sembra un film senza né capo né coda. Divertente sì, ma i film belli sono altri (quelli elencati sono oro colato al confronto!). Mi fa piacere non aver sentito, stavolta, neanche un applauso (a differenza del, decisamente migliore, BASTARDI SENZA GLORIA) ma mi mette un po’ di tristezza leggere parecchie opinioni più che positive che cercano nel film ideologie politiche che non ha (la serie SCARY MOVIE contiene molte più gag contro il razzismo!).
Uscendo dalla sala ho detto ai miei amici interinali: “Mi dispiace ma siamo in Italia, questo film è la conferma che, purtroppo, le elezioni le vincerà di nuovo Berlusconi, preparatevi a qualche altro anno di disoccupazione!!!”
Striminzitissima sufficienza per i botti e il divertimento (anche se, a lungo andare, il film diventava ripetitivo e fastidioso!). Sul fronte parodistico recuperate NEWS MOVIE, l’unico vero capolavoro politico del filone!!!
Il soggetto è più o meno lungo come quello di una barzelletta, però il film dura molto di più!
Come al solito con Zio Quentin, bella e riciclata (ma quando canta Elisa un pò meno, mi stavo prendendo a martellate le palle!).
Solo che i brani sembra che non siano al posto giusto, nelle scene giuste, anzi buttati assolutamente a casaccio. La parodia, stavolta, è all'uso che veniva fatto della musica da parte di Riz Ortoloni quando metteva motivi dolci su scene orripilanti per enfatizzare e addolcire l'orrore (CANNIBAL HOLOCAUST e AFRICA ADDIO, per esempio)???
Il titolo (come già detto WESTERN MOVIE o ADDIO ZIO DJANGO erano più indicati) e la testa dei critici. O forse no, mi rende allegro la loro super fantasia. Dovrebbero cambiare mestiere e scrivere un film autoparodistico, magari intitolato CRITICS MOVIE. Sarebbe sicuramente un capolavoro. Se ci mettono tutto questo entusiasmo, credo che il podio di NEWS MOVIE sia in serio pericolo!!!
Tarantino Quentin: "Qua ci sono i fucili, qua le pistole, qua il sangue finto. Se non basta usate anche quello vero, in fondo stiamo girando un incrocio tra una Parodia e un Mondo Movies. 'nsomma, avete carta bianca. Fate quello che vi pare!"
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