Regia di Chris Peckover vedi scheda film
34 TFF - AFTER HOURS
Che armonia nel quartiere residenziale tutto addobbato di festoni per in natale ormai imminente!
Di villa in villa regna l'atmosfera kitch, ma ragionata e deliberata, che contagia ogni particolare e suppellettile che adorna le residenze patrizie di famiglie che hanno saputo intravedere e catturare il miraggio del sogno americano.
In questo contesto la giovane e bella babysitter Ashley si appresta a prendere le consegne per trascorrere una sera ed accudire il giovane figlio dei Lerner, impegnati in una serata di festa da amici.
Quella che sembra una tranquilla serata tra complicità e film horror, diventa un vero e proprio incubo quando la bella ragazza intuisce di essere minacciata da un estraneo.
Noi del pubblico intanto ci rendiamo conto di come il ragazzino tenga e sia sessualmente attratto dalla sua giovane babysitter, e di come il ragazzo sia impegnato ad organizzarsi con un suo amico e complice, per cercare di allontanare il fidanzato attuale della bella, nonché il suo ex.
La notte, infinita ed adrenalinica, piena di sorprese e di capovolgimenti di situazioni, si trasforma in un incubo horror che ben si abbina alla straniante e indolente atmosfera natalizia che ripiega stucchevolmente su ogni particolare.
Safe Neighborhood è un horror divertente e un pò sadico che gioca al gatto e al topo tra due inconciliabili mancati amanti, che tentano in tutti i modi e con grande astuzia di capovolgere a loro favore le sorti di una notte che si rivela decisiva.
Merito della almeno parziale riuscita di questo simpatico, sanguigno horror-per-ridere, risiede senz'altro nella valida interpretazione dei due giovani protagonisti: la biondina Olivia Dejonge è una specializzata di atmosfere horro, e qui se la cava egregiamente, ma la vera sorpresa è il giovane dallo sguardo assieme angelico e satanico che ci offre Levi Miller (ha esordito con Peter Pan nel dimenticabile Pan): i suoi assoli danzerini tra l'innocente ed il malefico sono davvero strepitose, e l'attore si aggiudica una posizione di promettente nuovo "Di Caprio" dei prossimi anni.
Tra i comprimari, come non citare mamma Virginia Madsen, che in cinque scarni minuti iniziali si rivela irresistibile nel ruolo di moglie che accusa il marito, con una certa malcelata indulgenza, di nascondere evidenti tendenze e gusti omosessuali nel non saper resistere ad adornarsi e circondarsi di particolari e ninnoli natalizi in realtà più di cattivo gusto, che rivelatori di una differente tendenza sessuale.
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