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Up

Regia di Peter Docter, Bob Peterson vedi scheda film

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La recensione su Up

di Genga009
8 stelle

Il miglior film di Docter narra, attraverso un intreccio scorrevole ed accattivante, quanto possa essere difficile a volte superare un lutto quando esso rappresenta la perdita parziale di se stessi, del proprio scopo nella vita, della forza che serve, giorno dopo giorno, per andare avanti.

Up è, prima di tutto, una delle storie d'amore più commoventi dell'intera animazione cinematografica e sicuramente, insieme a WALL-E (2008), il film più romantico della Pixar.

Docter crea, plasma e dirige (assieme a Bob Peterson) una fiaba contemporanea pregna di sottotesti sia delicati sia spietati, che avvolge lo spettatore in atmosfere leggere e sognanti. L'intera vita di un uomo, vissuta, con la propria dolce metà, alla costante ricerca della possibilità di coronare il sogno di entrambi, viene sconvolta dalla morte e dal dolore. Gli sforzi di un'esistenza vengono resi vani di fronte all'arroganza e alla crudeltà del potere e del denaro. La monotonia e la senilità sopiscono completamente ogni entusiasmo e l'unica ragione per cui vivere diventa la difesa dei propri fragili e troppo importanti ricordi. La nostalgia porta ad attuare una clamorosa, mirabile e disperata fuga per tentare di inseguire un'ultima volta quel sogno che ormai sembra dover rimanere incompiuto per sempre. I cieli della città si tingono allora di mille colori. I volti dei passanti diventano di colpo increduli osservando, sopra le loro teste, una vecchia, malmessa, variopinta casa scricchiolante sorvolare tetti, palazzi e fili della corrente.

 

 

 

 

Il miglior film di Docter narra, attraverso un intreccio scorrevole ed accattivante, quanto possa essere difficile a volte superare un lutto quando esso rappresenta la perdita parziale di se stessi, del proprio scopo nella vita, della forza che serve, giorno dopo giorno, per andare avanti. Il passato è l'unica forma di consolazione a cui ci si può aggrappare se non si riesce ad accettare la realtà per come si presenta. I ricordi prendono il sopravvento e il comando dei movimenti, divenendo piccole manie nei gesti quotidiani. Le abitudini solitarie rendono sempre più docili i pensieri mentre incupiscono il carattere, che delicato e ferito scolpisce attorno sé un'armatura di asprezza e scontrosaggine per rinchiudersi e rimanere isolato in attesa della fine.

Solamente un'avventura imprevista può scuotere sensazioni tanto viscerali. Sentirsi ancora utili per il presente, ancora in qualche modo amati può salvare dalle ombrosità che avvolgono un'esistenza, la quale, reclusa nell'eterno rimembrare i cari vecchi tempi passati e ormai inesorabilmente persi nell'oblio della memoria, combatte per trovare ancora una volta il proprio scopo per continuare ad esser-ci.

 

 

 

 

Up è un film per famiglie; contemplativo; audace; melanconico ma mai melenso; soave ma mai mellifluo; elegante e sempre sognante. L'incipit del lungometraggio, se fosse stato concepito come cortometraggio a sé stante, sarebbe ancora oggi il miglior lavoro breve dei Pixar Animation Studios. Già durante i primi minuti di visione si percepisce la summa della poetica di Docter, regista abile nel saper dirigere un dramma dal sapore agrodolce e dalla portata hollywoodiana classica in un quarto d'ora; tecnicamente eccelso grazie ad una regia sospesa che agevola il racconto, plasma i caratteri di ascesa prima e discesa dopo degli stati d'animo dei personaggi, proietta su schermo una parabola amara dell'esistenza che non lascia affatto imperturbati.

 

Il film che viene dopo sviluppa l'intenso seppur conciso melodramma ormai appassito, arricchendolo con una trama appassionante che trasporta i protagonisti in un'avvertura avvincente e sanatoria dal pieno respiro romanzesco, espressa con un magneloquiente senso di sfida verso l'ignoto degno della fantascienza di Jules Verne.

 

L'avventura è laggiù!

 

Film inserito nei capolavori della storia del cinema animato. (come capo d'opera)

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