João Pedro Rodrigues è un regista avventuroso; l’ha dimostrato subito con Il fantasma, uno «strano film poco simpatico», come scrisse sulle pagine di Film Tv Goffredo Fofi, che riconosceva in quell’esordio una «“diversità”, per una volta, davvero tale, esplicita nelle immagini e, nei contenuti, incomunicabile».
Con coerenza, senza cedimenti di sorta e mosso dalla sua curiosità e dall’estro, Rodrigues, di progetto in progetto, ha esplorato territori sconosciuti, inauditi, per interrogarsi, per riplasmarne ogni volta caratteristiche e connotati al proprio modo di fare cinema. Con Fuoco fatuo racconta, andando indietro e avanti, una storia lunga 58 anni (dal 2069 al 2011) in pochissimo tempo (67 minuti), la storia di un re senza corona, Alfredo, che in punto di morte ricorda la sua vita, il suo sogno di diventare pompiere e il suo primo amore con Alfonso.
Una «fantasia musicale», per stessa ammissione dell’autore, e danzante, girata in ambienti naturali, quasi un Demy in levare, che all’imponenza dei movimenti di macchina di Josephine preferisce, però, una pauperistica e antinaturalistica frontalità deoliveiriana. Una favola ecoerotica e postcoloniale che riesce a essere, al contempo, spudorata e accennata; ma soprattutto un piccolo musical consapevole e autoironico, gioioso e giocoso nel suo essere queer - basti pensare ai folgoranti tableau vivant ispirati a Caravaggio o Bacon, ma riletti con ricercata volgarità da caserma; o ancora alle diapositive delle foreste “di cazzi”, perché soltanto facendo diventare i boschi un oggetto del desiderio li si può realmente difendere.
Il film
Fuoco fatuo
Musicale - Portogallo 2022 - durata 63’
Titolo originale: Fogo Fátuo
Regia: João Pedro Rodrigues
Con Anabela Moreira, Margarida Vila-Nova, Miguel Loureiro, Ana Bustorff, Raquel Rocha Vieira, Joel Branco
Al cinema: Uscita in Italia il 15/12/2022
in streaming: su MUBI
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta