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Una canzone per Bobby Long

Regia di Shainee Gabel vedi scheda film

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La recensione su Una canzone per Bobby Long

di mmciak
6 stelle

"Una canzone per Bobby Long" diretto nel 2004 da
Shainee Gabel,devo dire che non mi è dispiaciuto,
anche se in alcune cose mi ha lasciato perplesso.

La storia si svolge New Orleans e racconta
che Pursy Will,adolescente triste e sola,torna dopo
la morte della madre e scopre così che nella casa
della madre è abitata da due strani uomini,
Bobby Long,ex professore di letteratura e Lawson Pines,
suo allievo e biografo,che non hanno alcuna intenzione
di andarsene.

Inizia così una convivenza forzata destinata a cambiare.

Il Film è una produzione indipendente ed è il secondo
lungometraggio,primo a soggetto,di Shainee Gabel
che dopo il documentario:"Anthem" del 1997,
si basa dal romanzo:"Off Magazine Street"di
Ronald Everett Capps,e racconta questa storia
dove Pursy torna a New Orleans,e incontra questi
due tipi strani che abitano a casa della madre,
Bobby Long,ex professore di letteratura,che parla
con le poesie e con citazioni di libri e il suo
allievo e biografo Lawson Pines,uomo insoddisfatto
che cerca di scrivere un libro e non riesce mai
a scriverlo,e iniziano una convivenza forzata
che comincia male per tutti.

Ma la cosa comincia a funzionare quando i due
vogliono aiutarla a prendere un diploma.

La pellicola ha un atmosfera malinconica,
con una New Orleans poetica e affascinante,
con delle splendide musiche che rendono
il tutto molto gradevole e coinvolgente,
anche perché riesce a non cadere nella
banalità e lo zuccheroso per ben un ora
e mezza,e ti sorprende la cosa finché dura.

Infatti il tutto credo sia equilibrato
con delle buone caratterizzazioni
e i diversi caratteri che forzatamente
convivono,e il fatto che la realtà
è diversa dalla favole funziona,
però si dimostra pure una sceneggiatura
furba,perché ti fa credere una cosa
riguardo il padre e poi è un altra,
pensandoti di spiazzare ma invece
tu l'hai già capito.

Da segnalare la buona direzione degli Attori
dove spicca un Jhon Travolta in stato di grazia,
che torna a cantare in un Film dopo molto tempo
e che interpreta Bobby Long,ex professore,
menefreghista e ubriacone,che vive di citazioni,
un bravo Gabriel Macht e una splendida e un pò
semi statica Scarlett Johansson.

Nel Cast figurano anche:

Deborah Kara Unger-Dane Rhodes-David Jensen-
Clayne Crawford-Sonny Shroyer-Walter Breaux-
Carol Sutton e Warren Kole.

Invece nel Cast tecnico segnalerei la fotografia
colorata e malinconica di Elliot Davis,le musiche
di Nathan Larson e le scenografie di Sharon Lomofsky,
che rendono una messa in scena efficace e un atmosfera
azzeccata.

In conclusione un Film gradevole,che per molto
tempo riesce a convincerti,per poi cadere
nella parte finale nel "provincialismo U.S.A",
con l'obbiettivo di commuovere lo spettatore,
ma che comunque disegna una New Orleans affascinante,
prima che scoppiasse il terremoto Katrina che ha distrutta
buona parte della città,e costruisce un prodotto a suo modo
sincero,ma anche furbo,che è diretto bene e i protagonisti
sono in una buono stato di forma,e che nonostante
un budget risicato,e con un un linguaggio narrativo liscio
e scorrevole e che racconta per una vicenda che comunque
ti coinvolge.

Il mio voto: 6,5.

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