Regia di Karel Reisz vedi scheda film
uno dei film piu' sottovalutati degli anni 70. Un capolavoro misconosciuto sugli esiti della sporca guerra, un anno prima del Cacciatore e due di Apocalypse Now. Un film complesso e sottile, che sotto la solida scorza dell'action-movie ci mostra come il conflitto in Vietnam abbia introdotto nella societa' americana, anche quella piu' borghese e tranquilla, un'andata di violenza e di autodistruzione. La partita di eroina non e' solo un pretesto narrativo; e' la metafora, chiara e potente, di una societa' psicologicamente allo sbando. Ricco di annotazioni e di finezze (la sottile ragnatela di sguardi, pulsioni, reticenze che si instaura tra i tre protagonisti: l'inetto Johnny, l'ambigua moglie e il guerriero carpenteriano Ray), e' anche una malinconica ricognizione sulla fine dell'era degli hippy (il combattimento finale sulle montagne del New Mexico, con luci psichedeliche e musica country). Geniale finale in sospeso: la tempesta per i nostri protagonisti non sembra proprio volersi fermare
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