Regia di Denis Villeneuve vedi scheda film
78ma MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA 2021 – FUORI CONCORSO
Cellulari obbligatoriamente spenti e impacchettati per la prima veneziana del remake di Denis Villeneuve del classico della fantascienza già portato sullo schermo nel 1984, opera che si contraddistingue negativamente per essere l'unico film di David Lynch che io non abbia adorato.
Ero abbastanza curioso di vedere quindi se Villeneuve, altro cineasta da me solitamente molto apprezzato, avrebbe superato il maestro di Missoula. Purtroppo devo concludere che forse c'è qualcosa in Dune che non si adatta alle mie corde, perché anche questa versione del 2021, pur concedendogli quel che gli spetta sul versante della spettacolarità ove ovviamente supera il precedessore, mi ha lasciato freddo.
E' senza ombra di dubbio film magnificente sotto i profili del production design e degli effetti in CGI, tra astronavi a forma di libellula e vermoni della sabbia colossali, e vanta un sonoro onestamente pazzesco. Tuttavia con questo remake di un classico della fantascienza Villeneuve non riesce ad emozionare e strabiliare non solo gli occhi ma anche l'anima come gli era riuscito con la sua superba versione di Blade Runner, fermandosi qui ad una ben diretta confezione dell'ennesima saga spaziale simil-Star Wars (dico saga anche perché questa volta, a differenza che negli anni 80, il materiale è stato suddiviso in più capitoli che usciranno anche nei prossimi anni).
Il cast stellare, Chalamet in testa, fa il suo lavoro, ma la vera star è l'immenso vermone, la cui prima apparizione rappresenta l'unico vero momento di tangibile tensione, mentre altri snodi della trama, che non sto qui a riassumere, sono francamente accompagnati da un certo disinteresse.
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