Regia di Mazen Khaled vedi scheda film
Visto al Fetsival di Venezia 74
è un film ricco di messaggi, forse troppi.
è la storia di questi ragazzi di Beirut e della loro vita da perdigiorno, affascinati dalla possibilità di unirsi a gruppi di estremisti mussulmani ma forse semplicemente per parlarne. prorpio durante una di queste loro giornate insieme al mare capita un brutto incidente e li costringe a imbattersi nel mondo che hanno sempre evitato.
il film ha rmandi chiarissimi alla simbologia cattolico-cristiana, spesso i ragazzi sono ritratti in pose di famosissimi quadri religiosi, la deposizione del caravaggio e il Cristo morto del Mantegna per citarne 2 dei più famosi, alternate ad inquadrature di virili corpi marchili che si strusciano, si accarezzano, si toccano non dichiarando ma in modo implicito facendo riferimento a rapporti omosessuali.
tutto questo in un film a tema mussulmano, dove più della metà è la descrizione dei riti funebri di questa religione.
come detto c'è tanta ciccia al fuoco, forse troppa, e forse a volte si è voluto più colpire con le immagine che con contenuti reali.
Interezzanti le discussioni in famiglia per decidere se si tratti si una morte da martire o meno, e di conseguenza quale trattamento riservare alla salma.
giudio finale: interessante se visto con gli occhi curiosi di chi vuole vedere da dentro certe cerimonie mussulmane, meno se si cerca chissà quale messaggio perchè nascosto tra i troppi presenti.
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