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Dune

Regia di Denis Villeneuve vedi scheda film

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Marco Poggi

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La recensione su Dune

di Marco Poggi
7 stelle

Denis Villenueve si concentrata sulla prima parte del primo romanzo della saga di "Dune", mettendo in campo, come fece David Lynch a suo tempo, un cast di attori noti al pubblico. L'inizio è lento (serve, però, a presentare il giovane protagonista, i personaggi di contorno e gli antagonisti della vicenda); poi, arrivano i tradimenti e si combatte.

Il regista francese Denis Villenueve non ha fretta di raccontare e si concentrata sulla prima parte del primo romanzo della saga di "Dune", scritto da Frank Herbert mettendo in campo, come fece David Lynch a suo tempo, un cast di attori noti al pubblico. L'inizio è lento (serve, però, a  presentare il giovane protagonista, i personaggi di contorno e gli antagonisti della vicenda); poi, quando spuntano fuori gli intrighi di palazzo e i traditori, il film si ravviva con scene d'azione ben fatte. Film di fantascienza che apre a un mondo desertico e insidioso (essenzialmente parla di una madre e di un figlio della casata degli Atreides, che hanno dei poteri straordinari e in fuga dalle truppe del perfido barone Harkonnen, che atterrano aul pianeta Arrakis, pieno di vermi giganteschi e di predoni dagli occhi blu)  nel quale persino Jason Momoa dimostra la sua bravura nella parte del fedele Duncan.Il cast è valido (c'è persino Zendaya, che è al centro dei sogni prenominotori del Paul Atreides di Timohée Chalamet,- una faccia da schiaffi chiamata a rimpiazzare, con i suoi tormenti ed i suoi silwnzi il Kyle MacLachlan di David Lynch -, anche se gioca un tuolo matginale e non cebntrale, comne si credeva dai trailer), le scenogtrafie imponnti le astronavi con le ali a forma di libellula conquistano, come anche il modo di combattere dei personaggi (dei coltelli affilati, che secondo la leggenda diventata realtà, ispirarono  a George Lucas le spade laser della sua saga fantascientifica degli Skywalker)  c'è però questa lentezza centrale che rischio di disorientare il neofita, ma che  si sopporta. Insomma, la nuova incurcione sul pianeta Arrakis è promossa, in attesa di una seconda parte che si spera verrà girata sempre con gli stessi dovuti modi.

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