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In viaggio con Pippo

Regia di Kevin Lima vedi scheda film

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La recensione su In viaggio con Pippo

di Seth
8 stelle

è uno dei film d' animazione che adoro di più, non mi stancherei mai di vederlo. La pellicola è una classica commedia anni '90, farcita con equivoci, litigi generazionali tra padre e figlio, e sfrenata musica rock. Fin qui tutto a posto, se non fosse che l' intero racconto viene "filtrato" e narrato avendo per protagonista il personaggio più strampalato della famiglia Disney. Chi ha letto almeno una volta "Topolino" (cioè chiunque, credo), sa che Pippo ha un nipote, il genio Gilberto. Ma una decina di anni fa alla Disney hanno pensato di regalare a Pippo un figlio, in una serie animata chiamata "Ecco Pippo!". La differenza tra Max, questo il nome del pargolo, e Gilberto (che nella serie in pratica non esisteva), sta nel fatto che il primo è lo stereotipo dell' adolescente medio: quindi non un genio pacato e sobrio, ma un ragazzo scatenato, che vuole divertirsi e a cui piace la musica rock. La serie ebbe così tanto successo che nacque questo film, "In viaggio con Pippo". La trama è la seguente: Max riesce a far colpo sulla ragazza dei suoi sogni, Roxanne, convincendola ad andare assieme ad una festa per assistere al concerto della rockstar Powerline. Max però non sa che Pippo lo vuole portare a pescare, per evitare che il figlio, essendo diventato un teppistello, "finisca sulla sedia elettrica" (questo è perlomeno ciò che il preside della scuola dice a Pippo). Max non riesce a dire la verità a Roxanne, e così si inventa che il padre lo porterà al concerto di cui sopra, sul palco del quale Max saluterà la ragazza, essendo Pippo amico di Powerline (nessuna di queste cose è vera). Il film ci racconta il viaggio fatto dai due "Pippi", completamente diversi tra loro: il padre che vuole aiutare il figlio facendogli ripercorrere le tappe della sua gioventù, il figlio che ha paura di diventare come il padre (terrificante la sequenza dell' incubo a inizio film). A ciò si aggiunge la simpatica idea di aggregare ai due anche il ravveduto Gambadilegno, che a differenza di Pippo ha un figlio (P.J.) che obbedisce ai suoi ordini senza fiatare. L' idea di base del regista Kevin Lima è il fatto che per tutta la pellicola, Max e Pippo si scambiano la staffetta di chi si comporta in maniera più sbagliata: il primo rifiutando categoricamente qualunque proposta del padre, il secondo umiliando il figlio a tragici spettacoli per bambini (l' Opossum Band è davvero un incubo). Le musiche nel film rivestono un ruolo importante, alcune, quelle cantate da Pippo, sono volutamente più "bambinesche", per risaltare meglio il contrasto con il rock di Max (emblematico è il litigio in macchina il giorno della partenza). Indimenticabile, in questo senso, il comico Big Foot che scappa nei boschi ascoltando i Bee Gees e imitando Tony Manero. Sicuramente un film da vedere, lo consiglio a tutti senza eccezioni. Imperativo per i fan di colui che per troppo è stato solo "il compagno di Topolino".

Sulla colonna sonora

Azzeccatissima. Le musiche di Powerline non sono affatto male, anzi. Più "giocosa" quella di Pippo.

Cosa cambierei

Nulla.

Su Kevin Lima

Un ottimo lavoro, mi è piaciuto in tutto e per tutto. Riesce a gestire bene l' intera vicenda, alternando momenti più riflessivi ad altri decisamente più scatenati. Bravo.

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