Guida per riconoscere il tuo instant cult: una gustosa divisione in capitoli; un incipit spiazzante, un finale all’altezza e magari pure circolare; protagonisti, simboli e tormentoni d’immediata portata iconica; colpi di scena calibrati al millimetro, pur senza esagerare; un’autoconsapevolezza tale da permettersi il citazionismo, ma senza che i richiami prendano il sopravvento sulla materia originale.
Nido di vipere esordio del sudcoreano Kim Yong-hoon presentato all’edizione online del Far East Film Festival 2020, queste carte le ha tutte in regola, dai personaggi azzeccati (il truce sicario di pochissime parole, la solare dark lady doppiogiochista) ai segni ricorsivi (il tatuaggio dello squalo) alle esclamazioni pronte per una t-shirt («fottute Lucky Strike!»).
Stritolati in una struttura narrativa che si fa via via gioco degli specchi, delle parti, dei piani temporali (non è soltanto un’ambita valigetta griffata Louis Vuitton a strizzare l’occhio a Pulp Fiction...), un impiegato di una spa in bolletta, un funzionario doganale in debito, una ragazza maltrattata dal marito, uno spanato immigrato cinese e una misteriosa e letale fuggitiva sono bestie che si aggrappano a qualsiasi cosa (Beasts Clawing at Straws).
E tali potrebbero diventare, al momento giusto, tutti gli ordinary man o woman che si trascinano inconsapevoli sullo sfondo, a ribadire, nella corrente magmatica di generi variabili (commedia nera, noir, thriller), la costante di un’universale avidità, carattere immutabile della guerra, appunto circolare giacché eterna, fra poveracci.
IL FILM
Nido di vipere
Drammatico - Corea del Sud 2020 - durata 109’
Titolo originale: Ji-pu-ra-gi-ra-do jap-go-sip-eun jim-seung-deul
Regia: Kim Yong-Hoon
Con Woo-sung Jung, Do-Yeon Jeon, Yuh-jung Youn, Seong-woo Bae, Hyun-been Shin, Man-sik Jeong
Al cinema: Uscita in Italia il 15/09/2022
in streaming: su Apple TV Google Play Movies Amazon Video
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