Regia di David Mackenzie vedi scheda film
Storia d'amore,in uno scenario apocalittico.
Attraverso una voce narrante,fuori campo,veniamo a sapere che a Glasgow si sta diffondendo una strana epidemia,i primi sintomi che i contagiati percepiscono,sono depressione e un incontrollabile bisogno di piangere, a seguire la perdita dell'olfatto.L'epidemiologa Susan,reduce da relazioni sentimentali fallimentari e afflitta da sterilità, comincia ad indagare sulla strana malattia,nel frattempo conosce lo chef Michael,cinico ed egoista, ma anche roso dai sensi di colpa,con il quale dopo le prime ritrosie,avvia una relazione,prima solo passionale,poi anche sentimentale.Nel frattempo però il morbo si diffonde in tutto il mondo,mentre scienziati e medici si sforzano di indagarne le cause e trovare eventuali rimedi.Dopo qualche tempo,alla perdita dell'olfatto si aggiunge anche quella del gusto, che si verifica dopo una specie di collettivo attacco bulimico.Mentre Susan e Michael diventano sempre più intimi,avviene quello che la ricercatrice scientifica,aveva paventato,la popolazione, dopo attacchi di ira violenta, perde anche l'udito.Proprio a causa di una feroce sfuriata di Michael,Susan spaventata se ne allontana,per poi ritornare sui suoi passi, quando prende coscienza che la violenza è solo conseguenza del misterioso morbo."Dulcis in fundo"anche la vista andrà via,tuttavia stavolta il passaggio è "dolce"preceduto da un grande afflato,un sentimento di riconciliazione, di perdono e di accettazione.Anche Susan e Michael si ritroveranno.
Leggo in qualche recensione l'accostamento con "Melancholia" e condivido, come quel film, anche questo, utilizza un pretesto fantascientifico, per parlare di sentimenti.
L'amore tra i due protagonisti,supera ogni barriera, anche la perdita dei sensi."La sensazione, quando si ama,è che non ci siano limiti corporei tra le due essenze, e che gli amanti si fondano in un unico essere."è la frase che chiosa il film e da cui deriva il messaggio di speranza e di ottimismo, anche in una realtà, veramente apocalittica in cui l'umanità è piombata.
Regia pregevole,fotografia accurata e misurata,convincente l'interpretazione dei due protagonisti,Eva Green e Ewan Mcgregor.
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