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Challengers

Regia di Luca Guadagnino vedi scheda film

Commenti brevi
  • Geniale l'idea di raccontare il "menage a trois" attraverso il tennis, sport dove si può giocare in 2 e in 4, ma non in 3. Mischiando varie timeline, ne esce un thriller sentimentale, la cui tensione trainante è determinata dal carpire le vere emozioni di fondo dei protagonisti.Finale-incognita che ne amplifica il fascino.

    commento di _Rocky_
  • La regia "geometrica" ed elegante di Guadagnino si sposa bene con uno sport dalle coordinate e dalle movenze appunto geometriche ed eleganti. Ma il bel vedere non salva "Challengers" da un andamento narrativo alquanto piatto. I sottotesti erotici della storia a tre non mi ha mai riscaldato. Come non mi ha convinto l'uso ripetuto del sound bridge.

    commento di Peppe Comune
  • Piaciuto molto, ma avrei scelto altri attori per renderlo sublime.

    commento di musillo
  • Non mi e' dispiaciuto,ma questi avanti e indietro nelle tempistiche che durano per tutto il film sono davvero noiosi ...poi che siano serviti per il "triello" ...boh....comunque per me tre stelle,stop!!

    commento di ezio
  • Bello ! Bravo Guadagnino, finalmente dopo tanti film farlocchi (non sempre) ce l'ha fatta a farne uno veramente gustoso.

    commento di monsieur opal
  • Più apparenza che sostanza in questo mediocre e vacuo lungometraggio che non riesce a coinvolgere lo spettatore. Orribili le scene di tennis. Tanto divertente quanto prevedibile il finale.

    commento di gruvieraz
  • Secondo me non mette e non toglie niente al solito triangolo: nessuna magia, poesia, tanto meno erotismo. La protagonista non è per niente sexy e piuttosto fragilina per una tennista. Fastidiosa la quantità esagerata della pubblicità indiretta. L' unica cosa che si salva è il finale.

    commento di Arco
  • Deludente deriva tecnicista, ma già se ne vedevano i segni progressivi ed altalenanti, film dopo film, di Luca Guadagnino, che sacrifica un cinema forse imperfetto ma sincero e con una sua forza (Io sono l’amore, Chiamami col tuo nome), a confezioni estetiche e sociali furbe, patinate, volutamente "cool".

    leggi la recensione completa di Barone Cefalu
  • Se questo è un film di spessore, allora dovremmo rivalutare anche Lino Banfi e Alvaro Vitali, perché portavano in scena Edwige Fenech. Voto: 4

    leggi la recensione completa di andenko
  • Recensione di getto, di pancia, super istintiva come piace ad @Alvy, che mi ha detto che è un ottimo antitodo per il blocco dello scrittore e un ottimo modo per rispolverare la mia grafomania - per ora - cristallizzata.

    leggi la recensione completa di CineNihilist
  • Narrazione coinvolgente, avanti e indietro come una partita di tennis, che forse è il vero problema del film. Da un film sponsorizzato dall’ATP, il tennis poteva essere trattato meglio.

    commento di Monfr
  • A furia di battere le palle in campo me le hanno rotte...

    leggi la recensione completa di imperiormax89
  • Due giocatori di tennis s'invaghiscono di una loro collega, costretta poi ad abbandonare l'attività a causa di un infortunio. Quel che conta non è chi, fra i due, si sposerà la ragazza, né tantomeno la lunga partita fra i due amici/rivali, inframmezzata da lunghi flashback, ma il rapporto fra i due giocatori.

    leggi la recensione completa di Marco Poggi
  • Tanto fumo, poco arrosto.

    commento di sfrisolo
  • Un film ambientato nel mondo competitivo del tennis che è, in realtà, una evidente metafora della situazione “vittima/carnefice”. Una donna tiene in scacco due uomini, il marito e l’ex fidanzato! Guadagnino più basico del solito va dritto al sodo e con sequenze spettacolari gioca la palla di un incredibile tie-break! Applausi!

    commento di Brunoarceri