Regia di Gábor Reisz vedi scheda film
FESTIVAL DI VENEZIA 80 - ORIZZONTI - PREMIO MIGLIOR FILM
Abel deve sostenere gli esami di maturità. È sempre stato piuttosto bravo a scuola, ma l'innamoramento con la sua compagna Janka, fino a poco tempo prima solo amica del cuore, lo distrae dallo studio e non gli permette di concentrarsi su quell'ultimo sforzo che, qualora superato nel migliore dei modi, confermerà alla esigente famiglia piuttosto acculturata ed attenta al profitto scolastico del figlio, la sua diligenza di quest' ultimo in qualità di studente.
Il giorno degli esami orali, dopo che gli scritti sono stati ben superati da Abel, un argomento che trova impreparato lo studente finisce per compromettere completamente l'esame, fino a farlo bocciare.
Per giustificare il proprio fallimento, il ragazzo adduce tale bocciatura al fatto che il professore interessato, generalmente apprezzato dai suoi compagni di scuola, non abbia gradito che il giovane si sia presentato in aula con una giacca forgiata della coccarda dedicata alla festa nazionale.
Tale particolare, apparentemente innocuo, innesca, grazie all, intervento di una zelante ed abile giovane giornalista in carriera, un caso politico e sociale nell'Ungheria di oggi, divisa politicamente e culturalmente.
Il bel film di Gabor Reisz, già noto per i suoi precedenti For some inexplicable reason (2014 visto al TFF 32) e Bad Poems (2016 visto al TFF 36), utilizza un piccolo cavillo in grado di dividere e suscitare scalpore, per mettere a nudo alcune ferite ancora presenti in un paese ancora molto diviso in relazione al suo recente passato, alle prese con una incerta identificazione della propria identità nazionale.
Coerentemente premiato in sede alla sezione Orizzonti, Explanation for everything si è rivelato una delle sorprese più apprezzabili e fresche di Venezia 80.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta