Trama
Paul Atreides, giovane brillante e di talento nato con un grande destino che va oltre la sua comprensione, dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell'universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e alla sua gente. Mentre forze maligne si fronteggiano in un conflitto per assicurarsi il controllo esclusivo della più preziosa risorsa esistente sul pianeta (una materia prima capace di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità), solo coloro che vinceranno le proprie paure riusciranno a sopravvivere.
Approfondimento
DUNE: DAL CAPOLAVORO DI HERBERT
Diretto da Denis Villeneuve e sceneggiato dallo stesso con Jon Spaihts ed Eric Roth, Dune ha al centro della storia il giovane Paul Atreides, erede al trono del più importante pianeta dell'universo conosciuto, Arrakis. Suo padre, il duca Leto, governa il pianeta desertico la cui principale risorsa naturale è una droga - soprannominata la spezia - in grado di conferire a chi la usa poteri sovraumani. Tale caratteristica rende Arrakis bersaglio di violente battaglie e fa sì che vi sia una costante minaccia di tradimenti politici. Sebbene abbiano bisogno dell'aiuto del popolo Fremen, gli Atreides insistono nel voler mantenere la loro autonomia e nell'affrontare da soli gli arci nemici Harkonnen e i giganteschi e spietati vermi della sabbia. Cresciuto in una sorta di bolla tra mille privilegi, Paul si ritroverà presto a doversi preparare per raccogliere l'eredità del padre e per l'inevitabile battaglia che verrà.
Con la direzione della fotografia di Greig Fraser, le scenografie di Patrice Vermette, i costumi di Jacqueline West e le musiche di Hans Zimmer, Dune è l'adattamento dell'omonimo romanzo di Frank Herbert e segue l'epopea di Paul, giovane che il destino metterà al centro di una lotta di potere intergalattica. Figlio dell'amato re Leto e di Lady Jessica, potente sacerdotessa e combattente, Paul dovrà superare le sue paure e spingersi inesorabilmente verso il deserto del pianeta Arrakis, abitato dai Fremen e chiamato da loro Dune. Pubblicato nel 1965, il lavoro di Herbert è considerato uno dei libri più influenti del XX secolo ed è stato fonte di ispirazione per molti film. "Ho scoperto il libro quando ero adolescente e sono rimasto totalmente affascinato dalla sua poesia e dal suo modo di parlare della natura, la vera protagonista della storia", ha sottolineato Villeneuve. "All'epoca, studiavo scienze ed ero indeciso su cosa fare da grande: il regista o il biologo. Improvvisamente, l'approccio di Herbert all'ecologia mi ha dato una nuova prospettiva, più potente e più ricca. Ha saputo magistralmente creare magnifici ecosistemi dal nulla. La sua esplorazione dell'impatto e del caos generato dal colonialismo era una metafora del XX secolo, valida ancora oggi. Ed è in tale contesto che ha ambientato la storia di un giovane alle prese con la sua identità e alla ricerca del proprio posto nel mondo, proprio come ero io allora".
"L'iniziazione di Paul avviene sullo sfondo di rivalità familiari, conflitti tribali, oppressione sociale e disastro ecologico su un pianeta austero", ha proseguito il regista. "Da quando faccio il regista, sognavo di adattare il lavoro di Herbert. Per me, è stata una vera sfida riuscire a individuare i misteri della trama, le debolezze dei personaggi e i loro punti di forza, così come tutte quelle caratteristiche che rendono accattivante una storia dalla vasta portata drammatica. Herbert è andato ben oltre la fantascienza e ha costruito anche un esemplare rapporto tra padre e figlio, che mi ha spinto a voler raccontare la vicenda dal punto di vista di ognuno dei componenti della famiglia Atreides, tutti chiamati ad affrontare il loro destino, sia psicologicamente sia politicamente. Herbert studiò storia e viaggiò per l'intero pianeta Terra: assistendo in prima persona a diversi eventi, prese ispirazione da essi pur ambientando il tutto in lande sconosciute e desertiche. Poi ci sono tantissimi altri aspetti dell'opera da non sottovalutare: la questione sociale, il rapporto madre-figlio, i forti personaggi femminili... seppur figlio degli anni Sessanta, il romanzo di Herbert trasuda un'incredibile modernità e urgenza, rivelandosi quasi senza tempo e visionario"
Curiosità
COMMENTO DEL REGISTA
"Adattarsi o morire. Questo era il mio mantra durante la lavorazione di Dune. Il deserto ha i suoi modi per riportarti al tuo vero io, e liberarti dalle abitudini marce. Devi evolvere per sopravvivere all’esperienza. La realizzazione di questo film è la risposta a una vecchia chiamata, con radici più profonde di quanto immaginassi. Riguardava il destino, la fede e l’istinto, l’alienazione coloniale e il libero arbitrio. Ho parlato di Frank Herbert come il mio nuovo profeta, e del suo romanzo come la mia Bibbia. La natura era il mio Dio. Il silenzio, il mio Spirito Santo. I venti della realtà spostano le sabbie, scolpiscono nuovi paesaggi, cancellano i punti di riferimento: ho pregato per evitare di perdermi. Grazie a Frank, sono tornato vivo. Di ritorno dall’erg, faccio il gioco della profezia. Dune è stato sognato e approntato per l’esperienza cinematografica. Il grande schermo non è semplicemente un altro format, è il centro del linguaggio cinematografico. La forma originale. Quella che resisterà alla prova del tempo".
Il cast
A dirigere Dune è Denis Villeneuve, regista, sceneggiatore e montatore di origine francocanadese. Nato nel 1967 nel Québec, Villeneuve ha esordito nel 1998 con Un 32 août sur terre, opera presentata al Festival di Cannes nella sezione Un certain regard e amata in altri 35 festival cinematografici di tutto il… Vedi tutto
Trailer
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- Miglior montaggio a al Premi Oscar 2022
- Miglior scenografia al Premi Oscar 2022
- Miglior fotografia a Greig Fraser al Premi Oscar 2022
- Miglior sonoro al Premi Oscar 2022
- Migliore colonna sonora originale a Hans Zimmer al Premi Oscar 2022
Commenti (40) vedi tutti
Maestosamente immersivo nel suo mondo sci-fi opulentemente progettato, il lungometraggio di Villeneuve poteva comunque offrire delle scene di battaglia meno frigide e calcolate. Rimane un buon blockbuster.
commento di Stefano LAnche meno, eh....quante supercazzole pseudo- filosofiche da parte del regista per un film fantastico a volte suggestivo ma a volte anche palloso
commento di buranFilm eccellente anche se per me all'inizio non si capiva nulla .
commento di Salvatorea94Una delle mie piu' grandi esperienze cinematografiche... visto in una bella sala, con schermo grande e ottimo audio.
commento di LordClamMolto lungo, molto noioso. Le battaglie stellari hanno dato quello che dovevano dare. La cos più bella è la citazione del cadavere di Che Guevara.
commento di ClochardFantasy fantascientifico dalle atmosfere mistiche e oniriche, che si prende tutto il tempo per raccontare mondi e personaggi, fungendo da pura introduzione ad una saga non ancora quantificabile. A tratti affascinante, malgrado una trama abbastanza piatta e dei personaggi non proprio accattivanti.
commento di Fanny SallyMamma mia. Denis, sei riuscito nel difficile compito di trasformare un film di fantascienza evocativo e visionario in una telenovela: praticamente è come vedere Beautiful con laser e astronavi. Un solo pensiero caro amico, lascia perdere. Ci sono altri lavori più adatti a te. Il regista per favore, no!
commento di PolpMamma mia Denis. Sei riuscito nel difficile compito di trasformare un film di fantascienza evocativo e visionario in una telenovela: praticamente è come vedere Beautiful con le astronavi è Ridge con il laser in mano. Un solo pensiero caro amico, lascia perdere. Ci sono altri lavori più adatti a te. Il regista per favore, no!
commento di PolpMamma mia. Denis, sei riuscito nel difficile compito di trasformare un film di fantascienza evocativo e visionario in una telenovela: praticamente è come vedere Beautiful con laser e astronavi. Un solo pensiero caro amico, lascia perdere. Ci sono altri lavori più adatti a te. Il regista per favore, no!
commento di PolpMi aspettavo molto, ho avuto di più. Ho goduto come un riccio. Capolavoro.
leggi la recensione completa di tobanisLento e noioso
commento di GIUSEPPE58Solito polpettone noioso di questo regista. Forse un po' meno pesante e noioso di Blade Runner e Arrival. Voto 6
commento di arcarsenal79Versione più sobria del capolavoro di Herbert, ma filologicamente più corretta rispetto a quella lynchiana/jodorowskiana piena di barocchismi e fronzoli datata 1984. I temi messianici ed ecologisti risaltano bene, ma su tutto giganteggia una messa in scena grandiosa e un uso sapiente degli effetti speciali. Il "vermone" ritornerà in un sequel...
commento di Arch_StantonUn film finalmente degno di questo genere! Grande regia, grande visione. Ti soddisfa. Anche se è solo un primo episodio di una lunga serie di sequel. Voto 7
commento di GARIBALDI1975Megaprogettone Usa che, privi come sono di una storia antica, si immedesimano (e fanno soldi) volentieri in queste saghe fantascientifiche e pseudofilosofiche la cui sostanza resta però assai puerile. Qui la messa in scena è grandiosa e la regia di gran qualità sebbene il contenuto resti comunque quello lì.
commento di bombo1Affascinante e appassionante.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiUn senso epico è mantenuto dall'inizio alla fine con maestria notevole e musiche che magistralmente accompagnano il tutto. Un velo mistico si sovrappone ad una narrazione che trovo azzeccata. Non bisogna avere aspettative nell'approccio a questo film, solo la consapevolezza che è il primo atto di un dramma solido ed eroico
commento di Gibbon92E bravo Villenevue!
leggi la recensione completa di emilL'Eletto, il viaggio iniziatico, il deserto, i contrasti psico-religiosi... che noia. Non solo sempre la solita storia, ma per di più narrata con un grado di pomposità inaudito. Pesantezza pura. E "Scemolotto" si vede che non sa proprio che pesci pigliare...
leggi la recensione completa di ilcausticocinefiloBla-bla-blattari. Dico a voi. Dormivate quando Lynch ne faceva un capolavoro? Eravate al cinema (quale film?) quando Villeneuve girava "Arrival", il più bel film di fantascienza della storia? Questo primo capitolo è una meraviglia. Aspettiamo (aspettateVi, p una micaccia...) il secondo.
commento di leporelloBellissimo, visivamente maestoso, era dai tempi del primissimo Guerre Stellari che non vedevo un film di fantascienza capace di trasportarti così. Storia bellissima e attuale, attori veramente bravi.
commento di mrsbakshiTanto fumo e poco arrosto per questo noioso film.
commento di gruvierazIl topastro è il simbolo dell'evidenza.
leggi la recensione completa di mckfilmone pazzesco, il massimo a cui può aspirare oggi un film di fantascienza, quindi non al livello di blade runner ma quasi
commento di carloz5Mah... ho interrotto e cambiato genere dopo mezz'ora di film. Mi capita raramente, ma non essendo riuscito a vederlo mi astengo dal voto finale.
commento di albiclaBellissimo, interpretazione ammirevole, musiche azzeccatissime.
commento di CicciobaliccioSpazzatura, spezzoni sconnessi senza nessuna trama
commento di CaridorcIl compito di Villeneuve , trasporre in immagini l'opera messianica, mistica e ecologica di F. Herbert avrebbe scoraggiato chiunque tant'è che quello che si è avvicinato di più è certamente il "non film" di Jodorowsky al quale si è ispirato D. Lynch per il suo "polpettone" massacrato da un montaggio schizofrenico. Da vedere SOLO al cinema
commento di ripley2001Ultimamente nelle promozioni cinematografiche si sente spesso "SOLO AL CINEMA" nel senso che non si trova in streaming, ma per DUNE "SOLO AL CINEMA" vuol dire che va "vissuto" esclusivamente in un sala cinematografica
commento di maxpax4567Anacronistico
leggi la recensione completa di GiacomoG"Dune" è un buon distillato di magniloquenza visiva unita ad un'adeguata aderenza al romanzo ispiratore. Denis Villeneuve riesce a desacralizzare i canoni della fantascienza avvolgendola in piani di ripresa carichi di "umana" immaginazione. Quando le esigenze economiche del mainstream si sposano bene con le sollecitazioni autoriali del cinema.
commento di Peppe ComunePrima parte di una saga che parte molto bene. Da vedere assolutamente al cinema.
commento di Utente rimosso (CineWorld2000)Dune è un romanzo fantascientifico del 1965 di Frank Herbert. Questo il punto di partenza imprescindibile! 1965!!!
leggi la recensione completa di BradyPessimo adattamento di Denis “(ma hai visto Polytechnique?)” Villeneuve del romanzo fantascientifico di Frank Herbert, ma che non nasconde di attingere a soluzioni visive dalla versione di Lynch, a sua volta ereditate dall'oramai famoso storyboard di Jodorowsky.
leggi la recensione completa di Barone CefaluSecondo me un grande film. Sì, a volte calco la mano nella seguente mia recensione ma più passa il tempo e più questo film mi cresce dentro. Grandioso, maestoso, epico, sensazionale, prodigioso, oserei dire principesco e gigantesco.
leggi la recensione completa di 79DetectiveNoirConsigliato?! Per chi vuole qualcosa di nuovo e autorialmente fatto bene, allora sì. Anche perchè si preannuncia una nuova saga. Un po' come il Signore degli Anelli per intenderci.
leggi la recensione completa di imperiormax89Denis Villenueve si concentrata sulla prima parte del primo romanzo della saga di "Dune", mettendo in campo, come fece David Lynch a suo tempo, un cast di attori noti al pubblico. L'inizio è lento (serve, però, a presentare il giovane protagonista, i personaggi di contorno e gli antagonisti della vicenda); poi, arrivano i tradimenti e si combatte.
leggi la recensione completa di Marco PoggiSplendido, sia da punto di vista tecnico (costumi, paesaggi, fotografia, effetti speciali, musica) sia per la regia e la sceneggiatura che si prendono tutto il tempo per farci conoscere i vari personaggi e ci permettono di apprezzare la bellezza dei paesaggi e degli ambienti interni. Da vedere rigorosamente in sala.
commento di mosez78scespiriano
commento di sfrisoloUn kolossal generazionale.
leggi la recensione completa di Malpaso