Nasce dal buio il cinema di Hlynur Pálmason. I primi dieci minuti di oscurità e rumori, con rapide luci che squarciano lo schermo, voci indiscernibili e una macchina da presa convulsa a intercettare corpi o vie di fuga dentro quello che sembra un inferno primordiale, fuori dal tempo. Ma è invece una fabbrica di estrazione del gesso, sperduta in una fredda e isolata località della Danimarca. Da qui Emil e il fratello maggiore Johan escono come fantasmi.
Il primo è il personaggio problematico, il giovane protagonista (interpretato dallo stesso Elliott Crosset Hove di Godland - Nella terra di Dio) che non piace a nessuno. Emil è una specie di “presenza” straniata e straniante che vive le sue giornate spacciando agli altri colleghi un liquore da lui distillato con sostanze chimiche rubate sul luogo di lavoro. La fabbrica invece è un microcosmo da far implodere, con il conflitto tra fratelli a fare da principale catalizzatore. Ma è anche un paesaggio/laboratorio che il regista islandese qui alla sua opera prima, presentata al Festival di Locarno del 2017, plasma con un linguaggio capace di condensare il documentarismo e la videoarte.
Insomma Winter Brothers porta i segni di un cinema già stilisticamente pieno, che costruisce volumi (sonori, materici, figurativi) e trattiene le emozioni fino a punti di ebollizione insostenibili e costantemente rimandati. Tra alienazione e autoironia, violenza e contemplazione, assistiamo a un esordio alchemico come gli intrugli alcolici creati dal protagonista. Un film che nel raccontare un certo tipo di solitudine generazionale e “proletaria” esibisce la nascita epifanica di uno sguardo autoriale.
Il film
Winter Brothers
Drammatico - Danimarca, Islanda 2017 - durata 94’
Titolo originale: Vinterbrødre
Regia: Hlynur Palmason
Con Lars Mikkelsen, Anders Hove, Victoria Carmen Sonne, Elliott Crosset Hove, Peter Plaugborg, Stefan Mølholt
Al cinema: Uscita in Italia il 25/05/2023
in streaming: su Google Play Movies Amazon Video CG Collection Amazon channel
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