Vedi alla voce: cinema nuovo. E, dunque, da difendere. O, quantomeno, da provare a capire. Nel senso che questo documentario su due adolescenti della borghesia ebraica romana, gemelli e intellettivamente disabili, è capace di pensare il cinema, le sue forme, per reinventarsi a loro misura, per tentare di farlo funzionare come i suoi protagonisti.
L’handicap non è un tema, non è un dramma, semplicemente è un modo d’essere. Di funzionare, per l’appunto. Come ogni altra caratteristica personale. Così Bertani, che viene dal videoclip e dallo spot, segue i suoi personaggi contrattando e ibridando doc e re-enactment: testimonia e fa recitare, cercando di trovare una forma che sappia dire dei due protagonisti nell’intimo. Vestirli su misura, proprio come loro vorrebbero, probabilmente. Esprimerli. Rivendicarli.
Un abito-cinema (una pellicola, si diceva un tempo) in grado di far risuonare i loro sentimenti, di esaltare le loro pose tenere e grottesche, di cogliere cosa sta dietro i loro (pochi) non detti. Ne esce un corpo a corpo che sposta l’estetica del documentario verso il clip musicale, che cerca la poesia nella superficie del visuale come fosse una loro story di Instagram, che si lascia squarciare da incubi e sogni da moda analogica, da un passato d’archivio. È un po’ L’estate di Giacomo, un po’ un videaccio hip hop, un po’ una campagna di Gucci. Non s’adagia su abusate retoriche del rigore, non cerca l’ombrello di una giusta distanza sotto cui ripararsi, ma trova la sua, che non somiglia a nient’altro e che non conosce teoria, ma solo sensibilità diretta ed elementare, empatia, euforia. Proprio come fosse uno specchio, o meglio: un amplificatore.
Il film
La timidezza delle chiome
Documentario - Italia, Israele 2022 - durata 96’
Regia: Valentina Bertani
Al cinema: Uscita in Italia il 10/11/2022
in streaming: su Apple TV Google Play Movies Amazon Video Rakuten TV iWonder Full Amazon channel
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