Le giovani Tartarughe Ninja

In una piena operazione di rilancio del brand delle Teenage Mutant Ninja Turtles creato da Kevin Eastman e Peter Laird nel 1984 (che comprende anche uno straordinario videogame dal gusto rétro con il jingle cantato addirittura da Mike Patton uscito nel 2022), sulla scia del successo di operazioni simili su Sonic o Super Mario, arriva questo cartoon in CGI co-scritto e co-prodotto da Seth Rogen e Evan Goldberg, apripista di una ventura serie tv sugli stessi personaggi, stavolta dipinti in versione preadolescenziale.

In questa nuova incursione animata, lo zampino del duo di Sausage Party: Vita segreta di una salsiccia non si nota in scorrettezza o comicità esplicita quanto nelle immancabili rimpatriate tra i doppiatori (lo stesso Rogen e poi Paul Rudd, Rose Byrne, Ice Cube, Maya Rudolph, John Cena, e Jackie Chan come Splinter!), nel divertito citazionismo pop (il finale con il cattivo Superfly che avanza tra i grattacieli di Manhattan trasformato in kaiju gigante ha un evidente sapore di Ghostbusters), e nell’aver dipinto le Tartarughe ma anche i loro antagonisti come un manipolo di loser ai margini della società che li tratta come dei disadattati, quasi una versione turtle dei ragazzini di SuXbad. Il regista Jeff Rowe, che viene dall’ottimo I Mitchell contro le macchine, ha mano salda e il film è spesso visivamente strabiliante, di sicuro più riuscito della precedente incarnazione delle TMNT (i due comunque apprezzabili live action prodotti da Michael Bay tra il 2014 e il 2016) seppur non al livello delle vertigini d’animazione del momento come Spider-Man: Across the Spider-Verse.

Il film