Trama
Charrière prova a sopravvivere al mondo della malavita parigina del 1931. Frequentando le persone sbagliate, finisce per essere accusato ingiustamente di omicidio e detenuto in un carcere sudamericano, immerso nella giungla. Qui, pianifica la sua evasione con la complicità del falsario Louis.
Approfondimento
PAPILLON: IL PALCOSCENICO DELLA PRIGIONE
Diretto da Michael Noer e sceneggiato da Aaron Guzinowski, Papillon racconta la storia di Henri "Papillon" Charrière, uno scassinatore della malavita parigina che viene incastrato per omicidio e condannato a scontare la pena nella famigerata colonia penale sull'Isola del Diavolo. Determinato a riconquistare la libertà, Papillon crea un'improbabile alleanza con l'eccentrico contraffattore, anch'egli condannato, Louis Dega. In cambio di protezione, Dega accetta di finanziare la fuga di Papillon, creando con questo un legame di amicizia duratura.
Con la direzione della fotografia di Hagen Bogdanski, le scenografie di Tom Meyer, i costumi di Bojana Nikitovic e le musiche di David Buckley, Papillon è l'adattamento dell'omonimo romanzo autobiografico di Henri Charrière che, pubblicato in Francia nel 1969, è stato già trasposto al cinema nel 1973 da Franklin J. Scaffner (Papillon, interpretato da Steve McQueen e Dustin Hoffman). Il regista Michal Noer lo ha presentato così. "Vedo Papillon come una storia d'amore raccontata nelle condizioni più estreme immaginabili. Un film sulla fuga da una prigione di due uomini che inizialmente creano un accordo di protezione in cambio di denaro, ma finiscono per essere attaccati insieme dal sangue, dal sudore e dalla paura dell'isolamento. Papillon non è indistruttibile: impara presto che la sua amicizia con il compagno Dega è un motivo per rimanere in vita. Attraverso Dega, Papillon scopre che la solitudine e l'essere soli sono due entità separate e che la vera lealtà tra gli uomini non si trova nel denaro, ma nell'amore, nel rispetto e nell'onestà."
"Anche il mio film d'esordio R (co-diretto con Tobias Lindholm) raccontava una storia di prigione, ma non sto rivisitando il genere, né il libro o il film originale a causa di un'ossessione sui temi carcerari. Sono affascinato dalle somiglianze che una prigione condivide con un palcoscenico: ognuno ha un ruolo da svolgere. Devi tenere alta la guardia e la maschera, per non mostrare a nessuno la tua vera paura o debolezza. Questo è un tema di assoluta rilevanza nell'attualità di oggi, perché ci sono uomini e donne imprigionati in tutto il mondo ora più che mai."
"Henri Charrière ha scritto il suo libro autobiografico trattandolo come un racconto sugli uomini, sulla prigionia e sulla tenacia dello spirito umano. Scegliamo di raccontare di nuovo questa storia come una storia d'amore, scritta con il sangue e con la paura. Quello che penso - e che tutti abbiamo capito durante le riprese delle scene d’isolamento - è che c'è solo una cosa peggiore della prigione: la sensazione reale di essere soli. Ecco perché Papillon è prima di tutto, una storia d'amore piena di speranza. Riguarda ciò che ci rende veramente indistruttibili: l'amore."
Il cast
A dirigere Papillon è Michael Noer, regista, sceneggiatore e attore danese. Nato nel 1978, si è diplomato alla National Film School of Denmark nel 2003 e ha esordito nel 2010 con il dramma carcerario R, co-diretto e co-scritto con Tobias Lindholm. Nel 2013 ha poi diretto Northwest, un duro dramma sui membri di… Vedi tutto
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Commenti (12) vedi tutti
Il film originale è leggenda, e come tale verrà ricordato. Questo remake ovviamente ha un ritmo più godibile dalle nuove generazioni, ma è un prodotto nella media che si lascia facilmente dimenticare, che oltretutto non inventa nulla di interessante. Non rende sicuramente onore a una storia unica come quella di Henri Charrière
commento di billthebutcher97Remake inutile, ma si lascia guardare.
commento di ClochardFilm che vale solo per chi non ha visto l'originale
commento di daniel78Tratto dall'autobiografia di Henri Charrière, questo film del 2017 è un remake dell'omonimo film del 1973 di Franklin J.Scaffner interpretato da Steve McQueen e Dustin Hoffman che rimane, tuttavia, difficile da superare.
commento di massimo45Buon film. Difficile supertare il mito dell'originale, ma comunque ben fatto. 7,5
commento di BradyQuesto remake è gradevole e risulta avvincente grazie all'ottimo ritmo scandito anche dalle diverse situazioni create allo scopo . Dopo aver visto e rivisto la versione del 1973 come grande classico ,carico di significati di valore storico, non trovo niente di sbagliato nelle licenze prese per rendere questo film più "attuale"
commento di Isiraider67Un riassunto annacquato del capolavoro del 1973. Mancano parti essenziali e, soprattutto il genio recitativo di Steve McQueen.Dire che è una brutta copia dell'originale è fare un complimento.Forse non avendo visto il primo il giudizio sarebbe più generoso.Ma se devo confrontarlo...
commento di stany11Il Film predecessore assai famoso non mi aveva molto convinto pur con un Cast pregevole : questo qua nei totali 130' mi ha interessato fino ai primi 10' per la presenza della già positiva Eve "U2" Hewson visionata in altre Pellicole anche se il resto poi risulta lo stesso appassionante.voto.7.
commento di chribio1Ottimo film. Pur essendo tratto evidentemente dallo stesso libro di memorie che ha ispirato l'ottimo ed omonimo film del 1973, questo si sviluppa secondo canoni propri, rivelandosi una vera sorpresa senza aver nulla a che vedere col predecessore. Visione molto consigliata.
commento di Greatmax54Divertente e ben fatto....ma se si e' visto l'originale questo si puo' tranquillamente bypassare.
commento di ezioInutile e pallido remake, dell'omonimo capolavoro, del 1973.
leggi la recensione completa di Furetto60Un remake molto valido, girato bene con un buon ritmo, avvincente , anche se, in tema di evasioni, altri film risultano più emozionanti.
leggi la recensione completa di giulmar