Regia di Salvatore Samperi vedi scheda film
Secondo capitolo (per fortuna l'ultimo) delle avventure ambientate in trincea e tratte - molto, ma molto, ma molto, ma molto vagamente - dalle strisce di Bonvi (sceneggiatura di Giancarlo Governi). Come nel primo film, di sei anni prima, la storia non esiste ed assistiamo ad una serie di gag demenziali pressochè prive di filo logico, nelle quali i soliti soldati pasticcioni combinano danni a più non posso e vengono perfino sbeffeggiati dall'invisibile 'nemico'. Non c'era certamente bisogno di un secondo Sturmtruppen, soprattutto privato degli elementi fondamentali del primo, cioè Cochi e Renato; però c'è da dire che in questo episodio il cast già ricco di caratteristi viene ampliato con, pure, qualche valido inserimento: compaiono infatti Enzo Cannavale, Francesco Salvi, Serena Grandi, Teo Teocoli, Giorgio Porcaro, Giancarlo Magalli, Franco Oppini, Massimo Boldi, Giorgio Ariani, Bombolo, Leo Gullotta. Ma si ride comunque a denti strettissimi, fra barzellette stantie e caricature grossolane. Musiche orripilanti di Umberto Smaila. L'unico sussulto dei novanta insulsi minuti sta in una battuta di Giorgio Porcaro, amaramente vera: "Generale, devo dirle una cosa importantissima: dei due, chi ha inventato il dialetto sono io"; "Però Abatantuono ha fatto la grana", risponde il generale. 2/10.
Disavventure sul fronte di uno scombiccherato esercito composto da malati di mente, sosia di Stanlio e Ollio, effeminati, infermierine sexy e via dicendo...
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