Regia di Denis Villeneuve vedi scheda film
Un kolossal generazionale.
La recensione che segue la trovate anche sul mio blog.
Non è semplice raccontare il Dune di Denis Villeneuve. Tralasciando il discorso sull’odissea produttiva del titolo, che già può far intuire le dimensioni ed annesse difficoltà di un progetto di tale portata, l’opera in sé non si presenta esclusivamente come un grande film di fantascienza, ma anche come una riflessione sulla nostra contemporaneità, sul colonialismo economico ed il peso della religione, o meglio del suo simbolismo. Una riflessione spezzata a metà, purtroppo, dato che la storia tratta dai romanzi di Frank Herbert necessiterà almeno di un sequel per finire di essere raccontata.
Senza svelare nulla della trama, Dune racconta di lotte tra vassalli, intrecciando intrighi politici in un futuro lontano, dove ad attirare è la Spezia, ricavabile solo dallo sfruttamento incessante di Arrakis, un pianeta desertico, il tutto a danno della popolazione indigena. Villeneuve, nel raccontare questo grandioso mondo visionario, non ha il minimo timore di prendersi tutto il tempo di cui la storia ha bisogno per farsi grande, anelando con successo ad un respiro epico che permetterà all’opera di farsi ricordare nella storia del cinema recente.
Perché questo è Dune: un kolossal generazionale, l’esecuzione perfetta di una serie di maestranze, dalle musiche di un Hans Zimmer ai massimi livelli alla fotografia suggestiva e crepuscolare di un Greig Fraser in odore di Oscar, senza parlare dell’eccellente lavoro fatto da scenografi e costumisti, capaci d’immergere lo spettatore in un mondo nuovo e credibile, coadiuvati anche da effetti speciali all’avanguardia in quanto a fotorealismo; il tutto gestito ed indirizzato in perfetta armonia dalla mano esperta di Villeneuve, giunto alla sua prova registica più matura, capace di valorizzare al meglio tutte le sue risorse e di dare alla luce un’opera che è il manifesto positivo di ciò che Hollywood può ancora offrire quando tirata a lucido.
Dune è la semplice bellezza di farsi raccontare una storia sconosciuta, il fascino di farsi assorbire da un mondo che ci è completamente estraneo, ma nel quale si crede. Dune è un’opera che esalta il cinema come esperienza sensoriale, un viaggio verso orizzonti inesplorati, un cult destinato a rimanere. Forse parlare di Dune non era poi così difficile.
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