Regia di Chris Peckover vedi scheda film
A Natale siamo tutti più buoni. Ma i bambini che, buoni, lo sono stati tutto l'anno, forse si sentono in dovere di fare un'eccezione. Almeno per una volta. Per sentirsi più grandi, quindi più cattivi. Thriller con una sceneggiatura convenzionale, ma ben scritto, interpretato e diretto.
Il piccolo Lucas Lerner (Levi Miller) si trova a passare una notte -prossima al Natale- in compagnia della giovane babysitter Ashley (Olivia DeJonge). Ashley è una ragazza molto attraente, per la quale Lucas, nonostante i suoi tredici anni, nutre una morbosa attrazione. Un'attrazione tale che, in diversi contesti, lo porta a mettere in atto tentativi di seduzione: prima facendo uso di champagne versato a lume di candela, quindi proponendo la visione di film horror in TV. Ovviamente nessun approccio va a buon fine, pertanto Lucas ricorre all'aiuto dell'amico Garreth (Ed Oxenbould). Quest'ultimo, mascherato e dotato del fucile da caccia del papà di Lucas, penetra nella casa simulando un'intrusione alla quale Lucas dovrebbe porre rimedio, finendo così -da eroe- nelle grazie della babysitter. Le intenzioni di spaventare Ashley vengono però ben presto svelate, ed è allora che Lucas manifesta un atteggiamento a dir poco imprevedibile. Dopo avere legato e imbavagliato la ragazza (sotto minaccia armata), tende una trappola a Ricky, il suo fidanzato.
"Oh mio Dio! La sua testa è esplosa!" (Lucas dopo aver giocato con Ricky, usando impropriamente un barattolo di vernice)
"Onorerò il Natale nel mio cuore e cercherò di tenerlo con me tutto l’anno", scrisse Charles Dickens. Frase alla quale non fa certo riferimento il dissacrante cineasta americano Chris Peckover, qui alla seconda regia (Undocumented è del 2010) per una coproduzione australiana dotata di certa affinità elettiva con il Funny games di Haneke. Con il non indifferente particolare che sposta l'azione in una notte magica (e qui parecchio tragica) prossima alla festa più attesa dell'anno. Dopo uno spiazzante incipit con inusuale contesto di corteggiamento precoce (lui tredicenne, lei poco più che maggiorenne), il film intraprende tutt'altra direzione lasciandosi alle spalle, piuttosto velocemente, il registro di commedia, anche tenera, in favore di un dramma destinato poi a tramutarsi in thriller. Un thriller dai risvolti davvero inattesi.
Peckover, anche autore della sceneggiatura, gioca per sottrazione: niente splatter, poco gore ma la violenza atipica e decontestualizzata (un bambino spietato nella notte di Natale) resa quasi tangibile dagli effetti sonori, rende l'esperienza della visione decisamente inquietante. Il principale motivo di interesse nel film scaturisce dalla lucida analisi della psicologia perversa di un tredicenne (età in cui per tutti la cattiveria -nel suo contesto immaginifico- è all'apice, trattenuta fortunatamente dalle convenzioni familiari e sociali) che scopre il suo vero Io e libera il suo Es a causa della prima delusione amorosa (non affettiva o platonica ma sessuale in senso stretto, come dimostra l'erezione esperita al tatto del seno). E scopre di provare un piacere inatteso nel "giocare" con le sue vittime, come il gatto fà con il topo.
Peckover sa dove piazzare la macchina da presa, può contare su un ottimo tecnico della fotografia e ha almeno un paio di assi nella manica: quello di bastoni si chiama Levi Miller, giovanissimo interprete -con la prospettiva di un radioso futuro d'attore- semplicemente incredibile per come si trova a suo agio in questo improprio contesto; mentre l'altro asso è quello di cuori e risponde al nome di Olivia DeJonge, sensuale e carismatica vent'enne australiana già comparsa in The visit, e anche lei decisamente dotata di ottime capacità interpretative. Con il titolo alternativo di Safe neighborhood, è stato presentato in anteprima al Torino Film Festival nel novembre del 2016, mentre la distribuzione ufficiale -in Italia- è avvenuta nell'aprile del 2018, sulla piattaforma streaming di Netflix. In entrambi i casi (e probabilmente questo è un punto a favore) è stato rilasciato in lingua originale, con traccia audio inglese sottotitolata.
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